Gloria Guida tagged posts

Blue Jeans

Blue Jeans

Ma le mutande non devono essere decenti, o nessuno te le vede e in questo caso la decenza non serve o le indossi per metterle in mostra e in questo caso è proprio necessario che siano indecenti

“Blue Jeans, la nostra chiappa d’oro!”, è il secondo minuto (e mezzo) e sulle note di “Pazza Idea” di Patty Pravo, si sente questa battuta. Una frase sola che riassume un film. Si capisce immediatamente che Blue Jeans è la protagonista e che ha doti fisiche eccezionali, sulle quali la storia fa da subito grande affidamento. 
E pensare che noi, leggendo velocemente la trama, che narra di prostituzione minorile e affidamenti, pensavamo d’essere di fronte a un film drammatico. Invece “Blue Jeans” ha sfumature drammatiche e tanto altro ancora. 
A volerne parlar male si può ...

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La Minorenne

La Minorenne



 -Ma si può sapere che diavolo vuoi? Me ne sto a lavorare per i cavoli miei, arrivi tu e fai come se fossi a casa tua e poi cerchi di coinvolgermi in una polemica sui rapporti sociali fra membri di classi para-borghesi
-Ma che stai dicendo? Sei impazzito?
-…impazzito è un termine improprio, indica il passaggio da uno stato di relativa normalità a uno di anormalità fenomenologicamente comprovata, non mi riguarda. Io non sono impazzito. Io sono pazzo. Lo sono sempre stato. Fin dalla nascita”
“Battere il ferro finchè è caldo” è un modo di dire che trova nel mondo del cinema la sua massima applicazione. Gloria Guida nel 1974 da poco è diventata “La Ragazzina” e poco dopo diventa “La Minorenne”...
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La Ragazzina

La Ragazzina

Sai Bruno? È come lo immaginavo e sento che mi ami anche tu e io giuro che ti farò felice
Corre leggiadra su una spiaggia con le note di Nico Fidenco che musicano la sua cavalcata. È così che la bionda Gloria Guida entra nell’immaginario collettivo. Un posto da dove non uscirà mai, nemmeno oggi. Trentotto anni dopo il suo esordio.
E l’esordio arriva nel 1974 con “La Ragazzina” un film erotico, molto soft, per la regia di Mario Imperoli. Una pellicola fondamentale, un simbolo, che oltre a lanciare l’innocenza maliziosa della bionda nata a Merano e cresciuta a Caselecchio di Reno, crea una serie infinita di figli e figliastri. 
Nello stesso anno Gloria è la protagonista de “La Minorenne”, poco dopo nel 1975 de “La Novizia” e di “Blue Jeans” quest...
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L’Affittacamere

L’Affittacamere
Le piace il mio pennarello? È robusto sa?
Ricordate come funzionava. Avevi, ad esempio, una Gloria Guida a disposizione. E ci facevi un film intorno. Dopo averla spogliata chiaramente.
Una teorema facile, facile che in questo “L’Affittacamere” raggiunge uno dei suoi punti più espliciti. Questo film è Gloria Guida. Gloria Guida è questo film. Gloria! La bionda angelica, tipica compagna di scuola dei film, qui è così centrale alle vicende da mettere in secondo piano un cast di grandi stelle della commedia erotica all’italiana. Lino Banfi, Enzo Cannavale,  Vittorio Caprioli, Giancarlo Dettori ai quali s’aggiunge la presenza dell’austero Adolfo Celi.
La situazione de “L’Affittacamere” crediamo che a questo punto sia chiara: una trama alibi per s...
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Avere vent’anni

Avere vent’anni

 
Noi siamo giovani, belle e incazzate! E incazzatevi in cucina! Sapete cucinà? Sapete scopà per terra? Sapete fare queste cosa qua? E le farete!

È il 1978, il regista è Fernando Di Leo e il cast è composto da Lilli Carati, Gloria Guida e Ray Lovelock. Ripetiamo meglio: Fernando Di Leo, il grande regista, Lilli Carati, la brunetta già diventata una delle favorite degli italiani, Gloria Guida, la bionda, che condivide con la brunetta lo stesso successo popolare (canta anche il tema centrale del film) e Ray Lovelock “il bello” del cinema di genere. Non lo ripetiamo più, perchè è chiaro che “Avere Vent’Anni” è una miniera d’oro, un film che sulla carta è destinato a un grandissimo successo. Infallibile.

Siamo quasi verso la fine del 1978, il film è uscito...
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La Liceale

La Liceale

Ma boia vacca, sei nuda come un verme, sprizzi sesso da tutti i pori e cosa vuoi che faccia le parole crociate?
Tutti quanti abbiamo sognato una compagna di classe, appena giunta da un’altra città, intelligentissima, bellissima e poco vestita  con abiti svolazzanti. Tutti quanti abbiamo odiato i bellocci compagni di classe, i professori affascinanti. Tutti quanti abbiamo fatto comunella con bidelli scapestrati.
Ebbene tutti questi nostri sogni, queste certezze adolescenziali nascono da questa pellicola del 1975. Un film che già nei primi cinque minuti mostra la protagonista in tutte le sue grazie e che dopo di certo non delude lo spettatore. Mai.
La storia del cinema è qui, almeno quella delle commedie erotiche, perchè questa è la madre di tutte le  “liceali e professo...
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