Sotto il sole di Riccione

Sotto il sole

di Riccione

Io fino a qualche giorno fa non avevo idea di cosa fosse l’amore
Sarà che ai giorni nostri “Le navi salpano/Le spiagge bruciano/Selfie di ragazze dentro i bagni che si amano/La notte è giovane”, ma l’essere umano è sempre lo stesso. I suoi bisogni, le gioie e i dolori, la ricerca della felicità. Almeno, credo sia così, non essendo parte di questa generazione posso solo credere a quello che vedo e in questo caso a quello che vedo in “Sotto il sole di Riccione”.
Film fresco, fresco, prodotto da Lucky Red, Mediaset (che su “Cine34” cerca di fare da traino) distribuito da Netflix e parte dunque dell’alleanza italiana con il colosso americano.
Dietro a questo film c’è la mano Enrico Vanzina che omaggia il fratello Carlo rispolverando l’idea di base di “Sapore di Mare”, ma ambientando il tutto al presente.
Enrico Vanzina però si limita a scrivere la sceneggiatura (con Caterina Salvadori e Ciro Zecca) e a produrre, lasciando la macchina da presa al duo Y
ounuts! cioè Antonio Usbergo e Niccolò Celaia, al primo lungometraggio dopo varie esperienze nei videoclip.

Nel titolo, anche se è inutile ribadirlo, il ritornello del singolo “Riccione” dei Thegiornalisti che con altri brani di Tommaso Paradiso segna anche il mood di questo lavoro. D’altronde anche “Sapore di Sale” faceva lo stesso e sì, lo so, qualcuno potrebbe sottolineare che siamo passati da Paoli a Paradiso. Ma non fate i vecchi rompicoglioni. E comunque i due hanno una cosa in comune: suscitano “grande” simpatia.

Fonti di ispirazione a parte “Sotto il sole di Riccione” è un film semplice da capire. Punta alla leggerezza, molta leggerezza e ancora una volta: alla leggerezza. Quindi è inutile che lo guardiate per cercare storie avvincenti e interessanti o anche solo personaggi profondi. Non c’è nulla di tutto ciò e, soprattutto, non vuole esserci ma c’è solo una storia estiva con le sue classiche (e già straviste) dinamiche.

Anche questa frivolezza lo lega a “Sapore di mare”, ma i legami non si fermano qui, perché c’è tutta una serie di personaggi che ricordano quelli del film del 1983. L’intellettuale, la bella, il bello, e gli inevitabili rilievi comici. E poi c’è Isabella Ferrari, che naturalmente non è più Selvaggia ma è una mamma piuttosto apprensiva (e permettermi di dire che è sempre una bella donna). Il gruppo vecchi dinosauri si completa con Andrea Roncato nel ruolo di un bagnino romagnolo doc (Roncato però è emiliano doc), piuttosto stereotipato, che vive di ricordi e dispensa consigli sulla gnocca e da Luca Ward buttafuori piacione.
Tutto il resto è in mano a un gruppo di giovani attori alcuni dei quali già visti in altre serie, come Lorenzo Zurzolo (“Baby”) Cristiano Caccamo (“Don Matteo”) Ludovica Martino (“Skam Italia”). Giusto per citarne solo alcuni.

Le loro vicende sono i classici struggimenti d’amore estivi, storie di fidanzati e fidanzate lontane, di delusioni d’amore e di speranze per la nascita di nuovi rapporti, che s’incrociano sotto il sole di Riccione, senza darci particolari emozioni o colpi di scena. Il tutto sublima durante un concerto di Tommaso Paradiso.
Un film dunque che non ha velleità di approfondire la generazione presente o di inquadrarla con i suoi smartphone e le app, ma vuole solo raccontarci una storia balneare, oltre a fare pubblicità a Riccione, a diverse strutture del posto e pure a una famosa radio italiana.
Dalla regia di due persone con esperienza nei videoclip mi aspettavo qualcosa di più, ma in ogni caso gli Younuts! sono efficaci per l’obiettivo finale.
Scheda Tecnica
Titolo in italiano: Sotto il sole di Riccione
Titoli alternativi: Under the sun of Riccione (USA, UK, Canada), Bajo el sol de Riccione (Argentina, Spagna, Messico), Under the Riccione Sun (Australia, India), O Sol de Riccione (Brasile), Sous le soleil de Riccione (Canada, Francia), Unter der Sonne Riccione (Germania), リッチョーネの日差しの下で (Giappone).
Anno: 2020
Nazione: Italia
Regia: Younuts!
Cast: Lorenzo Zurzolo, Cristiano Caccamo, Ludovica Martino, Isabella Ferrari, Andrea Roncato, Luca Ward
Casa di produzione: Lucky Red, Mediaset, New International
Durata: 101’
Tags:  ,

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