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Il regista nudo – seconda stagione

Il regista nudo

seconda stagione

I video per adulti fanno parte della nostra vita

Questa volta non ho verificato il fact-cheking. Tanto alla fine lo so: le cose più assurde sono successe, quelle normali no. Quello che ho fatto è stato seguire, con attenzione e divertimento la seconda e ultima stagione de “Il regista nudo”, ovvero la bizzarra vita di Toru Muranishi che qui potrebbe essere sottotitolata “The rise and fall of Toru Muranishi”.

Per chi si fosse perso la prima serie (recuperatela) stiamo parlando di un regista giapponese che ha rivoluzionato il mondo del porno del suo paese. Non uno come Gerard Damiano, nemmeno come Joe D’Amato, piuttosto un Ed Wood giapponese, cioè un fiume in piena di idee incasinate con qualche intuizione giusta.

E questa seconda serie parte...

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La Casa di Carta 5 – Prima Parte

La Casa di carta 5

Prima Parte

Anche se vi appare la Vergine Maria che balla il reggaeton voi continuate a fondere

Uccisi da un’overdose di sapone, nel senso di soap opera, nella precedente serie, c’era da aspettarsi ben poco dall’ultimo capitolo della nota serie di Pina.
Tipo chessò: spunta un misterioso figlio di Berlino oppure le coppie della serie continuano con i loro problemi arrivando a soluzioni con magari qualche intromissione di terzi e a contorno inaspettati momenti romantici. Hey, un attimo, un attimo, è proprio quello che succede! Però tra una serie infinita di esplosioni proiettili e, incredibilmente, qualche morto.

Una sterzata abbastanza brusca che sembra voler acchiappare anche gli amanti dell’azione, senza scordare l’amatissima fan base.
Al di là di questo...

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Dom

Dom

Na guerra contro o crime A maior vitima è a familia

Il Cristo Redentor guarda la città con le sue luci e le sue ombre. Rio de Janeiro. Un chiaroscuro che non solo è la linea narrativa di questa serie brasiliana, distribuita da Amazon Studios, ma anche il giudizio di tutto un lavoro che ha aspetti ottimi e aspetti deludenti.

Inizio col dire che “Dom” prende spunto dalla vita di Pedro Machado Lomba Neto, conosciuto come Pedro Dom, criminale brasiliano “famoso” a Rio De Janeiro nei primi anni 2000.
Subito avvertiti che il tutto è ispirato a fatti veri, con l’aggiunta di situazioni inventate a fini narrativi, ci addentriamo nella vita del Dom del titolo: Pedro Dantas...

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Katla

Katla

Do you believe them?

A essere sincero, fossi l’ente del turismo islandese, non sarei contento. Baltasar Kormákur apprezzato regista e autore islandese usa il vero nome di un grosso vulcano sub-glaciale e va bene che qui Katla sta eruttando mentre nella realtà l’ultima eruzione è del 1918, così come Vik, cittadina turistica non lontana dal vulcano, che qui è semi abbandonata, ma la finzione è così convincente e inquietante che non so se andrò mai in Islanda.

Beh, poco importa, non parlo di viaggi, ma di serie TV. E devo dire che la prima serie islandese distribuita da Netflix è sorprendente e porta avanti con orgoglio il thriller nordico soprannaturale, già apprezzato, ad esempio, con “Fortitude”.

“Katla” è indubbiamente tra i migliori lavori del genere, perch...

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Panic

Panic

Let the game begin

Ci vuole coraggio, molto coraggio, per fare una serie del genere che potrebbe ispirare giovani a seguirne le gesta, cioè a fare un gioco in cui rischiano la vita. Un po’ da vecchio rompicoglioni queste prime righe, lo so, ma è il primo pensiero che mi è venuto vedendo le avventure dei ragazzi protagonisti della serie tratta da un romanzo di Lauren Oliver e adattata dalla stessa che è anche produttrice esecutiva.

Per il resto “Panic” è una serie tardo adolescenziale ma con voglie di abbracciare il thriller e un leggero horror. Così, ci troviamo con un lavoro che mischia sogni e affari di cuore di neodiplomati con una storia in cui ci sono morti, vendette e una serie di torbidi segreti.
Il risultato è che “Panic” si lascia seguire con grande attenz...

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Sky Rojo

Sky Rojo

Questo è il mio club. Trascorriamo le notti qui su un divano in similpelle rossa, cercando di apparire meravigliose quanto basta per far sì che dei tizi spregevoli ci portino a letto

L’Armada Invencible delle serie TV spagnole colpisce ancora. Re Alex Pina è inarrestabile e in attesa dell’ultimo capitolo de “La Casa di Carta” e dopo “White Lines”, ci propone in combutta con Netflix il tanto atteso “Sky Rojo”.
Solo otto puntate (tranquilli è già stata annunciata la seconda stagione), di mezz’ora circa in cui si nota il classico stile delle serie spagnole: il kitsch e la tamarraggine. E va sapere perché, tutte o quasi le serie iberiche devono soffrire di questa cosa.

“Sky Rojo” sembra puntare con onore all’exploitation femminile, parlando di sesso e m...

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Hausen

Hausen

Devi ascoltare ciò che proviene da dietro le pareti

Non c’è un raggio di luce, reale o metaforico, in nessuna delle otto puntate di “Hausen”. Un incubo sospeso nel tempo tra oggetti anni ottanta e l’Euro, perso nell’oscurità di un enorme caseggiato che rimanda all’edilizia della DDR.

In effetti, è questa l’ispirazione del regista Till Kleinert, qui in veste solo di autore e ideatore con Anna Stoeva, che nel 1984 si trasferisce con la madre in un enorme palazzo tetro e ancora non connesso con la città. L’idea della storia però arriva nel 2006 sull’onda di “Hospital der Geister” di Lars von Trier, che gli fa pensare a quanto, sarebbe “bello” raccontare le inquietudini, le esperienze, della sua infanzia in chiave horror.

Ed ecco “Hausen” prodotto ...

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Alice in Borderland

Alice in

Borderland

Game start

Quelle strane idee giapponesi, tra distopia, mistero, sangue e azione, che ci piacciono tanto e che Netflix, per fortuna, non si è fatta sfuggire. “Alice in Borderland” è una serie Tv tratta dall’omonimo manga (titolo giapponese Imawa no Kuni no Alice) di Haro Aso pubblicato dal 2011 al 2016, al quale poi sono seguiti due spin off e tre Original Anime Video.
Non abbiatene a male, ma non ho letto il manga però da quanto apprendo la serie TV segue con alcune varianti la storia, sia dal punto di vista narrativo, sia da quello dei personaggi.

Personaggi che sono il punto debole di questo lavoro, perché rappresentano i cliché del genere: il protagonista nerd, l’eroina intelligentissima, i villain ai margini della società e una serie di comprimari miste...

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Deutschland 89

Deutschland 89

Il socialismo è in bilico tra possibilità e declino

“La differenza a volte astratta tra un regime imposto con i carri armati ed uno imposto più sottilmente col dollaro, il marco, l’euro” dicevano gli Offlaga Disco Pax in “Tatranky”. Una frase che poteva essere un’ottima chiosa di “Deutschland 89” serie che chiude il trittico Deutschland composto da 83 e 86.

L’annotazione finale comunque c’è e ha molto sarcasmo. Il personaggio principale Martin Rauch la leggendaria spia “colibrì” nei primi mesi nel 1990 si compiace della caduta del comunismo dicendo che “il mondo è libero, la democrazia ha vinto”. Segue riassunto di immagini con quello che è successo da allora a oggi, muro di Trump incluso.
Le cose potevano andare decisamente meglio, ma la...

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La Barriera

La Barriera

una familia, dos mundos.

È che a volte nella vita ci vuole fortuna. Ad esempio “La Barriera”, titolo originale “La Valla”, serie spagnola di Daniel Écija, ambientata nel 2045 a Madrid, esordì il 19 gennaio 2020 su Atresplayer Premium, prima di passare su Antenna 3 e poi su Netflix.
E la fortuna? Data di esordio alla mano, “La Barriera” racconta di un mondo in cui un virus ha decimato la popolazione e il governo spagnolo, con modi dittatoriali, gestisce la situazione. Così vediamo che nella capitale una barriera divide il popolo, che vive tra razionamenti di cibo e acqua, dall’establishment che invece vive una vita agiata oltre al fatto di essere quasi al sicuro dal virus.

A parte le esagerazioni distopiche/dittatoriali, dicevo che è una gran fortuna uscire ...

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