Ilsa, She Wolf Of SS

Ilsa, She Wolf Of SS

 

She Committed crimes so terrible…even the SS feared her!

Dal 1975 in poi il mondo assiste all’invasione delle “She Wolf”. Qualcuna credibile, qualcuna ridicola, ma tutte nella scia di Ilsa. Un mito, che contamina anche un genere strettamente legato a questo e pure più vecchio, il “Women In Prison”.

Una rivoluzione, una svolta che spazza via i precedenti “nazisploitation” e i “women in prison” che si trovano a dover fare i conti con questa figura dalla cattiveria e dalla voglia di sesso infinita. Un successo incredibile.

È il 1975 quando Don Edmonds, un regista di poca esperienza, con alle spalle diverse presenze come attore in commedie da     spiaggia e trasmissioni televisive, si mette dietro alla macchina da presa per quello che è, senza dubbio il suo film più famoso. Davanti alla macchina invece c’è una certa Dyanne Thorne una prosperosa attrice che ha già recitatp in ruoli minori a qualche pellicola vedi “Wham Bam Thank You Spaceman”.  L’accoppiata è vincente e la storia di “Ilsa, She Wolf Of SS” ha tutti, proprio tutti, gli elementi per raggiungere il successo.

La storia scritta da Johan Royston e John Saxon, altri due oscuri figuri, osa l’inosabile e si spinge più in là, for023-ilsashewolfofss2nendoci una lunga carrellata di prigionieri di ambo sessi (con donne giovani e carine, generalmente nude o poco vestite) cavie di esperimenti scientifici per provare le capacità di resistenza dell’essere umano o vaccini per malattie infettive. Torturati e rinchiusi in celle pressurizzate ad atmosfere altissime. Immersi in vasche di acqua bollente e ancora, per le donne, sodomizzate da vibratori ad alto voltaggio.
Esperimenti tra l’altro eseguiti da soldatesse maggiorate (poco) vestite e con un’ammiccante divisa nazi e soprattutto da lei, la già citata Ilsa, il com023-ilsashewolfofss3andante in capo del campo di prigionia. Maggiorata, vogliosa e cattiva, passa le notti provando i prigionieri più aitanti ed evirando poi, nel caso, quelli che non l’hanno soddisfatta.
Ed ecco il cult movie, che diventa ancor più assurdo grazie ai prigionieri descritti come “razza eletta”, perchè se gli ufficiali nazi mostrano soltanto la loro impotenza sessuale, Wolfe prigioniero americano, bello-biondo-occhi-azzurri, è in grado di soddisfare Ilsa e le sue soldatesse, come e quanto vuole.
Il cult è servito, fastidioso, sanguinoso, sozzo. Ma che azzecca ogni singola mossa.
Dyanne Thor023-ilsashewolfofss5ne con questa pellicola passa alla storia e soprattutto si trova la strada aperta per ben tre altri film, dove interpreta sempre lo stesso personaggio. “Ilsa, Harem Keeper of the Oil Sheiks” del 1976 per la regia di Edmonds, “Ilsa, The Tigress of Siberia” del 1977 e lo spin-off dello stesso anno di Jess Franco “Greta-Haus Ohne Manner”, commercializzata in diversi paesi con il nome di Ilsa.
La Thorne dopo questo exploit inizia una lenta discesa che la porta ad uscirea fine anni settanta dal mondo del cinema, per poi rientrare fugacemente nel 023-ilsashewolfofss4decennio successivo. Ora officia, con il marito, matrimoni a Las Vegas. Anche Don Edmonds non fa una carriera scintillante, che però mischia con il ruolo di attore e produttore.
“Ilsa, She Wolf Of The SS” cult imperdibile, è di fatto l’unico film della serie che può fregiarsi del titolo di “nazisploitation”, perchè gli altri  anche se hanno sempre la Thorne nei panni di sadica torturatrice non prevedono nazisti e sono ambientati in Siberia, sotto il regime stalinista e poi in Arabia Saudita.
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Scheda Tecnica

Titolo Originale: Ilsa, She Wolf Of The SS
Titoli Alternativi:Diastrofes se stratopedo sadiston, Sto stratopedo tis Kolaseos     (Grecia), Die Hündin von Liebeslager 7  (Svizzera), Elza – wilczyca z SS (Polonia), Ilsa – SS:n naarassusi (Finlandia) Ilsa la belva delle SS (Italia), Ilsa la louve (Francia), Ilsa, i lykaina ton SS (Grecia), Ilsa, la perra de la SS (Argentina), Ilsa: Honvargen från SS (Svezia) Ilse hun-ulven fra SS (Danimarca) La loba de las SS     (Spagna), Le nazi était là, les ‘Gretchen’ aussi (Francia)

Nazione: USA, Germania
Durata: 96′
Regia: Don Edmonds

Cast: Dyanne Thorne, Gregory Knoph, Tony Mumolo,Maria Marx, Nicolle Riddell

Casa di Produzione: Aeteas Filmproduktions

 

 

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