Pride and Prejudice and Zombies

Pride and Prejudice

and Zombies


Daughters do not dance well with masticated brains

Il brusio di protesta che accolse la lettura del titolo “Pride and Prejudice” da parte della professoressa di lingua e letteratura inglese che lo annunciava come materia d’esame, resta una triste pagina universitaria. Un esame, un incubo. Capirne qualcosa leggendolo in lingua originale. È passata ormai un’ampia decade (quasi due) da quello sterminio ma l’incubo continua a essere vivo. Peggio di un’invasione di zombie.

Con tutto rispetto: un’opera un po’ pesante, soprattutto per chi era (ed è) avido lettore di Charler Bukowski, Hunter Scott Thompson, Elmore Leonard, Ed Bunker e compagnia bella. Quindi quando è uscito “Pride, Prejudice and Zombie” di Seth Grahame-Smith, abbiamo sogghignato ma siamo rimasti alla larga. E volevamo farlo anche per la trasposizione cinematografica. Ma sono quasi dieci anni che esiste “B Movies Heroes” e abbiamo pure scritto un libro sugli zombie. E quindi no. Bisogna indagare. Istigati anche da un bellissimo trailer e dal curriculum del regista Burr Steers.

Steers che mette mani anche alla sceneggiatura non è la prima scelta, ma prende il posto di David O.Russell e di altri papabili. Un casting un po’ travagliato perché ci doveva essere anche Natalie Portman (poi rimasta come produttrice) tra i protagonisti. Abbiamo scritto tutto ciò non per fare i soliti pignoli del cazzo, ma per sottolineare la grandezza di questa produzione da 28 milioni di dollari della Lionsgate. I soldi ci sono, i nomi pure e la potente casa di produzione si è accaparrata il diritto cinematografico di quella grande paraculata bestseller di Seth Grahame-Smith.

Ovviamente viste le forze in campo “Pride, Prejudice and Zombie” punta nel bene e nel male a un pubblico mainstream. E partiamo dal male. Gli zombie rispetto al film sono in ordine alfabetico. Cioè alla Z, al fondo. Un posto quasi marginale. Non sono quelli sociali alla Romero e nemmeno quelli marcescenti, purulenti cui gli eroi di turno fanno esplodere con gusto (nostro e loro) le teste. Al confronto quelli di “The Walking Dead” sembrano usciti da un trattato di Chomsky e noi patiamo la mancanza quasi totale del bel sangue. Questi invece sono dei morti viventi intelligentissimi che pianificano diete (mangiano cervelli) e che si nascondono tra la gente come se nulla fosse. Un mostro quasi normale che non disturba lo spettatore medio e che sa un po’ di “Twilight”. Non ci sono grandi novità o grandi evoluzioni nemmeno nel loro modo di agire. Alla fine crepano come sempre.

Ma a parte questo evidente aspetto commerciale, con 28 milioni di dollari in tasca è facile creare una pellicola esteticamente gradevole, con costumi e scenografie molto curati. Ma non è solo questione di soldi perché “Pride and Prejudice and Zombies” ha delle trovate niente male. Le mosche cacciatrici di zombie, un ballo finito male e soprattutto le protagoniste: le “PPZ”. Una batteria di donne bellissime e potentissime, che tirano fuori armi da ogni dove e le usano come se niente fosse. Elizabeth, Jane, Lidia, Caroline, Kitty e Mary. Come dal romanzo della Austen si trovano a essere corteggiate da diversi importanti uomini: Mr.Darcy, Mr.Bingley e Mr.Wickam, ma sono state anche addestrate con il metodo Shaolin per combattere contro gli zombie. Questi ultimi ormai rappresentano una sorta di società parallela in contrapposizione agli umani costretti a vivere in luoghi fortificati. Gli affari di cuore e di etichetta della Austen quindi sono affiancati dalla lotta spietata e danno come risultato una trama ricca di eventi, di situazioni folli e intricate, a volte pure difficili da seguire.

Steers alla regia compie il suo dovere, sottolineando bene i momenti d’azione e dando il senso anche a quelli di romantici. Ha la fortuna di avere due bellissime attrici Lily James (“Cenerentola”) e Bella Heathcote (“Dark Shadows”) e baldi giovani Sam Riley (“Maleficent”), Douglas Booth e “Dr.Who” Matt Smith. Una somma di cose che porta a un risultato gradevole, a un film che può piacere agli amanti dei b movie ma che purtroppo ha un retrogusto patinato alla “Twilight” che non riusciamo a mandar giù. Un po’ come la stroncatura all’esame di lingua e letteratura inglese.

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677-prideandprejudiceandzombiesScheda Tecnica
Titolo Originale: Pride and Prejudice and Zombies
Titoli alternativi:
Anno: 2016
Nazione: USA
Regia: Burr Steers
Cast: Lily James, Lena Headey, Sam Riley,Matt Smith, Douglas Booth, Charles Dance,Jack Huston, Aisling Loftus, Bella Heathcote,Emma Greenwell, Suki Waterhouse, Sally Phillips
Durata: 108’
Casa di produzione: Lionsgate, Cross Creek Pictures, Darko Entertainment, Handsomecharlie Films

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