Schnick Schnack Schnuck

Schnick Schnack

Schnuck

 

If you get the least bit bored, just flick the nudity switch and remember that everyone around you could possibly get nude at any moment.

L’immagine che viene fuori dalle parole “film porno tedesco” è quella di un qualche baffone che entra in una casa e fa sesso con una casalinga già in reggicalze, con musica lounge di sottofondo. Se a questo uniamo le parole “film comico tedesco”, ci troviamo a pensare a quanto poco divertenti siano storicamente i tedeschi. E a quanto possa essere orrenda la convergenza delle due cose.

Sono però luoghi comuni che Maike Brochhaus sovverte in questo suo secondo lungometraggio. Dopo aver esordito nel 2013 con “Häppchenweise” un film per adulti sperimentale girato senza sceneggiatura con attori non professionisti, ci riprova con un altro progetto, questa volta con uno script scritto da lei e da Sören Störung.

L’obiettivo è sempre il medesimo, ridare autenticità al porno, eliminando attori professionisti. Una sorta di risposta nei confronti delle varie piattaforme di video porno e nei confronti del ricchissimo mondo dell’hard. Meno plaSchnick Schnack Schnuckstica, più carne vera. Meno rapporti telecomandati e più rapporti reali.
A questo messaggio si aggiunge il caro e vecchio “Free love” e soprattutto una sceneggiatura che bilancia bene degli ottimi momenti comici a una buona narrazione e, come detto, a scene hard. Nulla è nascosto e nulla rimane inesplorato. Rapporti etero, lesbo, omosessuali, orge e tutte le performance che vi passano per la testa. Con l’unica eccezione dell’eiaculazione.

La regia sebbene non sia sconvolgente è piacevole e veloce e mischia diverse tecniche sottolineando bene i momenti hard. Una fotografia dai colori vivaci si accompagna ottimamente ai già citati e spesso irresistibili momenti comici. Citiamo come esempio una ragazza al telefono che fa sesso con due ragazzi e chiede al compagno di fare meno rumore perché non riesce a sentire la conversazione o la folle orgia finale, da cui questo lavoro prende il titolo.

Schnick Schnack Schnuck“Schnick Schnack Schnuck” è il nostro “sasso-carta-forbice” o “Morra Cinese” se preferite ed è appunto il gioco che i protagonisti fanno nelle scene finali. Chi perde paga penitenza. L’idea del gioco già presente nel precedente film di Maike Brockhhaus sottolinea ancora di più la voglia di leggerezza e di vivere felici, come ci evidenziano le battute finali dei due protagonisti.

Felix ed Emmi sono due ragazzi che vivono in un paesino nei pressi di Colonia. Lui, Felix, ha in progetto di andare ad Amsterdam a vedere un Festival musicale. Lei invece preferisce restare a casa a lavorare.
Kai è il classico amico, che tutti abbiamo (e in parte odiamo), che si trova sempre nel posto giusto al momento giusto. CosìSchnick Schnack Schnuck Kai mentre sta andando alla stazione di Colonia per prendere il treno per Amsterdam con Felix, si scontra nel bosco con Steffy, con la quale ha subito un’esperienza sessuale e la quale per errore si tiene i biglietti del concerto dei due ragazzi. Kai e Felix vanno a casa della ragazza e lì si fermano, affascinati dalla situazione, dalla stessa ragazza e dalla sua coinquilina.
Emmi invece vede sul sito “Indifferent cats in amateur porn” (nome geniale per prendere in giro internet 2.0) la foto di Magda sua ex compagna all’Università. La contatta, va a casa sua ed è affascinata dalla situazione, dalla stessa ragazza e dai suoi coinquilini. Un racconto di esperienze sessuali parallele che convergono nell’allegro e liberatorio finale.

Attori sconosciuti e non professionisti ancora una volta diretti dalla regista Maike Brockhaus, in un film allegro, divertente e liberatorio. E poi come si potrebbe non condividere la filosofia di base?

Schnick Schnack Schnuck Scheda Tecnica
Titolo originale: Schnick Schnack Schnuck
Nazione: Germania
Anno: 2016
Regia: Maike Brochaus
Cast: Felix Anderson, Jana Sue Zuckerberg, Elia Légère, Jenz, Dana, Lotta Habmut, Sören Störung
Durata: 84’
Casa di produzione: KalkPostPornProduction
Sito ufficiale

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