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Il giorno del Cobra


Il giorno del Cobra

Sei venuto per ammazzarlo allora? Ah! Devi imparare a perdonare
Il buon vecchio Castellari e il fedele Franco Nero si buttano sul noir percorrendo una strada che vorrebbe portarli negli States e soprattutto nei territori di Marlowe, citato nel film, non a caso. E così Lorenzo diventa Larry, Larry Stanziani, mangia gomma da masticare, vive in un alloggio a San Francisco, più brutto di quelli che affittano agli studenti a Milano ed è stato cacciato dalla polizia, perché incastrato dai soliti farabutti corrotti.
Il soggetto scritto da Aldo Lado non potrebbe essere più classico e diciamo pure banale di così e naturalmente gli sviluppi vedono il nostro Larry avere una seconda opportunità in quel di Genova dove indaga a suon di pugni presi e dati, su un intricato caso...
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Suburbia Killer

Suburbia Killer

Nadie puede escapar del pasado
Sono così terrorizzato dalle serie TV spagnole che a ogni scena delle otto puntate di “Suburbia Killer” o “El Inocente”, pensavo: “Ecco, adesso arriva quella cosa assurda che rovina tutto”. L’ombra di Alex Pina mi ossessiona. Devo ammetterlo.

Ma in questa serie di Netflix diretta dal catalano Oriol Paulo e girata a Barcellona, dove è anche in parte ambientata, non c’è traccia di quelle cose che puntualmente rovinano ogni serie spagnola. Sarà che Oriol Paulo è catalano? O che è tratta dall’omonimo libro dell’americano Harlan Coben le cui opere sono già passate e passeranno sulla nota piattaforma streaming? Quindi, non è un’idea nata in Spagna.

Va detto che alcuni che hanno letto il libro, scrivono che la Serie TV...
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Bastardi a mano armata

Bastardi a mano

armata

Fate quello che vi dico io e finirà tutto presto

L’interessante sfacciataggine che hanno diversi giovani registi di genere nell’andare a toccare mostri sacri del nostro cinema raggiunge un altro punto. E ci fa piacere.
Questa volta è Gabriele Albanesi già apprezzato su queste paginacce per “Ubaldo Terzani Horror Show” e “Il bosco fuori” che lascia il genere horror per entrare nel noir. E soprattutto nella scia del maestro Fernando Di Leo.
Non è facile confrontarsi con uno dei più grandi registi italiani di genere ma Albanesi, sembra non aver paura e si getta con grande impegno in una storia che in parte ricorda “Vacanze per un massacro” che sì, non è l’esempio migliore del cinema di Di Leo, ma siamo sempre nei territori amati dal grande regista e ...

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Fuoco incrociato a Natale

Fuoco incrociato

a Natale

Lots of folks can’t handle that sort of thing, so they try not to care. Not even death scares them. Quite the opposite. They crave death. Nobody can escape it.

“Non possiamo farci niente” è la traduzione di Google Translate del titolo originale di questo film, ovvero, “Wir können nicht anders”. “Fuoco incrociato a Natale”, invece è il titolo italiano, che campeggia su “Netflix”.
In ogni caso né un titolo né l’altro riescono a descrivere questo lavoro di Detlev Buck. Perché? Perché dovremmo essere in una comedy/crime ambientata nel periodo di Natale, ma né del genere, né della festività si vedono tracce...

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Tony, l’altra faccia di Torino Violenta

Tony, l’altra faccia

di Torino Violenta

What if you could rewrite the story?

L’altra faccia di Torino violenta, è una storia parallela di quella di “Torino Violenta”, non di certo il suo sequel. E, in effetti, non siamo innanzitutto in un poliziottesco puro, ma in un poliziottesco/noir, che mette al centro la figura del protagonista e cerca di indagare la sua psicologia. Poi, Emanuel Cannarsa, che in “Torino Violenta”,era la spalla di Hilton, qui diventa il protagonista ed è, il Tony del titolo.

Carlo Ausino
, torna a scandagliare gli ambienti criminali torinesi e forse per il noto understatement subalpino (scherzo sia chiaro) il film esce solo tre anni dopo l’inaspettato successo di “Torino Violenta”, non sfruttando l’onda e aggrappandosi disperatamente al richiamo d...

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Cobra Non È

Cobra Non È

-Devo andare fuori a chiamarlo. Aspettami qua
-L’ultima volta che l’hai detto non è andata bene

Prima di dire cosa è o non è Cobra, bisogna dire che Mauro Russo non è Tarantino. Nessuno di noi è Tarantino. Non è nemmeno Guy Ritchie di “Lock & Stock” o di “The Snatch”. È un regista all’esordio in un lungometraggio che ha fatto diverse esperienze di livello nei videoclip girando per Fedez, Club Dogo, Salmo, Marracash, Clementino, Gue Pequeno e Rocco Hunt e ha una cultura pop, da quel che si vede, invidiabile, oltre ad essere un fanatico del cinema di genere.
L’esperienza nella musica, è il lato positivo, quello che salva questo film, che imita troppo lo stile e i modi del Tarantino più pulp e degli epigoni vari.
Poco originale dunque, ha anche un momen...

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Lo spietato

Lo spietato

Nella Milano da bere vince chi ha più sete
L’omaggio è sincero, non c’è dubbio ed è pure ben studiato. Ma nonostante questo sviscerato amore per  il noir e per “Milano Calibro 9”, “Lo spietato”, ci lascia più dubbi che altro. Intendiamoci, Riccardo Scamarcio nel ruolo del protagonista, fa un bel lavoro, aiutato anche dalle lezioni di milanese di Giovanni (ça va sans dire), la ricostruzione degli ambienti è curata nonostante qualche impercettibile errore, ma è tutto troppo smaccatamente preciso e pulito. Perfettino. E soprattutto ci sono sferzate comiche che in un noir non hanno molto senso.
La regia di Renato De Maria non ha colpi di genio, svolge in maniera lineare il compito senza esaltare lo spettatore, cercando raramente e in maniera poco convincente,...
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Squadra Volante

Squadra Volante


-È qui che ti sbagli: non sono più un poliziotto

Secondo film e trovare già la strada giusta. Non è da tutti. Stelvio Massi dopo il curioso “Macrò – Giuda uccide il venerdì”, finisce nel mondo del poliziottesco/noir, del quale sarà, come ben sappiamo, uno dei protagonisti. Qui ha la grande fortuna di lavorare con un cast da urlo da Gastone Moschin, reduce dai film di Di Leo, per passare a Tomas Milian che ha lasciato da poco i thriller e il polveroso west e per concludere con una serie di spalle e caratteristi di primo ordine: Ray Lovelock, Mario Carotenuto, Stefania Casini, Enzo Andronico, Guido Leontini e tanti altri.

E come detto Massi mette già parecchie cose che l’hanno reso celebre, cioè un ritmo veloce, inseguimenti, sparatorie e uso nervoso dello zo...

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Il conto è chiuso

Il conto è chiuso


No, no resta pure se è stata Lina a farti entrare vuol dire che sei a posto. Lei ha buon fiuto per le persone non sbaglia mai a giudicarle. Da quel punto ci vede meglio di me e di te messi insieme.

Se Carlos Monzón s’incazza, non dovrebbe essercene per nessuno, o quasi, visto che Gianni Dei gli tira un sasso e lo abbatte.
E se alla regia c’è Stelvio Massi, poi Luc Merenda tra i protagonisti e ci sono le musiche Bacalov, non dovrebbe essercene per nessuno, o quasi, visto che poi alla fine basta un copione (molto più leggero di un sasso), per abbattere il tutto.

Comunque il buon Stelvio Massi ci prova e questo è un punto d’onore, a cominciare dal cambio genere, lasciando il poliziottesco e buttandosi nel noir/ganster e utilizzando ottimi attori e caratteristi...

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Ópalo de fuego: Mercaderes del sexo

Ópalo de fuego:

Mercaderes del sexo

We can do what we want to your body while you’re here

Parodia dei film noir, di quelli di spionaggio o film erotico. Va bene, ma più semplicemente un film di Jess Franco che quando è in grande forma crea lavori dove tutto è il contrario di tutto.

“Opalo de Fuego” ricorda le atmosfere e le storie dei migliori periodi del regista spagnolo, sebbene non ne sia al livello e oltre all’ironia di fondo e al carico erotico, ci sono belle immagini in luoghi scuri e un ottimo commento sonoro.
Con l’immancabile Lina Romay (un po’ fuori forma) e Nadine Pascal, “Opalo de Fuego” mostra da subito le proprie idee e ci dà abbastanza presto la scena cult di tutta la pellicola: una stripper che al termine di uno spogliarello si strofina sul corpo nudo ...

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