K.Z.9 – Lager di sterminio

K.Z.9 –

Lager di sterminio


Questo bombardamento non ci voleva. Ora ci toccherà viaggiare in camion fino alla “Casa delle Rose” credimi, non è piacevole portare a spasso una mandria di troie.

Vogliamo credere ai buoni intenti di Bruno Mattei, a ciò che le cronache riportano e cioè al fatto che il regista disse che questo film aveva un intento di denuncia o quantomeno di serietà.
Così dopo l’erotica boutade di “Casa privata per le SS” Mattei si rituffa nel nazi, cambiando prospettiva e sì, certo, cercando di smascherare le atrocità dei Lager.

Ci viene difficile credere a questo nobile intento, soprattutto dopo la visione di un film che è unicamente la cronaca di una macelleria (d’altronde è stato girato nell’ex mattatoio del Testaccio) e che probabilmente avrebbe dato fastidio pure ai nazisti (si fa per dire eh!).
Di gran lunga il più violento nazisploitation della storia, vanta diverse scene assurde che però non toccano gli alti punti del trash di un genere che ben conosciamo, sebbene di certo non deluda gli amanti del sangue, anzi, sono gli unici a non essere delusi.

Con il solito budget risicato fino all’osso e con improbabili soluzioni per rendere il tutto più credibile Mattei ci mostra una carrellata di K.Z.9 - Lager di sterminiosperimenti e cattiverie senza limiti ambientate nel Lager del titolo. La lista è lunga ma i momenti migliori si raggiungono con un freak in stile “La Bestia in Calore” (ma assolutamente inferiore) che scatena la sua libido strizzando tette, apparendo poi a casaccio in altre scene. Ci sono aviatori congelati da scongelare, un morto da rianimare con il sesso (e l’esperimento per la cronaca funziona), omosessuali da convertire e organi da trapiantare o testare. Non mancano leccate di stivali, umiliazioni varie, stupri e scene lesbo. E la trama? Naturalmente è un sottile filo che regge tutte queste cattiverie.

Al campo Ronshausen arriva nuova carne fresca che comprende Maria Blick (detta anche Black, Prik) interpretata della bella Lorraine De Selle e Cristina (l’altrettanto bella Sonia Viviani). La prima diventa l’assistente del medico ebreo del campo che supervisiona i truci esperimenti voluti da Wiecker (Ivano Staccioli) capo del campo e dall’Oberleutnant Otto Ohlendorff intrepretato da Gabriele Carrara già visto in “Casa privata per le SS”.
Non manca la kapò che infastidisce Maria e non manca la storia d’amore tra la stessa Maria e il medico ebreo. I due fuggono, vengono ripresi e impiccati nell’unica scena degna di far parte del mondo del cinema.
Con i sovietici ormai alla porte il comandante ordina lo sterminio di tutti quanti. E tutti a casa.

 

 

K.Z.9 - Lager di sterminioScheda Tecnica
Titolo orginale: K.Z.9 – Lager di sterminio
Titoli alternativi: SS Extermination Camp, SS campo de sexo y violencia, SS campo extermination, SS-9 Campo de exterminio y violencia (Spagna), KZ9 – Camp d’extermination (Francia), Auschwitz 119, Salon S-S (Grecia), Womens-Camp 119 (Olanda), S.S. Extermination Love Camp (USA), Women’s Camp 119 (Internazionale)
Nazione: Italia
Anno: 1977
Regia: Bruno Mattei
Cast: Lorraine De Selle, Ivano Staccioli, Ria De Simone, Gabriele Carrara, Giovanni Attanasio, Sonia Viviani, Marina Daunia
Casa di produzione: Three Stars 76
Durata: 97’

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