
Cobra Kai – 5
Il dolore non esiste!
Cobra Kai – 5
Il dolore non esiste!
30 Monedas
¿Por qué Dios permite la existencia del mal? Si un hombre no puede elegir entre el bien y el mal es libre
Alex De La Iglesia al 100%. Quello che più piace. Horror, fantastico, splatter, anticlericale, intenso e con uno humor nero di fondo.
Il tutto spalmato sulle otto puntate da un’ora circa di “30 Monedas” seconda incursione del regista spagnolo nelle Serie TV.
Se “Veneciafrenia” non ha convinto fino in fondo, qui invece non abbiamo incertezze.
Il thriller ambientato a Venezia, non citato a caso, condivide con questa serie oltre alla contemporaneità e Cosimo Fusco, anche un po’ di italianità, con scene girate a Roma.
Ma qui il regista spagnolo non indugia in nulla. Va fino in fondo, esplode in tutte gli aspetti fin dalla prima puntata...
Yellowjackets
We Are What We Pretend To Be, So We Must Be Careful What We Pretend To Be
Non mi sono mai schiantato con un aereo. Per mia fortuna. Ma se dovesse succedere, se sopravvivessi e finissi in una fitta foresta, la prima cosa che farei sarebbe quella di mandare un esploratore a cercare la civiltà. A maggior ragione quando si scopre che vicino al posto dell’impatto c’è una baita, quindi qualcuno fino a lì ci è arrivato. E c’è pure un fiume che finisce da qualche parte.
La pensano molto diversamente gli autori di Yellowjackets e hanno ragione, nonostante tutto, perché se avessero fatto quello che ho scritto, noi, non avremmo avuto il piacere di buttarci nella nostalgia degli anni novanta...
Dexter: new blood
You said you had all day. Well, I’ve got news for you. The night is mine.
Non so se ve lo ricordate ma uno dei primi, se non il primo, shitstorm su una serie tv, fu quello di “Dexter”. Tantissimi messaggi piuttosto incazzati per un finale che non rendeva onore a una serie tra quelle che hanno alzato il livello delle stesse, sia dal punto di vista della storia sia da quello tecnico. Dexter ha funzionato bene per circa quattro stagioni, trascinandosi poi nelle altre quattro fino al culmine di un finale a dir poco patetico.
Mi sembra anche di ricordare che la produzione negò con forza un possibile ritorno, mentre Micheal C. Hall si impegnò su altri fronti diventando anche il protagonista del musical “Lazarus”.
Ora non abbiatene a male, ma devo spoilerare...
Cobra Kai
Quarta Stagione
Negli anni ’80 ero così annebbiato dalla cocaina e dalla vendetta da passare mesi a terrorizzare un adolescente per un torneo di karate
La notizia bella è che ci sarà una quinta serie. Quella brutta è che ancora una volta è evidente che i giovani/figli sono usati dagli adulti per raggiungere i propri obiettivi e per scacciare i propri fantasmi. Il che mi fa venire il grosso dubbio che fosse così anche ai miei tempi, cioè ai tempi di Karate Kid e che quindi, anche noi, siamo cresciuti in un mondo ipocrita che si nascondeva nella retorica dei buoni e cattivi. Comunque, inutile dilungarsi su queste cose, meglio parlare di Cobra Kai numero 4. L’esaltante quarta serie.
Con grande sorpresa questa stagione è particolarmente incisiva. Interessante...
Hellbound
Perchè la gente pecca? Il concetto di peccato esiste perché noi scegliamo di peccare. Abbiamo dimenticato la vergogna, il rimorso, il pentimento e la redenzione
Altro audace colpo coreano che stupirà, forse, chi si è perso un bel po’ anni di arti visuali. Da là, si sa, da tempo amano stupire, andare oltre. E così, dopo il successo di Squid Game arriva Hellbound che forse anche grazie al traino della serie di Hwang Dong-hyuk o grazie all’attenzione che il pubblico ha in questo momento nei confronti della Corea del Sud, ha ottenuto un buon successo, nonostante sia una serie più tetra e horror.
Dietro a Hellbound troviamo Yeon Sang-ho (Train to Busan e Peninsula) che ci porta in una serie tratta da un inquietante webtoon, manga che si possono leggere on line (genere c...
La Casa di carta 5
Seconda parte
Paradossale, no? Che dobbiate usare la violenza per mantenere la pace
Non si attendevano colpi di scena che ribaltassero situazioni e ruoli, almeno per quanto mi riguarda, e in effetti “La casa di carta” chiude la sua fortunata (e sopravvalutata) storia con altri cinque episodi che seguono la linea della prima parte della stagione. Né più né meno.
Sempre con la voglia di non deludere la fan base, Pina, inserisce azione, intrecci romantici (che si sbrogliano), colpi di scena, cambi paradossali e soprattutto una caterva di flash back messi, con tutta evidenza, per raggiungere il minutaggio. O allungare il brodo se preferite.
Cambia poco insomma, anche se, come già detto, nel corso degli anni si è perso quell’aspetto naziol popolare legato alla banda,...
Into the night
Seconda stagione
Bunker life is almost like home life
Quelli del volo Mosca/Bruxelles, spinti dall’onda di un successo inaspettato di una serie che riassume il tutto in sei episodi di circa 35’, sono, con nostra gioia, tornati. Certo, non è facile ripetere l’exploit della prima stagione e naturalmente l’effetto sorpresa è del tutto svanito, perché sì, già sappiamo, che il sole è mortale.
Jason George, lo showrunner, riprende ancora idee da The Old Axolotl di Jacek Dukaj, già al centro della prima serie, mentre c’è un cambio alla regia con il belga Nabil Ben Yadir e la francese Camille Delamarre che prendono il posto di Inti Calfat e Dirk Verheye.
Non è facile ripetersi dicevo e George sembra saperlo bene, visto che cerca una nuova strada e soprattutto un...
Fear the Walking
Dead 6
Tutto è agli sgoccioli, compresi noi. La morte è inevitabile. Ma da questa morte arriva nuova vita
Anche se il poster con Morgan con gli occhi iniettati di sangue, in realtà è una falsa speranza di un cambio totale del personaggio, incredibilmente la sesta Stagione di Fear The Walking Dead, è, di fatto, una delle migliori di sempre. Beh, diciamo la prima parte della sesta stagione.
Sempre assoggettati al volere di una Negan in gonnella poco affascinante, cioè Virginia, i nostri stravolgono l’ambiente che li circonda e, udite, udite, anche il loro modo di essere. Beh, diciamo nella prima parte.
Così, lasciando da parte il buonismo che era la spina dorsale delle passate due stagioni, troviamo un Morgan incazzato, un Victor nuovamente astuto voltagabbana pro...
Squid Game
Non ci si fida delle persone perché se lo meritano. Lo si fa perché non hai altri su cui contare.
La sorpresa che non ti aspetti. Il colpo di scena che ribalta le attese. Non sto parlando della trama, ma del senso e dell’impatto di questa serie di Netflix che inaspettatamente è diventata un caso mondiale e “rischia” di essere la serie più vista di tutti i tempi di Netflix.
Per quanto alla regia ci sia Hwang Dong-hyuk, che non è di certo l’ultimo arrivato, ben pochi scommettevano su questo lavoro. A cominciare da diversi produttori, perché il regista coreano ha iniziato a lavorarci diversi anni fa, in prima battuta come film e poi sviluppando l’idea di una serie, che nessuno voleva produrre.
Poi è arrivata Netflix e per qualche ragione che in parte mi sfugge, “...
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