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Anche i grandi chef nel loro piccolo s’incazzano

Recensione di The Menu – 2022 – Regia: Mark Mylod

Cast:
Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Hong Chau

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Delitti

Delitti

E adesso fammi un’espressione dolce! Bene! E adesso facciamo qualche foto sexy
Non so se sia vero ma a quanto dicono qui l’acido urico nel caffè con lo zucchero crea l’acido cianidrico e quindi un veleno capace di uccidere. Dicevo, non so se sia vero, ma è di fatto la cosa più chiara di questo film del 1987 per la regia di Lenzi. Giovanna Lenzi.

Siamo da qualche parte in quegli Stati Uniti che sembrano tanto la periferia di una città italiana (e non c’è dubbio che lo sia) e dopo un festino erotico iniziano a fioccare cadaveri con la formula che citavo all’inizio, utilizzata da un assassino con i guanti.
A indagare ci pensa l’ispettore Sanders (Tony Valente) il tipico sbirro tutto d’un pezzo con i soliti problemi familiari ma con una gran voglia di risolvere la si...

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No grazie, il caffè mi rende nervoso

No grazie, il caffè

mi rende nervoso

Nun è overo, io nun voglio cagnà Napule, a me me piace ‘a pizza, ‘o mandulino… e ppoi cagnate Mantova, Rovigo… io so’ gghiut’ a Rovigo co’ mio padre diec’ ann’ fa… so’ turnat’ è semp’ ‘a stessa… cagnate Rovigo!
Napule adda cagnà? Secondo il serial killer Funiculì Funiculà, no. La tradizione, gli stereotipi non devono morire mai. E forte del suo credo inizia a minacciare e a uccidere chiunque osi partecipare al festival “Nuova Napoli”. Almeno, il suo piano è questo, anche se a conti fatti le uniche due vittime sono James Senese e Massimo Troisi che interpretano se stessi.


“No grazie, il caffè mi rende nervoso” è un thriller comico del 1982 con un grande Lello Arena, spalleggiato dall’amico Troisi e da James Senese, per la regia di...
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Pearl

Pearl

Non mi piace la realtà
Le curiosità riportano che “Pearl” sia stato girato in gran segreto e in contemporanea con X, il primo film, con chiari e scuri (almeno per me) della trilogia di Ti West. Se così sono andate le cose, bisogna dire che gli sforzi maggiori, regista, autori e interpreti, li hanno messi qui, in “Pearl”, senza alcun dubbio.Tutto gira intorno alla performance straordinaria di Mia Goth che è pure sceneggiatrice, produttrice e tutto gira intorno al suo personaggio che dà il titolo al film e che vedremo anziana in X (non aggiungo altro)...
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Veneciafrenia

Veneciafrenia

¡Es vuestra culpa!
¡Turistas de los cojones!

Non so se ve la ricordate, ma nel 1996 il gruppo ska veneziano Fahrenheit 451, pubblicò il brano “Uccidiamo il chiaro di luna” divenuto poi famosissimo grazie a un bellissimo video animato. Beh, se non ve lo ricordate andate a cercarlo, anche perché loro avevano messo in luce il fatto che Venezia era diventata un posto finto, gentrificato, venduto per soldi ai turisti che arrivano sulle grandi navi da crociera.
Non credo che Alex De La Iglesia abbia sentito questa canzone prima di scrivere con il fido Jorge Guerricaechevarría la sceneggiatura di questo film, ma, di fatto, il tema di fondo è proprio il turismo frenetico che colpisce la città della laguna. Da lì il gioco di parole del titolo.

Prodotto in collaborazion...

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Blood Games

Blood Games

You’re fuckin’ with the devil now, boy

Il redneck che già prova repulsione verso chi non è del proprio territorio, di certo non può essere indifferente a una squadra di baseball femminile in calzoncini molto corti che ha pure l’ardire di battere la locale selezione di qualche paesello degli Stati Uniti del Sud. Il villico importuna le ragazze durante la partita, commette scorrettezze, le insulta e le spia negli spogliatoi.
Che poi che ci faccia una squadra femminile di baseball che gira il paese per esibirsi un posto così retrogrado, non è chiaro. O almeno non è chiaro dal punto di vista logico, ma è chiarissimo dal punto di vista narrativo, considerando che è la scintilla che genera un pruriginoso men (women) hunting del 1990 diretto da Tanya Rosenberg alla sua pr...

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Arabella l’angelo nero

Arabella

l’angelo nero

-Posso offrirti un drink?
-Preferisco una scopata!

Il buon Stelvio Massi, quello dei poliziotteschi, di qualche thriller, passeggia sulle rovine fumanti del cinema di genere. E si vede.
Qui dirige un thriller in cui mostra la solita buona mano e l’altrettanto nota cura, ma, di fatto, tutto gira sull’attrice protagonista più che su una storia che cerca di rinverdire i fasti del cinema che fu.
Lei è Tinì Cansino nota star della TV 80’s che passa buona parte di questo film nuda, mezza nuda e a fare sesso. Senza ipocrisia, lei è una buona ragione per guardare questo film, che, va aggiunto, ha anche momenti in cui la storia è interessante e con sprazzi di “splatter” che alzano il livello.
A un certo punto però buttano via tutto...

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L’occhio dietro la parete

L’occhio dietro

la parete

Io non voglio essere responsabile di altre vite! E’ la mia sola vera arma contro la vita! Il rifiuto di creare altri passeggeri per questo ignobile autobus!

Giuliano Petrelli nel cinema ha fatto l’attore e l’autore e il regista di un solo film. Questo. Poi non so cosa sia successo, ma non importa, fossi stato in lui, se avessi potuto, ci avrei riprovato a sedermi dietro la macchina da presa.
Perché se a questo film del 1977 togli tutti i difetti, le ingenuità, le assurdità, si scorge qualche cosa di positivo. Certo, le cose che non funzionano sono tante, tantissime e colpiscono duramente tutto il film ma qualche lampo di genio non manca.
A cominciare, anzi a finire, dal colpo di scena finale, che per quanto tirato e veloce dà un senso a tutto.
Un’alt...

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Dexter: new blood

Dexter: new blood

You said you had all day. Well, I’ve got news for you. The night is mine.

Non so se ve lo ricordate ma uno dei primi, se non il primo, shitstorm su una serie tv, fu quello di “Dexter”. Tantissimi messaggi piuttosto incazzati per un finale che non rendeva onore a una serie tra quelle che hanno alzato il livello delle stesse, sia dal punto di vista della storia sia da quello tecnico. Dexter ha funzionato bene per circa quattro stagioni, trascinandosi poi nelle altre quattro fino al culmine di un finale a dir poco patetico.

Mi sembra anche di ricordare che la produzione negò con forza un possibile ritorno, mentre Micheal C. Hall si impegnò su altri fronti diventando anche il protagonista del musical “Lazarus”.
Ora non abbiatene a male, ma devo spoilerare...

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Old

Old

It’s only a matter of time

Con tutta tranquillità questo potrebbe diventare il film di riferimento di vari complottisti. Uno scacco matto a chi governerebbe il mondo da parte di M. Night Shyamalan, che si ispira alla grafic novel “Château de sable”, scritta da Pierre-Oscar Levy e disegnata da Frederik Poetesche a quanto pare gli fu regalata dai figli e che subito lo colpì al punto di comprare immediatamente i diritti.

Direte: se è ispirata a una graphic novel, che colpa ne ha il regista di eventuali tesi complottiste che hai citato nelle prime righe? Beh il regista americano ha cambiato alcune cose, come il finale, ed è lecito pensare che abbia anche cavalcato l’onda di questi ultimi anni.
In ogni caso Shyamalan ci porta in un horror/thriller incentrato sul passare del te...

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