Leatherface

Leatherface


Witness the beginning of your end

Manca solo un film sulla nonna di Leatherface o sui genitori quando l’hanno concepito. Quindi, c’era bisogno di un prequel? Di un ennesimo capitolo della saga? È il dubbio che ci è venuto prima di vedere “Leatherface”, che ha riaperto la discussione sul fatto che il cinema non voglia rischiare più di tanto, preferendo qualcosa che “dovrebbe” richiamare più facilmente il pubblico o finire velocemente in TV.

.Avevamo ben poche speranze su questo film dei francesi Bustillo e Maury, alla prima produzione americana. Beh, non del tutto statunitense a dire il vero, perché sì i soldi sono quelli della “Lionsgate” e c’è la firma di Tobe Hooper come produttore esecutivo (che purtroppo muore prima dell’uscita), ma il tutto è girato per motivi di budget in Bulgaria. 

Puoi ricreare il Texas in Bulgaria? Un’altra bella domanda. Fugata però dalla visione che toglie ogni perplessità. Preferiamo sempre vedere storie nuove, ma dobbiamo ammettere che “Leatherface” è un film molto interessante. Spietato, crudo, con citazioni di Tarantino e una “gustosa” scena di necrofilia che sebbene non raggiunga il disgusto dei “capolavori” alla “Nekromantik” aumenta il senso di sudiciume. Oltre a un ambiente che ripropone il senso originale, i due francesi regalano anche qualche colpo di scena, almeno fino a poco dopo la metà del film. E forse vogliono pure prendersi gioco dei cliché del cinema horror, beffandosi pure un po’ della saga senza dimenticarsi del sangue e della cattiveria.

Una storia nerissima scritta da Sam Sherwood che segue ovviamente le caratteristiche di Leatherface (e le strutture del genere) e ha il pregio di avere solo un personaggio positivo che per fortuna fa una brutta fine. E non è cattiveria la nostra, ma solo contentezza per aver evitato l’ennesimo “happy ending”. I due registi dietro la macchina da presa si muovono veloci in ambienti spesso scuri e sudici tra ignoranza e perfidia, mostrando molto sangue e qualche punta splatter.

Il futuro facciadicuoio si chiama Jed, lo incontriamo quando è ancora un ragazzino e al suo compleanno gli regalano l’immancabile sega elettrica. Il tutto sotto l’occhio vigile di mamma Verna (interpretata dalla sempre perfetta Lili Taylor) che alleva i figli in maniera un po’ particolare. Come ben sappiamo. A seguito dell’omicidio della propria figlia, il poliziotto Hartman (Stephen Dorff) riesce a portarle via Jed che finisce sotto falso nome in un ospedale psichiatrico. Passano gli anni e mamma Verna riesce a trovare l’ospedale, dove è ricoverato il figlio, ma non sa né che aspetto abbia, né come lo chiamino adesso. Come fatti di cronaca ci hanno raccontato, l’ospedale fa di tutto eccetto che curare i pazienti e la visita della donna scatena la rivolta dei degenti e la loro fuga, nelle scene più movimentate del film.

Da qui “Leatherface” diventa un road movie con il piccolo gruppo di fuggitivi composto da una coppia, un ragazzo ciccione taciturno e fortissimo di nome Bud e dal brillante Jackson accompagnato da Lizzy un’infermiera presa in ostaggio. Sulla loro strada lasciano a terra diversi cadaveri (ottima la sequenza in un bar) mentre lo spietato poliziotto Hartman calpesta tutto e tutti pur di acciuffarli. Ma chi è lo psicopatico del titolo? Non si sa. Potrebbe anche essere Hartman per quello che vediamo.

Le inevitabili situazioni scontate (Lizzy poteva fuggire e salvarsi in almeno cinque/sei momenti) ci spingono piano piano alla nascita di Leatherface e nella scia sempre più netta dei canoni dettati da Hoper. Una seconda parte che ha per forza di cose meno sorprese porta a un finale dove assistiamo a un bel rimando a Ed Gein, padre spirituale della saga e a un’esplosione di sangue con l’incoronamento del buon Leatherface. Tob Hooper non l’ha visto, ma secondo noi gli sarebbe piaciuto.

 

 

Scheda Tecnica
Titolo Originale: Leatherface
Titoli alternativi: Texas Chainsaw 4 (working title) , Leatherface: Početak (Croazia), Bőrpofa (Bulgaria), Leatherface: Ucigasul fara chip (Romania), Lederfejs (Serbia), Техасская резня бензопилой: Кожаное лицо (Russia), Usnjeni obraz (Slovenia)
Anno: 2017
Nazione: USA
Regia: Alexandre Bustillo, Julien Maury
Cast: Stephen Dorff, Lili Taylor, Sam Strike, Vanessa Grasse, Fin Jones, Sam Coleman, Jessica Madsen
Casa di produzione: Campbell Grobman Films, LF2 Productions, Lionsgate

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