Renzo Montagnani tagged posts

La moglie in vacanza…l’amante in città

La moglie in vacanza…

l’amante in città

-È un bel modellino vero? Sa il mio sarto è molto bravo. Ha tagliato molti tanti anni a Parigi
-Non c’è niente da fare Diciamolo papele papele dal bel taglio si vede la gran signora. Lo diceva sempre la mia memmé. La mia povera memmé
-È morta?
-No è viva, non c’ha una lira ed è povera

C’è una cosa in questo film che non riesco a capire. Voglio dire sei sposato con Barbara Bouchet e hai bisogno di un’amante?
Beh certo, il punto non è questo, diciamo che la questione non è filosofica ma commerciale. Soprattutto perché se nel ruolo dell’amante hai Edwige Fenech, significa che a livello commerciale hai per le mani un gran bel cast. Già, solo, con loro due.
La bionda e la bruna duellano per tutto il film e se volete sapere chi v...

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Il vizio di famiglia

Il vizio di famiglia

-Oh Susy! E’ la prima volta che faccio l’amore in apnea
-Giacomo…sei il Maiorca della scopata

Le belle famiglie di una volta, borghesi e rispettabili, al centro di un bel film di una volta. Beh, non un capolavoro, ma una semplice commedia erotica, in cui tutto gira bene. Piacevolmente.
Mariano Laurenti è a capo di un super cast collaudato e sicuro, che incredibilmente, in alcuni casi, prende strane nuove.
Ad esempio abbiamo Gigi Ballista ricco industriale paraplegico, che parla con accento veneto e Renzo Montagnani non coglione e coglionato come sempre, ma nel ruolo di un cameriere che si finge gay.
Con loro a parte Roberto Cenci, Enzo Andronico e Gastone Pescucci, altri maschi della pellicola, c’è una batteria di donne di primo piano, sfruttate al meglio dell...

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La liceale al mare con l’amica di papà

La liceale al mare con

l’amica di papà

Chi sei eh? La Banda Bassotti quella dei culi rotti…
Scrivo apocrifo e nostalgico per evitare, per una volta, le solite “seguire la scia” e “ripetere gli stessi schemi”. Quindi sì, “La liceale al mare con l’amica di papà”, è un apocrifo dei film sulla liceale. E non solo quello, perché lo è anche dei film della soldatessa e segue ovviamente i canoni della commedia sexy. Ma andiamo con calma. Prima di tutto la liceale è tirata nella trama a forza e non è, naturalmente, l’originale. È bionda, questo sì, è bella, ci mancherebbe, ed è, Sabrina Siani. un volto noto del cinema di genere.
Il tutto ruota sulle solite storie di corna e contro corna, di fraintendimenti, sotterfugi e situazioni paradossali affidate alle esperte...
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Rimini, Rimini – Un anno dopo

Rimini, Rimini

Un anno dopo


Ora rimangio e poi ti spezzo i globuli rossi!

Avremmo dovuto essere più curiosi, diciamo affamati, considerando che eravamo adolescenti di un anno più vecchi. E sì certo, anche il sequel di “Rimini, Rimini” ci riporta a qualche interessante ricordo adolescenziale, tra tette, battute volgari e doppi sensi, ma c’è sempre stato un qualcosa, anche all’epoca, che non ci hai mai convinti fino in fondo.

E quel qualcosa è che qui, seppur possa sembrare strano, si scende ancor di più di livello rispetto al predecessore. Bruno Corbucci, con Mario Amendola e Sergio Donati, scrive la sceneggiatura, restando fedele (inutile da dire) al canovaccio del genere e prendendo nuovi interpreti che dovrebbero richiamare un grande pubblico. Rimini, come scrisse qual...

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L’insegnante va in collegio

L’insegnante va

in collegio

Non lo sai che la condizione della donna è cambiata? Devi metterti in testa che io non sono un oggetto a tua disposizione e l’iniziativa la prendo quando voglio io!

La scena è di quelle che non si dimenticano nemmeno dopo tanti anni. Edwige si spoglia insegnando l’inglese e il coro, di studenti, ribatte con un “Bona! Bona!”. È il segno che il secondo film del filone “Insegnanti” prende le distanze dal predecessore cercando una via più facile e immediata. Pure troppo a dire il vero.

Mariano Laurenti che prende il posto di Cicero alla regia, lavora sempre su una sceneggiatura di Francesco Milizia il quale sembra non voglia correre rischi prendendo in toto i canovacci del genere...

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La soldatessa alle grandi manovre

La soldatessa alle

grandi manovre

Mammà…io me ne fotto di fare il generale. Io avrei voluto fare l’ostetrico. Sì! Per mettere sempre le mani in quel posto! Invece voi mi avete fatto fare la carriera militare


La soldatessa (che poi è un medico) Eva Marini, si commiata con uno studio sulla repressione sessuale dei militari. Una grande, bella e suggestiva idea.
Beh, non è certo una svolta seria e i nostri militari repressi sono pronti a esplodere come bottiglie di spumante, a suon di scorregge, seghe, rutti e scherzi da caserma.

Il buon Nando Cicero dietro la macchina da presa e dietro alla sceneggiatura non vuole correre rischi e si affida a un cast di stelle che non può fallire. Così troviamo oltre ad Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Lino Banfi, Gianfranco D’Angelo, Alvaro Vital...

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La soldatessa alla visita militare

La soldatessa

alla visita militare

-Colonnello qua è passato il nemico.
-Ma quale nemico guagliò, chesta e ‘nesercitazione.
-Allora chi ha cacato qua.
-L’anema e chi te muorto guagliò. Tu tiene proprio na vocazione per la merda!

La massima potenza della commedia sexy all’italiana. Scorregge, varie parolacce e battute volgari. Ma sempre di grande e incommensurabile potenza si tratta.
Una miscela esplosiva nata dall’epico incontro del genere con il mondo militare. Da un lato le forme femminili, le docce, le tette e dall’altro un periodo della vita al quale, soprattutto in quegli anni, non si poteva sfuggire.
Lasciata alle spalle la comicità demenziale di film alla “Generale Buttiglione”, la commedia sexy all’italiana si fionda nell’argomento con tutta la voglia di esagerare ...

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La poliziotta a New York

La poliziotta a New York



Non è dodiciomicidi! È ventiquattroscorregge lui!

Dopo aver rastrellato l’Italia, il super nucleo di poliziotti di Michele Massimo Tarantini parte per l’ultima missione, cercando di chiudere col botto esportando l’intelligenza italiana, nientemeno che a New York.
Purtroppo la missione avviene nel 1981, con la “commedia sexy all’italiana” che ha già sparato le migliori idee, con la divina Edwige diventata avida a mostrarsi.
La trilogia della sexy poliziotta (alla quale aggiungiamo lo spin-off “Taxi Girl”) non ci lascia quindi con un bel ricordo, ma chiude con un film che ha poche idee e pochi momenti divertenti.

Il canovaccio è sempre quello e gli attori restano legati ai loro ruoli con ortodossa attitudine. Così troviamo Aldo Maccione, n...

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Il Corpo Della Ragassa

Il Corpo Della Ragassa



Ferma ancora così…si…alza un po’ le braccia come se t’arrendessi, ancora un piccolo tocco, un bijou per la chatte..

È che a volte bastano due nomi famosi e la gente, quella “importante” ti considera. E poco importa se alla fine la prestazione è sempre la stessa. Poco espressiva, poco colorata nella voce e sì, comunque è sempre bellissima, la nostra Lilli Carati.

Così il “Corpo Della Ragassa”, rappresenta per alcuni il punto più alto della sua carriera e per altri va detto, l’ennesima stroncatura sul piano artistico. Per quanto ci riguarda Lilli non modifica di una virgola la sua performance recitativa, recita male come sempre, mostra il mostrabile, ma uno si distrae e non ci pensa più tanto.
In ogni caso viene elevata, considerata dalla cri...
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C’è un fantasma nel mio letto

C’è un fantasma

nel mio letto



Verrebbe da dire che dopo aver scandagliato mari e monti, messo corna e fatto docce ovunque alla “commedia sexy all’italiana” non resta altro che buttarsi in un castello della Gran Bretagna. Sarebbe bello, se non fosse che l’illusione di essere all’estero dura poco e poi le facce e il Castello di Balsorano svelano il bluff di questa pellicola.
Una delusione che in parte pesa anche sulla riuscita dello stesso film che brucia un ottimo cast, anche perchè ormai il genere aveva intrapreso il viale del tramonto.
Non riuscito del tutto ma nemmeno tutto da buttare “C’è un fantasma nel mio letto” è una produzione italospagnola e segna l’ultima regia di Claudio Giorgi che si trova per le mani una delle “ultime” lucide Lilli Carati e il solito ineffabile e mitic...
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