Joe D’Amato tagged posts

Top Model


Top Model

-So come cavarmela
-Anche se lo sapesse la polizia? E questa volta ti voglio gratis
-Ok…vieni
Manco il tempo di sedersi sul divano di casa che Jessica Moore nel video fa girare la testa, letteralmente, a un gruppo di manichini con cui poi si produce in pose e azioni erotiche. Ai manichini, lo sapete, manca il cazzo altrimenti…
Ma non c’è nemmeno il tempo di aprirsi una birra che la stessa fa sesso (a pagamento) in un magazzino ripresa da una telecamera nascosta per il piacere di alcuni tizi che giocano a poker e stanno a guardare.
Beh…Joe D’Amato va detto inizia in maniera molto esplicita questo suo film del 1988 che dovrebbe e vorrebbe essere il sequel di “Undici giorni, undici notti”, tanto da avere la stessa protagonista, cioè Luciana Ottaviani, aka, Jessica...
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Novelle licenziose di vergini vogliose

Novelle licenziose

di vergini vogliose

Ma che? È mai possibile che dovete scrivere sempre codeste zozzerie? Zozzone!
Titolo stuzzicante, canzoncina sui titoli di testa intitolata “Belzebù” (almeno credo), davvero divertente e regia di Joe D’Amato. E per di più un incipit niente male con Giovanni Boccaccio che sogna un viaggio nel girone degli “zozzoni” all’inferno.
Tutto pronto dunque per un film caldo, geniale, divertente. Almeno, è questo che si pensa, viste le promesse.
Purtroppo però questo lavoro del 1973 è abbattuto innanzitutto da una povertà di mezzi impressionante e poi da una scrittura raramente convincente. E poco serve la tonnellata di nudi, le storie “licenziose” (poi nemmeno più di tanto) a salvare il tutto. Per nostra fortuna il buon Joe D’Amato a...
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Blu Angel Cafe

Blu Angel Cafe

– Che ti salta in mente? Cosa speri di ottenere comportandoti così?
-Io voglio solo te. E per averti sono pronta a qualsiasi pazzia

Di certo non è il Joe D’Amato che più ricorderò con piacere. Storia alla mano e vista anche l’ambiziosa ispirazione a “Der blaue Engel” con Marlene Dietrich, speravo e immaginavo un film in cui esplodesse in tutte le sue grandi capacità, dando un dignitosissimo film erotico e morboso. Un film alla Joe D’Amato insomma.

Il contesto si prestava, ma alla fine ci troviamo in un “dramma” del 1989, che sembra un prodotto televisivo e il cui lato erotico, comunque centrale nella storia, è poco convincente, molto tirato e tratti pure comico. Involontariamente.
I riferimenti al lavoro di Josef von Sternberg, già presenti nel titolo...

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Orgasmo Nero

Orgasmo Nero

-mmm…è proprio quello che ci voleva, sia a me che a te, voglio dire la sauna e il resto…a te cosa è piaciuto di più?
-Il resto

Borghesia annoiata, ménage à trois e storie di sesso. Nulla di nuovo sotto il sole della Repubblica Dominicana, nulla di nuovo per Joe D’Amato che tra l’altro si ispira apertamente a “La ragazza dalla pelle di luna” di Scattini, della quale questa è una rivisitazione più erotica e violenta.
Perché sì, il gioco delle parti è lo stesso, ma D’Amato inserisce grandi dosi di sesso esplicito, compreso un frame porno preso da un altro suo film con Mark Shannon e Lucia Ramirez e un finale a sorpresa che ribalta in maniera vagamente horror, quello che potevamo immaginare.

“Orgasmo Nero” per arrivare a questo dignitoso ma frettoloso fi...

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Porno Esotic Love

Porno Esotic Love

Allora, com’è questa danzatrice del serpente?
-Beh, è una magnifica amante

Eva, cioè Laura Gemser, sogna l’amata Iris (Annj Goren) mentre fa sesso, esplicito s’intende, sulla spiaggia con due ragazzi neri. Aprire con threesome è cosa per molti ma non per tutti.
Ma questo è Joe D’Amato, che presenta una, a dir poco geniale, operazione riciclo di “Eva Nera”, mostrando invidiabili doti di montaggio e la già proverbiale fantasia.
Qui, infatti, il nostro prende ampi spezzoni del suo film del 1976, con Laura Gemser e Gabriele Tinti e li mischia con scene hard in cui i protagonisti sono Annj Goren e Mark Shannon, che non hanno bisogno di prenotazioni.
Per molti “Porno Esotic Love” è una versione hard di “Eva Nera” anche se a dire il vero la storia ...

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Papaya dei Caraibi

Papaya dei Caraibi

-Sarebbe che tutta la gente qui intorno abitava proprio dove deve sorgere la centrale. Noi abbiamo buttato giù le case e in cambio gli abbiamo dato questo
-E loro hanno accettato?
-Beh, prima hanno protestato e poi…
-Poi niente, praticamente ci hanno costretto

Dritti al punto. Subito. Una ragazza seminuda entra in una capanna sulla spiaggia, taglia una papaya, la strofina addosso e sulle parti intime del suo partner. Fa sesso e lo evira.
Purtroppo non vediamo la scena splatter che avrebbe fatto gridare al capolavoro. Ma pazienza, perché Joe D’Amato inizia in maniera ottima, quello che è considerato il film che dà l’inizio del suo periodo caraibico, al quale seguono, come ben sappiamo altri capolavori ben più noti...

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Hard Sensation

Hard Sensation

You’re a virgin? Ok! I’ll fuck you later!

Versione del buon Aristide “il caraibico” Massaccesi, di un rape revenge o semplice scusa per fare un altro pornazzo sotto il sole della Repubblica Dominicana. Vale tutto.
Ma in ogni caso “Hard Sensation”, scritto da George Eastman come Tom Salina, è per me, con i due porno zombi, il migliore episodio di questo periodo di D’Amato.
Certo, “Hard Sensation” ha una tonnellata di scene erotiche e porno che iniziano dopo soli sette minuti con Dirce Funari, Annj Goren e un’amica di queste non accreditata, che si masturbano su un letto, in momenti diversi.
Un aperitivo, insomma, che ci introduce a una storia che, sì, è una scusa per il simpatico Mark Shannon di penetrare in vario modo Annj Goren, Lucia Ramirez e l’...

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Top Girl

Top Girl

-Mike…quella ragazza è una vera forza della natura. Oh, so bene che tra voi due c’è qualcosa di più di un’amicizia, ma lei dice che in fondo non è niente di importante
-Sì è così
-Eh…dì la verità. È insaziabile!

Alla fine l’idea non è neppure male. Sì, molto vecchia, ma il concetto di sesso e compromessi nel mondo dello spettacolo è un tema interessante, soprattutto se alla regia c’è il grande Joe D’Amato. Solo che siamo ormai negli anni novanta e l’amato Aristide non è più quello dei tempi migliori e se per questo nemmeno il cinema di genere se la passa bene.

Quindi il suo “Top Girl” è uno di quei film da terza serata su canali regionali, pieno di musica fastidiosa e la cui maggior spesa è senza dubbio quella degli esterni a Los Angeles...

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Sexy Moon

Sexy Moon

She Was Ready for Rapture Not Rape

Giusto per segnare il territorio fin dai primi secondi: panoramica su Atene, poi su un porto cipriota e infine si finisce dentro una camera, dove Laura Gemser sta facendo sesso in maniera piuttosto movimentata. Così è chiaro allo spettatore, dove si trova, con chi si trova e cosa si vuole raccontare. Alla regia e alla sceneggiatura c’è il buon Ilias Mylonakos che su queste pagine abbiamo già visto in “Confession of a Lesbos Honey” e “Orgia Stin Kerkira” e che qui conferma (non che sia una sorpresa) la sua passione per i film erotici raggiungendo con questo film il picco della sua popolarità internazionale, grazie soprattutto ai protagonisti.

Film che cerca di sfruttare la fama di Emanuelle, chiamando Laura Gemser (of course) ...

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The Arena

The Arena

The Romans have taught you to live like an animal!

Storia bizzarra tanto quanto l’incrocio di personaggi che l’hanno realizzato, questo film del 1974, conosciuto nella versione italiana come “La rivolta delle gladiatrici” è una specie di Peplum assolutamente fuori tempo massimo con una finale alla “Women in prison” che fa leva sulla presenza di attrici di richiamo e soprattutto sulle loro fattezze.

Margaret Markov (che durante la produzione trova l’amore della vita) la statuaria bionda protagonista di alcune ottime pellicole dell’exploitation ritrova la grande Pam Grier, con la quale aveva recitato nel “Women in prison” “Black Mama, White Mama”. Con loro Lucretia Love e Marie Louise Sinclair a completare un quartetto femminile piuttosto sexy che di ...

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