Four Sided Triangle

Four Sided Triangle



She lived two amazing lives under his spell!

Ad Howdean non succede nulla. Più o meno. Cento case, cento persone. Oh, centouna, potrebbe dire il Doc Harvey narratore di questo “sci-fi” inglese del 1953, prodotto nientemeno che dalla “Hammer Films”. Un genere che non è il marchio di fabbrica della casa inglese, come sappiamo e che viene contaminato da idee horror. Idee classiche, alle quali si unisce una storia d’amore.
“Four Sided Triangle” mischia tutte queste cose con semplicità ma in una maniera convincente. Una pellicola da laboratorio che punta tutto sulla narrazione, più che sulle immagini, risparmiando gli effetti speciali relagati a una serie di
lucine, oscilloscopi e improbabili macchinari. 
Una linea di parole che compongono un piacevole “B Movie”, che non si fa mancare una serie di classici errori. Uno su tutti il Doc Harvey che rimane sempre uguale, sebbene la storia si svolga nel corso di diversi anni.

Terence Fisher un regista che per la “Hammer Films” realizza diverse pellicole (tra le quali “The Curse Of Frankenstein”, “Dracula”, “The Hound of Baskerville”) lavorando spesso con la mitica coppia Peter Cushing e Christopher Lee, ci porta in questo triangolo a quattro lati. 
Four Sided TriangleUna storia d’amore come già detto, nella quale troviamo Lena, Bill e Robin amici fin da bambini. Crescono, fanno esperienze in giro, sviluppano i propri interessi e si ritrovano adulti, con i due diventati scienziati che lavorano a una grande scoperta. E con lei, amata da entrambi, che torna al paese e aiuta gli amici per mettere a punto il loro lavoro: un rivoluzionario marchingegno in grado di duplicare qualsiasi cosa. Diamanti, lingotti, soldi e forse esseri viventi. Ed è lì che sta il punto, perché Robin e Lena si sposano e Bill col cuore spezzato cerca di clonare l’amata. Ma la clonazione negli anni cinquanta era da un lato più avanzata di oggi, perché il risultato male non è, ma si può dire che per altri aspetti lo era molto meno.
Four Sided TriangleUn piacevole “sci-fi”, non un capolavoro, ispirato all’omonimo racconto di William F.Temple, con l’ombra del Dr.Frankenstein e dello scienziato pazzo che aleggiano per tutto il film. La bella che fa girare la testa ai due ragazzi è intepretata da Barbara Payton, attrice americana, famosa per una storia molto triste. Bionda, occhi di ghiaccio, Barbara è una rara bellezza che a quindici o sedici anni si sposa. Annullato il matrimonio, incontra presto il suo secondo marito, un ex militare, tipico ragazzone americano, che sposa nel 1945. Due anni più tardi nasce il figlio della coppia, ma la vita della casalinga non le appartiene. Il suo desiderio è diventare una star del cinema e nel 1948 fugge ad Hollywood in cerca di fortuna. Classica gavetta nei nightclub, dove sempre in maniera classica viene notata da William Goetz della “Universal Studios”, che la mette sotto contratto. È un Barbara Paytoncrescendo continuo. “Trapped” dello stesso anno la fa conoscere al grande pubblico, poi perde contro Marilyn Monroe la parte per “The Asphalt Jungle”, ma si rifa alla grande nel thriller “Kiss Tomorrow Goodbye” del 1950, nel quale lavora con una grande star come James Cagney. La sua performance di seducente donna è un successo clamoroso, apprezzato da tutta la critica. 
È il momento più alto della sua carriera che da qui in poi inizia una lunga discesa. Realizza i western “Dallas” con Gary Cooper e “Only The Valiant” con Gregory Peck, poi cacciata dalla “Warner Bros” finisce nei “B Movies” come “Bride Of Gorilla” del 1951, cercando nuova vita con il film inglese del quale abbiamo parlato.
Ma la sua fama è rovinata dai tanti gossip tumultosi e dalla dipendenza da alcool e droghe. Storie d’amore, tante, tantissime con persone famose e la delirante rovina che distrugge la sua bellezza e la porta a prostituirsi sul Sunset Boulevard, come scrive della sua autobiografia “I Am Not Ashamed”. TBarbara Paytonornata finalmente a casa vive gli ultimi anni con i parenti e  muore nel 1967 a soli trentanove anni. Maggiori dettagli su questo sito monografico.

Con lei troviamo Stephen Murray che qui interpreta Bill. Vaga somiglianza con Ralph Fiennes è un attore inglese dotato di una voce molto incisiva ed ha lavorato nel  cinema, teatro e radio, interpretando diverse opere di grandi scrittori, tra i quali naturalmente non manca William Shakespeare.
John Van Eyssen è il fortunato Robin. Dopo aver interpretato Jonathan Harker in “Dracula” della “Hammer Films” nel 1958 lascia tre anni dopo la carriera di attore preferendo la carriera di agente e di produttore esecutivo. Nel cinema ottiene grandi successi a capo della divisione internazionale della “Columbia Pictures”.
Il ruolo del Doc Harvey invece è interpretato dall’inglese James Hayter, un attore di grande esperienza.

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Four Sided TriangleScheda Tecnica

Titolo Originale:  Four Sided Triangle
Titoli Alternativi: Le triangle à quatre côtés (Francia), The Monster and the Woman (indefinito)
Anno: 1953
Nazione: UK
Regia: Terence Fischer
Cast: Barbara Payton, Stephen Murray, John Van Eyssen, James Hayter, Percy Marmont
Durata: 81′
Casa di Produzione: Hammer Films

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