Santo Contra El Celebro Del Mal

Santo Contra El Cerebro

Del Mal
Son ciudadanos del mundo, su país no tiene fronteras. Cubren su identidad con una máscaras para hacer el bien de la humanidad

Alla fine è solo questione di eroi. Siamo a Cuba negli ultimi giorni del 1958. Fidel Castro, Ernesto Che Guevara e Camilo Cienfuegos guidano la rivoluzione salendo da Sud verso la capitale abbattendo il regime yanqui di Batista.
Nello stesso periodo a La Havana c’è un altro eroe che a differenza degli altri si sta dando all’arte, più precisamente al cinema e sta girando due film: “Hombres Infernales” e “Cerebro Del Mal” modificati in seguito in “Santo Contra Hombres Infernales” e “Santo Contra El Cerebro Del Mal”. Entrambi terminati, si dice, poco prima dell’ingresso dei Barbudos nella capitale, ma con certezza si può dire che siano l’inizio di un’altra leggenda, cinematografica, quella di Rodolfo Guzman Huerta detto El Santo.
Beh, se come noi non siete messicani, è doveroso soffermarsi su questo grande personaggio. El Santo.
Nato nel 1917 a Tulancingo nello stato dell’Hidalgo si trasferisce presto a Ciudad Del Mexico con la famiglia. Nella capitale pratica diversi sport e poi un giorno entra in contatto con il mondo della Lucha Libre.

L’esordio sul ring è intorno alla metà degli anni trenta (1934 o 1935) con i nomi di Rudy Guzmán, El Hombre Rojo, El Enmascarado, El Incógnito, El Demonio Negro ed El Murciélago II, nome, quest’ultimo, che gli causa diversi problemi perché già utilizzato da un altro lottatore.
La svolta arriva negli anni quaranta, Rodolfo si sposa (un matrimonio che gli da ben dieci figli) e nel 1942 il suo allenatore gli offre il posto in una nuova squadra di lottatori, proponendogli tre nomi: El Santo, El Diablo ed El Angel.
E così diventa un’icona della Lucha Libre, grazie al suo stile, alla sua forza, ma anche grazie alla sua maschera argentata che toglie in pubblico solo negli anni ottanta, poco prima di morire.

Nel 1952 El Santo diventa il protagonista di un fumetto, pubblicato poi per ben trentacinque anni e gli viene offerto il ruolo (naturalmente di un lottatore mascherato) in un film, ma rifiuta. Una sorta di marketing, poco pianificato, molto istintivo ma perfetto e che aiuta a creare il mito de El Santo. Si arriva al 1958 con Fernando Osés lottatore e attore che gli offre un ruolo in alcune pellicole. El Santo accetta, senza rinunciare però alla sua carriera di atleta e si ritrova protagonista delle due già citate pellicole messicane/cubane, scritte dallo stesso Fernando Osés ed Enrique Zambrano e dirette da Joselito Rodrìguez. Secondo la versione italiana di Wikipedia (l’unica che scrive questa cosa) El Santo doveva essere la spalla di Osés e i titoli originali che non lo menzionavano sono cambiati anni dopo, quando il genere prende piede.
È l’inizio, faticoso (i due film incassarono poco) di quella che però è una fortunata e interminabile saga che come vedremo porta alla realizzazione di ben cinquantadue film.
Così eccoci con “Santo Contra Hombres Infernales” e “Santo Contra El
Cerebro Del Mal” e sebbene il primo sia ritenuto dai più il vero esordio cinematografico, noi iniziamo con il secondo, che sempre i più ritengono di gran lunga migliore e più incentrato sul personaggio de El Santo.  
Lo stile è già quello che caratterizzerà tutto il filone, cioè un’estrema semplicità nella realizzazione, pochi mezzi, una regia lineare, tutte cose che fanno dei cinquantadue film un impareggiabile esempio d’imperdibili B Movies. Assurdi e divertenti quanto basta.
Naturalmente El Santo è sempre l’eroe senza macchia, al servizio dell’umanità, lontano dal clamore e dalla ricerca di soldi e di fama. Un altruista in tutto e per tutto, invischiato in storie che oscillano tra lo sci-fi e l’horror.
In “Santo Contra El Cerebro Del Mal” siamo nel genere fantascienza, se così si può dire, vista l’assoluta mancanza di mezzi o soluzioni che fanno pensare allo sci-fi. Il nemico è uno dei più classici personaggi del cinema cioè un malvagio scienziato che punta ad arricchirsi e a conquistare il potere.
Le particolarità in questa pellicola sono che El Santo è chiamato esclusivamente El Enmascarado, che non vediamo, come invece in altre pellicole, scene sul ring e soprattutto il nostro nelle prime scene è rapito e sottoposto a lavaggio del cervello da parte del Dr.Campos che lo fa diventare suo servo. Il Dr.Campos stimato scienziato ha un piano veramente incredibile e a 360° gradi, perché rapisce colleghi, trasforma in servi le persone, fa rapine in banca e già che c’è vende pure segreti e formule ad agenti stranieri.
Un bel business non c’è che dire, che funziona anche grazie al fatto che El Enmascarado è sotto il suo controllo. Per fortuna però c’è El Incognito un altro lottatore mascherato che trova il covo di Campos e inietta a El Santo un antidoto per tornare normale.
È l’inizio della riscossa e Campos cerca in ogni modo di fuggire scappando dai proverbiali passaggi segreti e rapendo l’altrettanto proverbiale donzella che nel caso è la sua segretaria. Ma il bene trionfa e i due eroi, El Incognito ed El Santo, senza bandiera, né macchia, né paura rimettono tutto in ordine.
Come già detto siamo di fronte a una recitazione molto piatta e una regia che non si sforza più di tanto, con El Enmascarado che più che altro corre a destra e a manca lottando come un leone, in una storia lentissima e in ambienti spesso bui con le poche scene luminose che mostrano gli ultimissimi momenti de La Havana di Batista. Fernando Osés che interpreta El Incognito e un poliziotto ha indubbiamente avuto il merito di aver fatto iniziare questa interminabile epopea. Ma a parte questo Osés è senza dubbio un personaggio interessante, perché oltre ad essere un lottatore professionista, si cimenta dall’inizio anni cinquanta nel cinema e in seguito scrive diverse sceneggiature, diventa produttore, regista e spesso spalla de El Santo.Nel ruolo del cattivo Dr. Campos, troviamo Joaquin Cordero un vero mito del cinema messicano, protagonista anche a teatro in una carriera lunghissima terminata poco prima di morire nel 2013.
Il resto del cast è composto da Enrique Zambrano e da una serie di attori cubani e messicani che in alcuni casi accompagneranno le avventure di questo grande eroe preso dalla Lucha Libre.

 
 
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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Santo Contra El Celebro Mal
Titoli Alternativi: Brain Of Evil, Santo Vs The Evil Brain
Anno: 1961
Nazione: Messico/Cuba
Regia: Joselito Rodríguez
Cast: El Santo, Joaquin Rodriguez, Fernando Osés, Enrique Zambrano, Norma Suarez, Alberto Inzùa, Juanito Tremble, Enrique Almirante
Durata: 71′
Casa Di Produzione: Agrupación de Técnicos Cinematografistas de Cuba, Azteca Films

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