Nude Si Muore

Nude Si Muore



 La canzone di apertura così catchy e anche molto simile al tema originale di “Batman”, ci fa perdonare questo thriller dal titolo ingannevole e dal risultato molto altalenante. Per capire questa pellicola del 1968 dobbiamo fare l’analisi grammaticale e pure logica del titolo. Partiamo da quel “Nude” che apre orizzonti infiniti all’immaginazione, ma che nella realtà resta solo legato ai pensieri che uno spettatore può fare, perché qui ci sono solo schiene nude, indumenti intimi, tende delle docce lievemente aperte, ma nulla di così clamoroso come ci si aspetterebbe dal titolo e come poi anche il cinema giallo e thriller italiano hanno mostrato negli anni a venire.
Il “(si) Muore” era inevitabile per un film del genere ma si resta comunque lontano dalla violenza alla Martino, alla Bava o all’Argento. Margheriti, con tutto rispetto, non è al loro livello e preferisce anche qui lasciare che l’immaginazione faccia quasi tutto. Gli omicidi sul più bello non sono mostrati, la camera si gira dall’altra parte, lasciandoci comunque qualche bel momento di regia preso da Bava e da Hitchcock e regalando probabilmente una buona ispirazione a Dario Argento per il suo “Phenomena”. Alcuni inserti decisamente comici tolgono il pathos del thriller che per inciso lascia capire facilmente chi sia il colpevole.
Ma a parte ciò, come detto all’inizio, questo episodio resta un buon passatempo, forte di una meravigliosa aria pop che si respirava nel periodo in cui è stato girato e di una trama che si sforza di essere credibile.
Omicidi. Una lunga serie di colpi di scena, di sospetti e di false piste, colpisce il pacifico St.Hilda College, un esclusivo istituto femminile. L’assassino porta nella scuola una scia di sangue che inizia alla Hitchcock e che prosegue tra lezioni e bagni in piscina, con le allieve e il personale che finiscono tra gli obiettivi del killer. Sulle tracce dell’assassino oltre alla polizia si butta anche Jill scaltra ragazzina che sogna di diventare scrittrice di gialli.
Antonio Margheriti un regista importante per il cinema di genere si trova a dirigere una storia che come leggiamo dal suo sito ufficiale doveva essere diretta da Mario Bava. I fratelli Woolner distributori negli Stati Uniti dei film di Bava e di “Danza Macabra” dello stesso Margheriti, proposero la storia, anzi, meglio dire, inviarono degli sceneggiatori dal buon Mario, il quale però era impegnato sul set di “Diabolik”. La regia passò a Margheriti e la sceneggiatura fu modificata togliendo alcune sfumature alla Bava e mettendo caratteristiche che piacevano a Margheriti.
Cast molto interessante con Mark Damon preso dal polveroso west dello Spaghetti Western, il mitico Micheal Rennie negli ultimi anni di carriera e Luciano Pigozzi che inizia con questo film una proficua collaborazione con Margheriti.

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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Nude Si Muore
Titoli Alternativi: Jovens, Malvados e Selvagens (Brasile), Crimen en la residencia (Spagna), The Young, the Evil (UK), O strangalistis ton anilikon koritsion (Grecia), Naked You Die, School Girl Killer, The Miniskirt Murders, The Young, the Evil and the Savage (USA), Sieben Jungfrauen für den Teufel (Germania)
Regia: Antonio Margheriti
Anno: 1968
Nazione: Italia
Cast: Mark Damon, Luciano Pigozzi, Eleonora Brown, Micheal Rennie, Sally Smith, Patrizia Valturri, Ludmilla Lvova, Franco De Rosa, Vivian Stampleton
Casa di Produzione: BGA, Super International Pictures, Woolner Brothers Pictures

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