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Plaga Zombie: Zombie Mutante

Plaga Zombie:

Zombie Mutante

Perdieron una batalla pero la guerra continua

Dal 1997 al 2001 passano quattro anni. Quattro anni di lavoro, che servono a Pablo Parés, Hernàn Sàez, per affinare tecniche e conoscenze e preparare la seconda invasione di zombie.
Se già “Plaga Zombie” era un bel capitolo, qui i due vanno oltre, realizzando uno straordinario “B movie” che diventa un altro cult per gli appassionati.
“Plaga Zombie: Zona Mutante” sembra una via di mezzo tra una sorta di revisione, più o meno in bella, del primo film e il sequel dello stesso.
Perché da un lato i personaggi principali, sempre Bill, John e Max, danno l’im
Plaga Zombie: Zombie Mutantepressione di sapere già cosa il futuro gli riservi, dall’altro lato però, la storia è identica al primo film, con l’aggiunta di un incipit...

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The Green Inferno

The Green Inferno

-Riesci a mangiare quello schifo?
-Ma è soltanto maiale!
-Se vogliamo davvero scappare abbiamo bisogno di energia!
-Io sono vegana!

La maglietta con la scritta “Cannibal Holocaust” che Eli Roth sfoggiava sul set di “Hostel II” doveva farci immaginare che l’omaggio a Ruggero Deodato sarebbe andato oltre. Più in là delle dichiarazioni di stima e d’amore. Più resistente delle infondate polemiche tra i due. “The Green Inferno”.

Roth che cita Herzog come ispirazione prende il titolo dal secondo segmento del leggendario film del regista italiano che se vogliamo ne spiega anche il senso. “The Green Inferno” era il flash back dei quattro inviati in Amazzonia e quello di Roth è un flash back sul cinema cannibal italiano.
Un omaggio, un attestato di st...

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Plaga zombie

Plaga zombie



Ti piacerebbe vomitare in faccia al tuo peggior nemico?

“Solo espero que no sea una epidemia” dice Bill e anche se la speranza è l’ultima a morire, le cose non andranno così.
Bill, Max e John saranno in mezzo a un’epidemia di zombie terrificante. A noi va bene, perché questa epidemia fa nascere un vero “cult” per gli appassionati dell’horror/splatter, un film che ha avuto due successivi capitoli, 2001 e 2011 e che ha tutte le caratteristiche giuste per piacere a un certo pubblico. È dall’Argentina che arriva quest’ondata di morti viventi che si manifesta la prima volta nel 1997.

Soltanto a guardarlo “Plaga Zombie” si mostra per quello che è: un film girato da amici, con amici, spesso in casa, ogni tanto in giardino e qualche volta in strada, ma ...

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Das deutsche Kettensägen Massaker

Das deutsche

Kettensägen Massaker



 This is the free market you got it?

Tradotto in inglese dal durissimo Tedesco diventa “The German Chainsaw Massacre”, un chiaro e voluto riferimento a quello del Texas.
Ora non affrettate le conclusioni, perché non è una banale copia, ma è il mezzo che lo sfortunato “bad boy” del cinema tedesco Christoph Schlingensief, usa per ironizzare e criticare l’unione delle due “Germanie”.
Parte della trilogia sulla sua nazione, questo film noto anche come “Blackest Heart” è uno splatter del 1990 che fa del low-budget il suo credo. Tutto è estremamente minimale, dalla pellicola utilizzata alle poche location
per non parlare degli effetti speciali.
587-blackestheart3 Oggettivamente non è un bel vedere, anche perché presto la storia s’incanala in una mattanza ...

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Horny House Of Horror

Horny House

Of Horror



-This is Misa. Her address is in my cell phone. I want you to tell her…that I love her.
-I know her. I worked with her at a sex club. I remember she had 3 moles on her ass. She was kind, pretty. And popular. The most popular girl in the whorehouse.

Disegni sconci in apertura e un sushi fatto con un pene. Seguono fighe dentate, schizzi di sangue, scorregge, evirazioni e tonnellate di demenzialità. A parte il fatto che non andremo per un mese a mangiare al giapponese e a parte quei bollini che loro mettono sulle parti intime, questo film è un gran bel divertimento.
Jun Tsugita regista e soprattutto sceneggiatore (ha lavorato a “Mutant Girls Squad”) realizza un horror che segue la scia degli splatter demenziali giapponesi cercando di fare la parodia di “Motel ...

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The Necro Files

The Necro Files



Some People Are Better Off Dead

Uno zombie dal pene enorme e in perenne erezione, si aggira con fare gore e modi soft-core in un’ironica città americana, dedicando le sue avventure a Joe D’Amato. Tutto ciò fa si che questo “The Necro Files” del 1997 faccia parte di quei film che possono essere visti e forse apprezzati, solo dagli amanti dell’horror estremo, quelli che non si scandalizzano di fronte a nulla e soprattutto di fronte a una realizzazione inquietante.

Una pellicola ultra trash dunque, che mischia anche male i troppi elementi, gore, sesso, comicità e zombie, mostrando così molti problemi di orientamento. Vorrebbe essere porno, vista anche la presenza della pornostar tedesca Dru Berrymore (che nello stesso anno partecipa come comparsa in “Lost Hig...

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Rosso Sangue

Rosso Sangue



-Capisco, la mia storia può sembrare incredibile sergente ma esiste una realtà che noi non vediamo -Dice sul serio? La ringrazio per l’informazione ma purtroppo a noi interessa una realtà più concreta ed è quella di quella infermiera là con quel trapano ficcato in testa!

Un uomo enorme terrorizza gli abitanti di una villa. Ha le budella in mano e in seguito viene portato d’urgenza in ospedale. Lì dentro stupisce tutti, per la sua capacità di recupero, per la velocità con cui i suoi tessuti si rimarginano e i suoi organi si rigenerano. Non è un caso clinico incredibile, ma è Niko Tanopoulos il protagonista di questo film. È il 1981 e Joe D’Amato con il fido George Eastman (protagonista e sceneggiatore) si butta nientemeno che nel genere slasher, con la sua so...

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Big Tits Zombie

Big Tits Zombie

Kyony? doragon:

Onsen zonbi

vs sutorippaa 5



Questa recensione è contenuta nel nostro libro “Cinquanta Sfumature di Zombie” che potete trovare su Amazon, su Il Mio Libro e in tutte le librerie on line

-Who is he?
-Some Local Resident
-Is He Human Or a Zombie
-Hard To Tell. He’s always been half-dead
-Let’s kill him just to be sure

Il mestiere duro della spogliarellista fa sì che ancora una volta un gruppo di stripper se la deve vedere brutta contro la classica invasione zombie. Questa volta però il locale è in Giappone, siamo nel 2010 e il regista è quel folle di Takao Nakano che abbiamo già apprezzato per “Sumo Vixens” e per “Sexual Parassite: Killer Pussy ”.

Così presentato e grazie anche al titolo internazionale “Big Tits Zombie”, decisamente ammiccante e banale, qu...

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Inbred

Inbred

They Came in Peace…they left in pieces


Gira e rigira i bifolchi che vivono in luoghi sperduti amano fare a pezzi i turisti o i semplici curiosi. È un leitmotiv del cinema horror/splatter che ha fatto un grande numero di vittime. Ingenui ficcanasi. Così l’inizio di “Inbred” non ci entusiasma granché, anzi, ci annoia proprio.
Passano i minuti, emergono situazioni già viste (“Two Thousand Maniacs!”, “The Texas Chainsaw Massacre”, “Deliverance”) e non ci resta che scommettere su chi dei sei individui da macellare sarà fatto a pezzi per primo. Cavolo è possibile che nel 2011 si realizzino ancora pellicole sull’argomento?
Poi scoppia la violenza e tutto cambia. Sì certo, “Inbred” resta sempre poco originale ma diventa un bell’esercizio di stile, am...

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Return to Nuke ‘Em High Volume 1

Return to Nuke’Em High Volume 1

 
Propagation is health! Propagation is health!

“Lasciate che vi porti indietro, dove tutto è iniziato” è quello che dice il narratore a inizio film. E scusateci se interrompiamo questa recensione, ma dobbiamo dire che lo facciamo anche noi, cioè ritorniamo dove tutto è iniziato. Era il 22 agosto 2008 e pubblicavamo la nostra prima recensione: “Poultrygeist Night Of Chicken Dead” della Troma, ambientato naturalmente nella capitale dei rifiuti tossici. Return to Nuke 'Em High Volume 1

Da allora su queste pagine è passato molto trash, molto sangue, molte tette, cambi tecnici e qualche assestamento che ci hanno portato con questa, alla cinquecentesima recensione. Cinquecento filmacci recensiti.E per festeggiare torniamo “dove tutto è iniziato”, nella città che ci ha d...

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