Fernando Di Leo tagged posts

La mala ordina

La mala ordina

Voi dovete ucciderlo in malo modo, platealmente. In maniera che tutta Milano ne parli. L’Italia intera ne parli.

Promosso capitano dopo l’orgogliosa performance da “vice” di Gastone Moschin/Ugo Piazza in “Milano Calibro 9”, Mario Adorf porta sole e colori in quella che era stata descritta come una città livida e grigia.

Secondo episodio della “Trilogia del milieu” di Fernando Di Leo, “La mala ordina”, che doveva intitolarsi “Ordini dall’altro mondo”, del 1972 è un’altra storia di malaffare meneghino in cui tutti sono dannati e intrappolati in una vita ormai irrecuperabile. E peggiora sempre più.
Sebbene meno interessante e strutturato del capolavoro assoluto “Milano Calibro 9”, questo resta comunque un ottimo noir italico, degnissimo, denso, v...

Read More

Milano Calibro 9

Milano Calibro 9



Si, posso essere stato ma senza Chino sia chiaro, lui non ci sarebbe stato. Dopo di me o forse prima c’è Rocco, anche lui poteva avere un complice o no? Poi c’è Pasquale, ma forse Pasquale non avrebbe fatto uccidere il suo paesano, questo stimalo tu. E poi tra questi solo tu sai chi era al corrente, io non lo so. E poi ci sono i tedeschi chi ti dice che il corriere non avesse un complice…

Balla la sensuale Nelly in uno strip club. Uccidono quelli della mala agli ordini dell’Americano. Ugo Piazza si muove glaciale per mettere in atto il suo astuto piano. È una brutta storia questa. Nasce male e finisce peggio. Straccia amori e amicizie. Senza speranza. Senza via d’uscita.
Milano spettrale e cupa assiste alla movimentate vite dei protagonisti, senza porgergli il...

Read More

Avere vent’anni

Avere vent’anni

 
Noi siamo giovani, belle e incazzate! E incazzatevi in cucina! Sapete cucinà? Sapete scopà per terra? Sapete fare queste cosa qua? E le farete!

È il 1978, il regista è Fernando Di Leo e il cast è composto da Lilli Carati, Gloria Guida e Ray Lovelock. Ripetiamo meglio: Fernando Di Leo, il grande regista, Lilli Carati, la brunetta già diventata una delle favorite degli italiani, Gloria Guida, la bionda, che condivide con la brunetta lo stesso successo popolare (canta anche il tema centrale del film) e Ray Lovelock “il bello” del cinema di genere. Non lo ripetiamo più, perchè è chiaro che “Avere Vent’Anni” è una miniera d’oro, un film che sulla carta è destinato a un grandissimo successo. Infallibile.

Siamo quasi verso la fine del 1978, il film è uscito...
Read More