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The Fast And The Furious

The Fast

And

The Furious


-You can’t prove your innocence running away
-I can’t prove it dead
I muscoli di Vin Diesel, la bellezza di Paul Walker, le ragazze sculettanti e ammiccanti, la musica e i bolidi, sono solo robaccia da fighetti senza midollo. “The Fast And The Furious” è uno solo, questo, del 1954, per regia di John Ireland. Unica pellicola che può fregiarsi di questo titolo.
Roba da veri duri insomma, in un b movie monumentale, leggendario, un vero capolavoro del genere. Fast anche nella realizzazione, con soli nove giorni di produzione e anche furious, nelle idee perché ci sono veri spezzoni di gare e  soprattutto c’è lo zampino di un vero “fast and furious” del cinema, il grande Roger Corman qui in una delle sue prime produzioni.
“The Fast And The Furious” è un r...
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Sex Madness

Sex Madness




“Protect your daughters!”
“Reefer Madness” non è stato un grande successo ma Dwain Esper  di certo non si ferma e vuole ancora di stupire e scandalizzare il pubblico americano. Così nel 1938 crea una pellicola che viaggia sulla falsa riga di “Reefer Madness” e che come il titolo palesemente suggerisce sostituisce la droga con il sesso. Più precisamente con la sifilide. 
I gravi pericoli che si corrono con rapporti pre-matrimoniali, occasionali e omosessuali, fanno parte di una storia che è un immenso spot per un sano ed onesto matrimonio, ma anche della sana e onesta vita di provincia lontana dall’effimere promesse delle metropoli. Il dramma, la distruzione dell’essere, sono i punti in comune con “Reefer Madness” senza dimenticare la grande comicità involontaria.
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Vixen!

Vixen!

I know it’s strange, but your body really turns me on!

È un po’ un paradosso, che Russ Meyer abbia centrato il suo più grande successo commerciale con un film che ha una struttura e una trama semplice. Niente intrecci, niente nazisti o colpi di scena. Una pellicola che utilizza solo due super maggiorate: la protagonista e una spalla.
Siamo da poco entrati nel periodo “Pop”, iniziato con “Mondo Topless” e proseguito con “Good Morning… and Goodbye!”, “How Much Loving Does a Normal Couple Need?” e “Finders Keepers, Lovers Weepers!” ma siamo ancora in un’epoca in cui tutte le caratteristiche di questa fase devono ancora dare il meglio.

Meyer che naturalmente non era un novellino aveva le idee già abbastanza chiare. Soggettive di tettone84-vixen4, riprese movimentate, utilizzo dei...

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Faster, Pussycat! Kill! Kill!

Faster, Pussycat!

Kill! Kill!


Superwomen! Belted, buckled and booted!
Quanto è imprevedibile la vita! Tura Satana nel 1965 è un’attrice misconosciuta. Bella non c’è dubbio, con questo mix folle, un po’ giapponese, un po’ filippina, un po’ pellerossa e pure un po’ irlandese, che può vantare una breve apparizione in “Irma La Douce”ma sconosciuta al mondo. Russ Meyer invece, ha un’idea per un film e il destino vuole che i due s’incontrino.
Quel film, cioè questo film, cambia per sempre la vita della bella attrice che da sconosciuta diventa un’icona. Un po’ mito, un po’ leggenda. Lo diventa per le femministe, che vedono un’eroina, lo diventa per gli uomini che notano la sua bellezza e pure per i critici cinematografici...
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Reefer Madness

Reefer Madness




Women Cry For It Men Die For It
“The motion picture you are about to witness may startle you. It would not have been possible otherwise, to sufficiently emphasize the frightful toll of the new drug menace which is destroying the youth of America (…). Marihuana is that drug”
Non c’è bisogno di traduzione per capire che negli anni trenta negli States si fumava della gran buona roba.
Questo è nientemeno che  l’intro di “Reefer Madness” rediting di “Tell Your Children” film americano del 1936 che descrive la Marijuana come “nemico pubblico numero 1”.
In quegli anni negli States c’era una possente campagna anti-marijuana con notizie inventate, che sconfinò nel razzismo visto che veniva fumata soprattutto dai jazzisti di New Orleans...
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