Nathalie rescapée de l’enfer

Nathalie rescapée de l'enfer
Nathalie rescapée
de l’enfer

 

La seconda incursione nel nazisploitation/WIP di Alain Payet è a dir poco sorprendente. Uno dei grandi registi del porno francese, controverso quanto basta, si era già imbattuto nel genere con “Train Special Pour SS” e ci aveva decisamente abbattuto.

Così quando abbiamo deciso di vedere questo film, di un anno successivo al suddetto, non avevamo grandi speranze invece, Payet e l’ineffabile “Eurocinè” ci fanno una gradita sorpresa. Ora, non travisate le nostre parole, perché siamo pur sempre lontani da un capolavoro del genere, ma tutto sommato “Nathalie rescapée de l’enfer” è un film che si lascia guardare e che ha una trama interessante. Certo, la lentezza un po’ dovuta all’epoca, i limiti della regia, il montaggio grossolano e la recitazione poco convincente (la warden di Jacqueline Laurent è qualcosa di molto fastidioso) sono cose che non facilitano la visione. Ma lo ribadiamo: tolti i difetti, questo è un capitolo passabile per il suo genere.
Nathalie rescapée de l'enfer
L’idea vincente è quella di una storia differente rispetto ad altri nazisploitation, perché qui, infatti, la prigionia e le violenze vengoPatrizia Gorino contaminate da una storia (diciamo così) di spionaggio. La Nathalie del titolo è infatti una prigioniera della temibile prigione Stilberg, ma la sua bellezza fa si che il soldato Muller se ne innamori, salvandola dalla cella e facendola diventare una sorta di medico della struttura. Lei oltre ad essere effettivamente un medico è anche un agente che deve rintracciare e salvare la collega Ingrid. Il suo piano e la sua love story sono messi in pericolo dalla Warden Helga, sado-lesbica (naturalmente) che vestita con un costumino in latex nero Nathalie rescapée de l'enferama frustare le prigioniere nelle segrete del carcere e considera l’aitante Muller come una sua proprietà.
Patrizia Gori normalmente relegata a ruoli secondari ha qui la possibilità di mostrare tutta la sua bellezza, recita male, questo è vero, ma mostra di non aver nulla da invidiare alle più acclamate regine del cinema di genere dell’epoca. Lei duetta con Jacqueline Laurent che abbiamo visto in Lorna L’exorciste” di Franco e che qui interpreta la sadica warden, che più che far paura, fa involontariamente ridere grazie alla sua (fastidiosa) risata e al suo costumino nero. Anche Jack Taylor l’aitante Muller, ha lavorato spesso nel cinema di genere e naturalmente con Franco.
Prodotto tipico dell’Eurocinè e del periodo storico, “Nathalie rescapée de l’enfer” riutilizza anche set di altri film e notiamo cose di “Helga la louve de Stilberg” e anche di “Convoi De Filles”, ma per qualche strano caso il tutto viene usato meglio.
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Nathalie rescapée de l'enfer

Scheda Tecnica

Titolo Originale: Nathalie rescapée de l’enfer
Titoli Alternativi: Nathalie en la garra del infierno (Colombia), Campo de perversion (Spagna), Nathalie escapa del infierno nazi (Spagna), Nathalie dans l’enfer nazi (Francia), Perversion (Italia), Natália no Inferno Nazi (Portogallo), Nathalie: Escape from Hell (USA), Nathalie, Fugitive from Hell (Internazionale)
Nazione: Francia
Anno: 1978
Regia: Alain Payet
Cast: Patrizia Gori, Jacqueline Laurent, Jacques Marbeuf, Rudy Lenoir, Richard Allan
Casa di Produzione: Eurocinè

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