El Caminante

El Caminante

As an exorcist, I know him well.
You yourself could well be the Devil

Il ritorno del diavolo sulla terra, come sappiamo tutti, accende dibattiti, riempie libri, siti internet e spaventa le persone da secoli e secoli. Tra lingue di fuoco e tenebre assolute, nessuno però ha mai preso in considerazione un ritorno come quello che il grande Paul Naschy racconta in questo film del 1979 da lui scritto, diretto e interpretato.

Niente apocalisse, niente terra che si squarcia, ma una tranquilla passeggiata del demonio che prese fattezze umane, torna sulla Terra con il nome di Leonardo, per vedere se qui si sono compiuti progressi (no, affatto, per la cronaca).
A parte questo, Belzebù, nel suo peregrinare nel Medioevo si toglie anche diverse soddisfazioni, carnali e non. È un film affascinante questo “El Caminante” e nonostante parli del diavolo, non è affatto malvagio (ok, questa è una pessima battuta). El Caminante
Lasciando stare la nostra scarsa vena umoristica, questa è una pellicola che cavalca diversi generi, passando con scioltezza dal grottesco al dramma, dall’erotismo a un filo di horror. Un racconto quasi teatrale, privo di effetti speciali, (vedi demoniaci) e nel quale il diavolo si manifesta nel suo vero aspetto al massimo con un vestito rosso. La struttura creata da Naschy è composta da episodi nei quali Leonardo mostra la sua astuzia, ma anche la fragilità e la cattiveria dell’essere umano. 
Buona la fotografia, accompagnata da una narrazione elegante, completa questo film che però, alla voce difetti, si fa notare a volte per lunghi fiumi di parole e di congetture spesso un po’ pesanti.
Resta comunque una visione piacevole, spesso divertente, che Nashy a sorpresa spezza con un momento molto drammatico.
Tra le tante avventure del Diavolo vogliamo segnalare quando con il suo servo finisce in un convento nel quale si finge prete, fa un esorcisEl Caminantemo (facile capire come) ed è avvelenato dal tuttofare del posto. Al suo risveglio la situazione è cambiata: si trova in un bordello, dove si diverte parecchio e nel quale è visibile un palese omaggio a “Arancia Meccanica”.

Tutto gira intorno a Jacinto Molina Alvarez in arte Paul Naschy madrileno e mito dell’horror spagnolo. Sollevatore di pesi professionista, lascia presto lo sport per dedicarsi a quella che diventa la sua passione: il cinema. Scrive tante storie e copioni e grazie al suo fisico ottiene piccole parti inEl Caminante produzioni spagnole o internazionali girate in Spagna. Ma è nel 1968, a trentaquattro anni, che tutto cambia.

Scrive una sceneggiatura intitolata “La Marca Del Hombre Lobo” incentrata sulla storia di un licantropo polacco di nome Waldemar Daninsky che propone ad alcuni produttori tedeschi. Visto però che non si trovava un attore per il ruolo, tocca allo stesso  Naschy interpretare Daninsky, che diventa il suo personaggio più famoso. Dal 1968 al 2004, Naschy veste i panni del licantropo per ben dodici volte (è l’attore che più volte si è “trasformato” in uomo lupo) alcune volte dirigendo lui stesso il film. Ma Naschy non si è limitato a questo ruolo, perché ha interpretato tutte le figure classiche del genere, unico nella storia a essere Mummia, Gobbo, Conte Dracula e Frankenstein. Naschy è morto nel 2009 a settantacinque anni nella sua Madrid.
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Scheda Tecnica
Titolo Originale: El Caminante 
Regia: Paul Naschy
Anno: 1979
Nazione: Spagna
Cast: Paul Naschy, Sara Lezana, David Rocha, Ana Harpo, Blanca Estrada, Irene Gutierrez Caba, Pepe Ruiz
Durata: 89′
 
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