Uomini si nasce poliziotti si muore

Uomini si nasce

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Voi due poi mi piacete sempre meno. Anche per voi non è in discussione la vostra efficienza, ma non è molto divertente che ogni volta che uscite per servizio dobbiate tornare lasciandovi dietro due o tre cadaveri più o meno sfracellati.
Ruggero Deodato si fa una passeggiata nel poliziottesco e naturalmente non può starsene tranquillo, ma deve cercare una sua personale strada. Così arrivano sanguinosi crimini, sanguinose prese di posizione della polizia, un po’ di ironia, due eroi che anticipano “Starsky & Hutch” e a ben vedere opinioni su femminismo e giustizia. E di contorno un’ottima colonna sonora e il solito  “anti-animalisimo” che questa volta colpisce un cane-guida.
“Uomini si nasce poliziotti si muore” è un originale poliziottesco che mai avrà simili e nemmeno sequel e che si piazza tra i più violenti del genere.
Al centro della pellicola si piazzano i due eroi. Antonio e Alfredo. Che già in numero si differenziano dai colleghi delle altre pellicole. Amici per la pelle, così tanto da far pensare a una relazione sentimentale, alla quale però fa da contraltare un esagerato machismo che a sua volta colpisce spudoratamente il femminismo. Le dRay Lovelock, Marc Porelonne sono tutte a loro disposizione!
In effetti come si scopre nelle note del DVD, il copione scritto da Fernando Di Leo prevedeva un rapporto intimo tra i due poliziotti, cosa poi cambiata, ma evidentemente con qualche strascico, da Deodato.
Gusti sessuali a parte, i due sono anche più criminali degli stessi malviventi, considerando che non riflettono più di tanto se far fuori o meno i cattivi di turno, creando una lunga scia di sangue che scavalca il loro confine di competenze e finisce anche in casi altrui.
Dietro di loro comunque c’è la paterna e un po’ comica figura del “Capo” interpretata da un didascalico Adolfo Celi, che non approva, solo ed esclusivamente ufficialmente, l’operato dei suoi uomini.
Uomini si nasce poliziotti si muoreCon questi elementi forti, passa inevitabilmente in secondo piano la storia che per buona parte è composta più da lunghi inseguimenti e violente rappresaglie che dalla solita guerra contro i classici antagonisti. Il cattivo malavitoso e il poliziotto corrotto comunque ci sono, ma sono in sbiaditi e intrappolati dai tanti episodi slegati che compongono la pellicola.
A parte la scena più che telefonata del cane-guida spiaccicato, a parte la sorella del cattivo che in casa altro non attendeva d’essere soddisfatta dai due super poliziotti e qualche altra soluzione un po’ sbrigativa, il buon Ruggero crea una pellicola godibile.
Forte sicuramente della sua ampia fantasia, aggiunge anche connotati splatter, incoronati dalla scena nella quale a un tirapiedi viene tolto un occhio. La già citata ironia, a volte quasi parodistica, sigilla l’opera.
Criticato come nei migliori casi, “Uomini si nasce poliziotti si muore” fu un buon successo al botteghino e aprì in parte le porte alla carriera di Deodato.
Adolfo CeliProtagonisti della pellicola sono Ray Lovelock e Marc Porel. Il primo volto noto del poliziottesco e interprete di parti generalmente da “bello e dannato” qui ha i gradi dell’eroe, ruolo che svolge con efficacia.
Al suo fianco Marc Porel attore che nella sua breve carriera è passato da Costa-Gavras, Luchino Visconti al cinema di genere italiano. È morto giovanissimo nel 1983 a soli trentaquattro anni.
Il cattivo, Pasquini, invece è interpretato da Renato Salvatori, proprio lui, Salvatore di “Poveri ma Belli” di Dino Risi, Mario de “I Soliti Ignoti” nonché Simone di “Rocco e I Suoi Fratelli” un bello del cinema italiano qui purtroppo sul proverbialeviale del tramonto.
Uomini si nasce poliziotti si muoreSe di Adolfo Celi c’è ben poco da dire, qualche curiosità la si può trovare sulle sorelle Dionisio, che rappresentano il nucleo femminile della pellicola. Silvia e Sofia. La prima all’epoca moglie del regista, cantante e interprete di diverse pellicole (ricordiamo anche il personaggio di Titti in “Amici Miei”) qui è la segretaria del Capo della squadra speciale, che dispensa idee femministe ai due poliziotti, ma allo stesso tempo ammiccando con malizia. Sofia, è la sorella di Pasquini, quella che non aspettava altro che concedersi ai due eroi. Camei per Alvaro Vitali, Marino Masè e Sergio Ammirata.

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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Uomini Si Nasce Poliziotti Si Muore
Titoli Alternativi: Brigada Suicida (Portogallo), Eiskalte Typen auf heißen Öfen (Germania), Iskalla typer på heta bågar (Svezia), Kylmät tyypit, kuumat raudat (Finlandia), Live Like a Cop, Die Like a Man (Internazionale), Motosyklettistes enantion tis mavris symmorias (Grecia), The Terminators (UK)
Regia: Ruggero Deodato
Anno: 1976
Cast: Ray Lovelock, Marc Porel, Adolfo Celi, Silvia Dioniso, Sofia Dioniso, Renato Salvatori, Franco Citti
Durata: 100′

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