Thriller – A Cruel Picture

Thriller – A Cruel Picture


First they took her speech…then her sight…When they were finished she used what was left of her for her own frightening kind of REVENGE!
Grazie ai suoi lunghi silenzi e alle sue soggettive questo film è diventato un “cult”.  Forse è meglio dire grazie a una delle tante esternazioni di Tarantino che oltre ad incoronarlo a parole s’ispira alla protagonista per il personaggio di Elle Driver di “Kill Bill” interpretato da Daryl Hannah.
Il lungo e pomposo biglietto da visita di questo film svedese è in realtà a dir poco esagerato. Il regista Bo Arne Vibenius, già assistente di Bergman per “Persona”, crea una pellicola che ha alcuni buoni spunti e buone idee, vanificate però da tutta una serie di circostanze che vagano tra l’assurdo, il ridondante e l’inutile. Non è tutto da buttare appunto e i lunghi silenzi che lasciano spazio alla mente, hanno la capacità di ingrandire e far esplodere diversi momenti di drammatica intensità.
Pregio al quale si affiancano alcune squisite soggettive, tra le quali spicca, la pesante scena dell’occhio infilzato. D’altro canto Vibenius ci Christina Lindbergracconta una storia strana, diciamo impossibile, nella quale aggiunge scene di sesso esplicito più a sottolineare un’esigenza commerciale che la drammaticità degli eventi. Senza contare un eccessivo uso del rallenty, smodato e forzato che oltre alla noia della ripetizione svela anche i semplici trucchi scenici. Lanciato come “il primo film censurato in Svezia”, cosa tra l’altro non vera, “Thriller – A Cruel Picture”, ha come protagonista l’affascinante e giovanissima Frigga interpretata da Christina Lindberg. Lei violentata da piccola perde l’uso della parola. In età adolescenziale accetta il classico passaggio da uno sconosciuto che la droga e l’assoggetta al suo volere facendola prostituire.
Ma Frigga ha la forza di reagire e di prendere lezioni di guida, arti marziali, combattimento e tiro al bersaglio, per poter così vendicarsi dell’uomo e del suo torbido giro. Thriller – A Cruel PictureResta da capire come una ragazza shoccata da piccola, possa fidarsi del primo arrivato, come, sebbene semi-segregata, possa senza dare sospetti girovagare e prendere lezioni di vario tipo. A voi la risposta e la visione di questa pellicola.
La protagonista Christina Lindberg, che nella realtà aveva ventiquattro anni, è stata una conturbante nonché famosa attrice e modella dell’epoca. Interprete di film erotici come “Anita”“Maid In Sweden” e altri ancora è diventata in seguito giornalista e fotografa e secondo IMDB ebbe a dire “Non ho visto la maggior parte dei film che ho fatto e probabilmente è meglio così”.
Sempre dal famoso database cinematografico leggiamo una serie di curiosità, riportate anche da diverse altre fonti. Vibenius decise di girare un film commerciale a seguito del flop di uThriller – A Cruel Picturen suo precedente lavoro. Lo fece però usando lo pseudonimo di Alex Fridolinski, facendo firmare agli attori un accordo secondo il quale non potevano rivelare il vero nome del regista. La famosa e sicuramente forte scena dell’occhio, secondo alcuni, venne girata in un obitorio utilizzando il cadavere di una ragazza che si era tolta la vita. Le scene hard vennero ovviamente girate da una controfigura. Il film è circolazione con diverse versioni “Thriller: They Call Her One Eye” del 2005 ha scene violente ma non di sesso. Quella che da il titolo a questo post invece è completa di tutto.

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Scheda Tecnica
Titolo Orignale: Thriller – en grym film
Titoli Alternativi: Thriller – en grym film, Thriller (Italia – titolo breve), Crime à froid (Canada), Desenlace mortal (Spagna), Enögd,  Yksisilmäinen (Finlandia), Hooker’s Revenge, They Call Her One Eye (vers. censurata), Thriller: A Cruel Picture  (USA), Ihtiras çiçegi (Turchia), Oi anomaloi (Grecia),     Thriller – ein unbarmherziger Film (Germania)
Regia: Bo Arne Vibenius
Anno: 1974
Nazione: Svezia
Cast: Christina Lindberg, Heinz Hopf, Despina Tomazani, Per-Axel Arosenius, Solveig Andersson, Björn Kristiansson, Marie-Louise Mannervall, Hildur Lindberg, Stig Lokrantz Olle Nordlander, Marshall McDough, Gunnar Palm, Pamela Pethö-Galantai, Lennart Robertsson, Hans-Eric Stenborg
Durata: 104′
Casa di Produzione: BAV Film, United Producers

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