Mermaids of Tiburon (Nude Version)

Mermaids of Tiburon

(Nude Version)

Won’t you believe in me? If you do, there will always be mermaids

Al mare si sta bene. Sole, caldo e ragazze in costume. Soprattutto quelle, che se non ci fossero, non sarebbe la stessa cosa. Un pensiero che riassume la storia di questo film di John Lamb. Innanzitutto chi era John Lamb? Era un autore, regista, produttore, famoso per le riprese naturalistiche e subacquee che a un certo punto deve essersi rotto le palle di fare cose del genere e ha aggiunto, al proprio curriculum, un bel po’ di sexploitation. È chiaro: le tette sono meglio dei pesci e delle rocce. Il primo film di questo suo nuovo interesse s’intitola “Mermaids of Tiburon” più noto come “Aqua Sex” o ancor di più come la “Nude Version” di “Mermaids of Tiburon”.

“Mermaids of Tiburon” nasce come film d’avventura subacqueo, nientemeno che per “The Filmgroup”, di Roger Corman e dal 1962 in poi, anno d’uscita, subisce una marea (spero apprezziate l’abbinamento tra il tema del film e la marea) di re-edit quasi impossibili da elencare, che puntano a migliorare gli incassi della prima (e ignorata) versione. Il primo è “Aqua Sex”, uscito qualche anno dopo l’originale, dove si punta maggiormente sulla carne che su altro. Il più famoso e disponibile però resta questo, la “Nude Version”, cioè la versione in cui Lamb aggiunge ulteriori scene di ragazze in topless e/o seminude, che fanno entrare di diritto questo film nella scia dei “nudist film”. Versioni distribuite e apprezzate soprattutto nelle basi militari degli USA.

Volete sapere altro, oltre al fatto che l’esplosiva Diane Webber è la regina delle mermaids, cioè, delle sirene? Beh…sì, forse la storia che giustifica questa quantità industriale di tette. A Lamb va riconosciuta una grande bravura nelle riprese sott’acqua o naturalistiche, un po’ meno arte quando riprende le sirene ma vabbè, non era il suo obiettivo stupire il pubblico intellettuale.

La trama, dicevo, racconta del Dottor Samuel Jamison (George Robotham più noto come stuntman), biologo marino, che un giorno riceva la visita di un anziano signore, Ernst Steinhauer (John Mylong visto nel mitico “Robot Monster”), che gli mostra delle meravigliose perle che cambiano colore trovate presso l’isola di Tiburon. Steinhaur invita Jamison a casa sua per ulteriori approfondimenti, ma quando il dottore arriva all’appuntamento, scopre che l’anziano è sparito, così come le perle. Dietro tutto ciò c’è la mano del cattivo Milo Sangster (Timothy Carey, un esperto di ruoli da cattivo e interprete di “The killing” e “Paths of Glory”), che dopo aver rubato le perle, ucciso il vecchio e preso le mappe è partito per l’isola per recuperare il tesoro. Jamison parte anche lui per Tiburon, dove scopre che le perle sono custodite da bellissime sirene in topless, che chiedono il suo aiuto per salvarsi dal cattivo.
Questo è un film che visto oggi dice poco o nulla al pubblico, anzi, lo annoia anche un po’. Ma rappresenta un’interessante furbata se contestualizzata al periodo.

 

Scheda Tecnica
Titolo originale:Mermaid of Tiburon (Nude version)
Titoli alternativi: La isla de los tiburones (Messico), The Aqua Sex, The Mermaids of Tiburon
Anno: 1962
Nazione: USA
Regia: John Lamb
Cast: George Robotham, Diane Webber, John Mylong, Timothy Carey, Gaby Martone, Jose Gonzales-Gonzales, Gil Barreto
Casa di produzione: Pacific Productions
Durata: 76’

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