The Night Of The Bloody Apes

The Night Of

The Bloody Apes

Half man, half beast, all horror



Quel di tutto un po’ così trash, che a noi piace tanto, si può trovare in questa versione americana e più comune de “La Horripilante Bestia Humana”. Esercizio di stile del prolifico regista messicano Renè Cardona che parte da se stesso, per realizzare questa meraviglia e per la precisione da “La luchadora contra el medico asasino” del 1963, film nel quale c’è uno scienziato pazzo che rapisce donne con il suo servo scimmiesco, per sottoporle a esperimenti scientifici. “La luchadora” cerca di fermarlo.

Sei anni dopo Cardona mette nuovamente mano alla storia, portando però all’estremo i concetti, ficcando di tutto e di più, dentro a un prodotto che vaga tra l’horror e l’exploitation, meritando un posto nelle Grindhouse. Ecco “La Horripilante Bestia Humana” o “The Night Of The Bloody Apes”.
Come base abbiamo un classicissimo del cinema horror, cioè lo scienziato pazzo che fa esperimenti creando il caos. Su questo tema, Cardona inserisce “la lucha libra”, una serie di tette inserite a forza nella storia e soprattutto un po’ di frattaglie, tra le quali uno spezzone di un’operazione a cuore aperto, che gli fanno guadagnare il “Rated R” in USA e lo fanno finire nei “Nasty Video” in Gran Bretagna.

Realizzazione più che mai “low budget”, forte una serie di effetti speciali ignobili che si fanno notare per la maschera di gomma della “horripilante bestia humana” o del “bloody ape” se preferite. Alla fine comunque questo resta un “b movie” godibilissimo, che fa simpatia e regala i soliti momenti di ilarità dovuti anche a dei dialoghi decisamente scontati.
Con qualche dubbio sulla biologia e sull’evoluzione della specie, troviamo il Dr.Krallman che per salvare il figlio Julio, malato di leucemia, cerca di trapiantargli il cuore di una qualche specie di scimmia che diventa Gorilla per ragioni di copione. Invece di avere dei benefici il ragazzo si trasforma in un mostro con la faccia da scimmia che fa incetta di donne, che denuda e (forse) violenta. Quello che è certo è che le denuda, dandoci in visione una lunga serie delle già citate tette.
Il padre invece di denunciare il tutto, continua con i suoi esperimenti nello scantinato di casa sua, aiutato dal solito servo e con le solite macchine improbabili. Anzi, il Dr Krallman rilancia in grande stile rapendo una ragazza in coma, una lottatrice finita fuori dal ring in un match contro Lucy.
Lucy, in crisi d’identità dopo l’incidente sul ring, è anche la fidanzata del poliziotto che conduce le indagini su questi strani omicidi e rappresenta una sorta di seconda linea narrativa che s’incrocia con l’altra. Così troviamo anche “La lucha libre”, sport molto popolare in Messico, che inserisce nella storia un aspetto originale ed esotico (ai nostri occhi), distraendoci dai paurosi buchi della trama e naturalmente regalandoci diverse scene di nudo di Lucy ripresa gratuitamente negli spogliatoi. Bella soluzione.

Cast di attori notissimi in patria tra i quali segnaliamo Josè Elias Moreno (Krallman) morto pochi mesi dopo l’uscita del film.
Ah già, volete sapere perché il trapianto trasforma Julio in un mostro assetato di sesso e sangue? Non ve lo diciamo. Guardate questo film cercando di farlo circolare bene nelle vostre vene e nel vostro cervello. Certe volte è solo una questione di assimilazione, di circolazione. Magari con voi funziona.




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Scheda Tecnica
Titolo Originale: La horripilante bestia humana
Titoli Alternativi: Gomar: The Human Gorilla, Horror and sex, Horror y sexo (alternativi), Sex Monsters (Francia), Efialtis tis nyhtas II (Grecia), Korang, la terrificante bestia umana (Italia), Night of the Bloody Apes (USA)
Regia: René Cardona
Anno: 1969
Nazione: Messico
Cast: Josè Elias Moreno, Carlos Lopez Moctezuma, Armando Silvestre, Norma Lazareno, Agustin Martinez Solares, Javier Rizo, Gerardo Zepeda
Durata: 83′
Casa di Produzione: Cinematográfica Calderón S.A.

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