Southern Comforts

Southern Comforts




They felt the spirit of the hills in her jugs!

Senza la “s” in “Comforts” parliamo, come noto, di un liquore inventato a New Orleans. 
Comprate parecchie bottiglie, bevetele e poi mettetevi a guardare un’altra commedia soft-core “hillbilly” di Bethel Buckalew. È l’unica maniera per sopravvivere alla noia di una pellicola decisamente lenta e senza logica. 
Buckalew e il suo cinema bucolico, senza molte pretese e senza molti vestiti, spara alla velocità della luce, pellicole su pellicole, soprattutto nel biennio 1970/71 (ben quattro, su undici film diretti in carriera). 
E se per gli altri due “Country Cuzzins” e “Midnite Plowboy” possiamo dire che c’era una vaga trama a giustificare il tutto, in questo, non troviamo alcuna giustificazione per il  tanto mostrare di corpi nudi e avvinghiati.
È abbastanza chiaro poi, che il regista abbia voluto in qualche modo seguire la strada, qui più che mai, di Russ Meyer, senza avere la sua arte, limitandosi a copiare le caratteristiche di due personaggi presi direttamente da “Faster Pussycat Kill! Kill!” (un vecchio e il figlio ritardato).

Southern ComfortsPer realizzare “Southern Comforts” non ci è voluto molto. Un’auto, una fattoria, un fienile e un po’ di attori e di attrici, parte fondamentale della pellicola, che acconsentono a girare nudi per la maggior parte del minutaggio. Così il casting diventa l’aspetto principale e su quello, come al solito, ci ripetiamo dicendo che Buckalew sa scegliere bene.
Sicuramente Monica Gayle è una grande scelta oltre ad essere la star. Un’attrice che ha interpretato un numero ampio di “b movie” soft-core, tutti tra la fine degli anni sessanta e la fine del decennio successivo, come “The Erotic Adventures of Pinocchio”, “The Jezebels” di Jack Hill e “Nashville Girl” oltre ad apparire in qualche serie TV importante come “General Hospital”.
L’immancabile Jack Richesin, che firma con il regista la sceneggiatura, apre la carrellata dei tanti attori che hanno legato la loro carriera prevalentemente ai film di Buckalew, come John Tull, Wendy Winders o Pamella Princess, e naturalmente, non manca nemmeno la mente diabolica di Harry H.Novak il produttore di tante pellicole “low-budget”. 

Novak e Buckalew Southern Comfortsquesta volta ci raccontano di un gruppo di ragazze che viaggiano con una specie di magnaccia e la cui auto si ferma nella più rurale campagna americana.
Chiedono ospitalità presso una fattoria nella quale vive un vecchio di nome Colonel e suo figlio Junior, un ritardato mentale (ecco la citazione!). Le ragazze si fermano nel posto per un po’ di tempo e cercano di convincere le abitanti del paese a partecipare a un concorso di bellezza, senza molti vestiti, che si tiene nel fienile. Ma la polizia è sulle tracce del magnaccia, una cosa che non ferma la voglia di sesso (lesbo ed etero) mostrata in scene infinite e come al solito sottolineata dalla musica.
Un’altra pellicola di Buckalew che cerca una scusa per mostrarci ragazze nude. Ma stavolta è meglio berci su, per dimenticare. 

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Southern ComfortsScheda Tecnica
Titolo Originale: Southern Comforts
Titoli Alternativi: Im Fummelschuppen von Buffy-County (Germania)
Anno: 1971
Nazione: USA
Regia: Bethel Buckalew
Cast: Jack Richesin, Jacob Ofthen, John Tull, Judy Angel, Wendy Winders, Monica Gayle, Pamella Princess
Durata:80′
Casa di Produzione: Pure Gold Productions

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