Edwige Fenech tagged posts

La Vedova Inconsolabile Ringrazia Quanti La Consolarono

La Vedova Inconsolabile

Ringrazia Quanti

La Consolarono 
-Ma che hai sentito?
-Niente è che…non riuscendo a esprimersi con te si è espresso con me

Diciamolo subito: la cosa migliore di questa pellicola è la camicia trasparente che la Fenech indossa in diverse scene. In seconda battuta, un titolo molto evocativo. Il resto invece non è così interessante nonostante un ottimo cast e un regista capace come Mariano Laurenti.
Ambientazione sicula, girata effettivamente ad Aci Reale nel 1973, questa pellicola vorrebbe essere la classica commedia sexy, però non riesce a essere né una cosa né l’altra.
Le gag che si salvano sono veramente poche, regna un’atmosfera approssimativa nella quale i personaggi non sembrano amalgamati ed è quasi assente, incredibilmente, il lato sexy sebbe...

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Grazie Nonna

Grazie Nonna


Chi avrebbe mai immaginato di avere una nonnina così…così…buona

Forse è stato lo schiaffone che gli molla Gianfranco D’Angelo a inizio film, oppure le forme delle Fenech che gli si parano davanti, ma la carriera di Giuseppe Valerio Fioravanti detto “Giusva” termina qui. Carriera artistica per la precisione, perché il Fioravanti diventa un ignobile terrorista di estrema destra, autore di efferati omicidi, praticamente impuniti.

Ma lasciamo stare questo “simpatico” discorso, perché siamo qui per questa pellicola del 1975 che nel titolo e un po’ nelle intenzioni cita “Grazie Zia” di Samperi del 1968...
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I Peccati di Madame Bovary

 I Peccati di

Madame Bovary





Oggi trovi solo piacere nel farmi del male
-È eccitante essere il più forte, chi ama veramente è sempre in pericolo di perdere la persona amata

Gustave Flaubert sarebbe d’accordo con noi, questa trasposizione si lascia guardare solo per Edwige Fenech. Se non ci fosse, bisognerebbe parlare di un film che è più pesante di una parmigiana mangiata sulla spiaggia a ferragosto (chissà se Flaubert ne ha mai mangiata una).

A parte questo, visto che c’è la Fenech, che nel 1969 aveva ventuno anni e già una decente lista di film sexy, si resta a guardarla, la pellicola intendiamo, dall’inizio alla fine, facendosi tante domande comunque sulla bella attrice francese.

Alla regia troviamo un autore austriaco, tale Hans Schott-Shobinger, noto in patria per...

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La poliziotta a New York

La poliziotta a New York



Non è dodiciomicidi! È ventiquattroscorregge lui!

Dopo aver rastrellato l’Italia, il super nucleo di poliziotti di Michele Massimo Tarantini parte per l’ultima missione, cercando di chiudere col botto esportando l’intelligenza italiana, nientemeno che a New York.
Purtroppo la missione avviene nel 1981, con la “commedia sexy all’italiana” che ha già sparato le migliori idee, con la divina Edwige diventata avida a mostrarsi.
La trilogia della sexy poliziotta (alla quale aggiungiamo lo spin-off “Taxi Girl”) non ci lascia quindi con un bel ricordo, ma chiude con un film che ha poche idee e pochi momenti divertenti.

Il canovaccio è sempre quello e gli attori restano legati ai loro ruoli con ortodossa attitudine. Così troviamo Aldo Maccione, n...

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Quando le donne si chiamavano Madonne

Quando le donne

si chiamavano

Madonne



Senza pretese, preciso e pulito “Quando le donne si  chiamavano Madonne” poteva essere un buon film per il suo genere. 
Qualcosa invece non ha funzionato, sprecando tante cose fatte bene. Ad esempio la colonna sonora, scritta da Giorgio Gaslini, il famoso jazzista nonché compositore della colonna sonora di “Profondo Rosso” con l’ausilio dei Goblin. O anche un’altrettanto buona realizzazione, tra regia, costumi e ricostruzioni e il solito cast stellare adatto per l’occasione.
Qualcosa non ha funzionato, dicevamo e la storia di questo “decamerotico” del 1972 non decolla mai e non ha momenti comici forti. Il film di Aldo Grimaldi si basa su una struttura con due storie parallele...
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Taxi Girl

Taxi Girl
-Tu devi essere mia! El sangue mi va in bolor! La testa me scoppia!
-E fatte vedè da un dottore, che te dà na cura no?
È facile iniziare a parlare di questo film dicendo subito che Tarantini, spara le tette della Fenech già nei titoli di testa. Un bell’inizio non c’è che dire e che può far pensare a un degno filmaccio della “commedia-sexy all’italiana”.
Invece noi vogliamo andare oltre, vogliamo trovare il lato intellettuale di un film, nel quale il regista Tarantini, spara le tette della Fenech già nei titoli di testa.
Vogliamo elevarci anche a critici seri e vi diciamo che “Taxi Girl” è uno “spin-off” de la “Poliziotta Fa Carriera”. Molto professionalmente, vi ricordiamo anche che “La Poliziotta Fa Carriera” s’ispira a “La Poliziotta”...
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5 bambole per la luna d’agosto

5 bambole per

la luna d’agosto



 Che sono una sporca sgualdrina, per questo mi faccio la doccia così almeno sarò una sgualdrina pulita. E poi mi hai chiesto come si fa ad andare con un cameriere. Caro dobbiamo fare qualcosa per le classi lavoratrici

Lo dice Lui e tutti a dargli ragione. Più o meno tutti. E va bene, Mario Bava è un mito del cinema fatto in casa, lo adoriamo, ma non siamo d’accordo sul fatto che secondo lui, questo film non sia riuscito bene. 
A cascata poi, critici e pubblico l’hanno assecondato, lasciando a un piccolo gruppo resistente il compito di parlar bene di questo film. Noi siamo tra quelli, ma dobbiamo anche ammettere che “5 bambole per la luna d’Agosto” non è tra i migliori della vasta filmografia del regista e non è nemmeno fondamentale nella s...

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Tutti I colori del buio

Tutti i colori del buio


Ma tu Richard non sai le cose che mi accadono nel sonno
L’ossimoro del titolo è un buon parallelismo con il contrasto dei giudizi. Per alcuni un gran film, per altri un’opera mediocre.
Non è di certo il miglior Sergio Martino, versione thriller, quello che si siede dietro alla macchina da presa, ma se non altro c’è dell’impegno e forse una voglia di cambiare un po’ rispetto al solito. Connotati che regalano diverse ottime immagini e un grande commento sonoro scritto da Bruno Nicolai.
Nel pieno del suo periodo thriller, dopo aver dato vita a “Lo Strano Vizio Della Signora Wardh” di un anno precedente e nello stesso anno di “Il Tuo Vizio E’ Una Stanza Chiusa” Martino ci riprova con un’ambientazione londinese, grigia, piovosa e con elementi surreali...
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La poliziotta della squadra del buon costume

La poliziotta

della squadra

del buon costume

E come tutte le feste italiene tutto finisce a puttene

Sono tre anni che Gianna Amicucci è entrata nell’arma. E il tempo sembra non aver mutato nulla. La sua bellezza, le sue buone intenzioni e soprattutto il trash totale della saga. Non poteva essere diverso, d’altronde, il sequel de “La Poliziotta Fa Carriera” di Michele Massimo Tarantini.
Anzi, si può proprio dire che questo capitolo accentui maggiormente il lato sexy della saga, con lunghe, a volte forzate, riprese della proverbiale doccia.
Al tipico voyeurismo va aggiunta la presenza di Lino Banfi, che sostituisce Mario Carotenuto, generando così gag veloci e anche, non ce ne voglia, una maggiore dose di volgarità.

Si forma a conti fatti un trio, Banfi-Vitali-Fenech, di sf...

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Il Paramedico

Il Paramedico


A Nì, quello non era un UFO era la luce der cesso. A Nì tu magni troppi peperoni la sera e poi te vengono gli incubi.

Il 1982 è passato alla storia per la vittoria della nazionale ai mondiali di Spagna. Fatto che ha oscurato un altro evento importante, sebbene negativo.

Ne “Il ParamedicoEdwige Fenech non mostra nulla. Nemmeno mezza tetta. Manco un vestito sexy. Ora enciclopedie alla mano bisognerebbe verificare se questo “fattaccio” è capitato altre volte prima del fatidico 1982. Così ad occhio e croce si potrebbe dire di no, con qualche dubbio su pellicole che non abbiamo ancora trovato in giro. Ma tranquilli, la donnina nuda c’è eccome e si tratta di Daniela Poggi che all’epoca rivaleggiava con le migliori, “Chi non l’ha…vista?”.
Smettendo di f...

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