Women In Prison tagged posts

A Prisão

A Prisão



Behind Bars No One Can Hear YouScream

Pensiamola positivamente, cioè che quanto visto qui è una giusta svolta nel “Women In Prison”. Una pellicola leggermente diversa dal solito. Non che il regista brasiliano Oswaldo De Oliveira ci stupisca con qualcosa di sensazionale, ma gli va riconosciuto in effetti d’aver leggermente cambiato strada.
Il problema però è che questa nuova strada è per metà un’esplosione ridondante di lesbismo e per l’altra un eccesso di violenza quasi splatter.

Per il resto è la solita storia. Scopriamo quindi che anche le prigioni femminili dei “WIP” brasiliani sono un postaccio pieno di lussuria e torture, esattamente come quelle del resto del mondo...

Read More

Violenza in un carcere femminile

Violenza in un

carcere femminile



The strong ones take the weak ones give

La cosa positiva è che sapevamo ancor prima di vederlo quello che ci aspettava. La cosa negativa è che era quindi prevedibile che Bruno Mattei alle prese con la storia di un carcere femminile ci regalasse momenti trash, folli, raffazzonati e pieni di incongruenze.

Sappiamo cosa state pensando ed è vero, questo è un ottimo “B Movie”, ma vi dobbiamo dire che a volte il buon Mattei, spinto probabilmente dalla voglia di stupire, si dilunga eccessivamente. Il regista romano ci butta dentro scene forti, quasi vomitevoli mentre altre sono invece create esclusivamente per arrivare al sesso...

Read More

Chained Fury: Lesbian Slave Desire

Chained Fury:

Lesbian Slave Desire


Per i primi cinque minuti si nota una buona regia. Continui flash back formano una storia parallela che introduce il contesto e personaggio centrale.
Peccato che ci sia ancora un bel po’ di pellicola da vedere dopo e che la storia (ma quale?) diventi un lungo e incessante contenitore di situazioni assurde che servono unicamente per vedere parecchie scene lesbo soft-core che avrebbero la voglia di diventare hard.
Chained Fury: Lesbian Slave Desire
Nulla da eccepire sulla scelta delle attrici, tutte delle Repubblica Ceca o dell’est e nulla da eccepire sul curriculum molto “B Movie” del regista polacco/canadese Lloyd A.Simandl, ma questa pellicola è veramente di una noia mortale.
Potrebbe e forse vorrebbe, essere parente dei “Women In Prison” ma la totale assenza di azioni in f...

Read More

Bamboo House Of Dolls

Bamboo House Of Dolls


Nipponici imperialisti alla conquista della Cina. C’è da giurarsi che l’Imperatore e gli alti ranghi del governo giapponese sarebbero stati fieri di questi soldati in missione. Atroci e spietati. Forti nelle arti marziali. Bravi di spada e di fucile. Sì ok, buffamente vestiti, un po’ strani e a volte parecchio demenziali. Ma non si può avere tutto.

“Bamboo House Of Dolls” è un ottimo Women In Prison made in Honk Kong, prodotto dagli “Shaw Brothers” nel 1973 che trae chiara ispirazione da“Big Doll House”. A parte ricordare il fatto storico e triste, cioè che durante la Seconda Guerra Mondiale, le donne cinesi erano ad uso e consumo dei soldati giapponesi, il film di Chih-Hung Kuei è un lungo e divertente b movie che mischia un bel po’ di roba...

Read More

The Big Doll House

The Big Doll House

their bodies were caged, but not their desires

Se facessimo un sondaggio sui luoghi che accendono “fervide fantasie” tra i vincitori troveremmo sicuramente il carcere femminile.
Ora, non è il luogo questo per parlare di realtà tristi e delle condizioni spesso brutali delle carcerate, ma il suddetto tema ha sempre interessato il cinema, da produttori a registi ed entusiasmato le platee. Se poi in questa polveriera ci entra pure Roger Corman, l’alchimia è tale da creare un esplosivo e buffissimo b-movie: “The Big Doll House”.
A dire il vero il buon Corman è presente più con la sua ombra che con altro, distributore e produttore esecutivo con la sua “New World Pictures” e sempre a dire il vero, non è nemmeno il primo “Women In Prison” della vastissima carriera ...
Read More

Greta – Haus ohne Männer

Greta – Haus

ohne Männer  

Young Girls…CHAINED…CONDEMNED To a Life of TORMENT at the Hands of Their Beautiful, BRUTAL Captor!

Cambio di nome e destinazione Sud America. Come da manuale per i perfetti fedeli di regimi europei ormai disciolti. Nonostante la nuova acconciatura Greta Delgado si fa subito riconoscere: è Ilsa. Facile smascherarla, fa pure lo stesso lavoro di sempre. E va da se che i fan riconoscono e chiamano la loro eroina come sempre hanno fatto. Poi per ragioni puramente commerciali, il film viene anche commercializzato in alcuni Paesi come “Ilsa The Wicked Warden” o anche “Ilsa e qualcosaltro”.

Battute a parte il grande Jess Franco crea un ottimo “Women in Prison” con la maestria e l’astuzia dei quali è noto. Sfrutta le caratteristiche estetiche e co...
Read More

Ilsa, Harem Keeper of the Oil Sheiks

Ilsa, Harem Keeper

of the Oil Sheiks

 Ilsa’s back! …More fierce than ever! With brutal fury she enslaved an empire and shocked the world!

Dopo l’immenso successo di “Ilsa She Wolf Of SS” la cattivissima bionda tettona di certo non poteva morire. E allora in qualche modo fugge dal lager nazista di cui era a capo e si rifugia in un paese del medio oriente.

Il leader di questa nazione è l’oligarca El Sharif, potente uomo d’affari, il cui unico interesse è quello di gestire un grande harem. Per fortuna che siamo nel 1976, in tempi non sospetti, perchè altrimenti El Sharif poteva passare per una parodia di un famoso politico italiano. Ma questo è un altro discorso.

L’incontro tra una perversa carceriera e un perverso maniaco sessuale genera una serie di situazioni che sono al centro ...

Read More

Barbed Wire Dolls

Frauengefängnis

-Ah! A mouse!
-What’s wrong?
-I found a mouse here on my plate. Look at it!
-So what? It adds protein to your diet.

Topi nella minestra, divise troppo corte, nessun indumento intimo e tante torture. Franco e Dietrich non si risparmiano in questo “Frauengefängnis”, mondialmente conosciuto con il titolo “Barbed Wire Dolls”, che qualcuno bolla come il film più “infame” di Franco.
Che sia vero o no, dobbiamo ammettere che il regista spagnolo (con l’amico svizzero), crea effettivamente un film fastidioso, che al dogma dei “Women In Prison”, aggiunge un bel po’ di violenza e morbosità.
Il risultato non è indimenticabile, perché  “Frauengefängnis” a volte è noioso, perso tra le sue torture, tra scene un po’ assurde e i tanti nudi femminili che, aprendo la r...

Read More