La Masque de la Méduse

La Masque de la

Méduse

Tu veux encore tué Meduse?
Sarà che ai giorni nostri Il discorso intrapreso in “La nuit des Horologes”, che doveva essere l’ultimo atto di una lunga carriera, trova una sua continuità in “La masque de la Méduse” che esce, quasi a sorpresa, nel 2009. E tra l’altro nemmeno questo doveva essere l’ultimo film, perché Jean Rollin aveva in mente un altro progetto che però non riesce a realizzare.
Ci troviamo dunque in un lavoro in cui si fa di nuovo il punto di una vita e si parla di memoria e morte. Un film che inizialmente, durava solo sessanta minuti ai quali il regista aggiunse un’altra ventina di minuti creando così un film in due parti e rimandando curiosamente all’esordio di “Le viol du vampire”.

Con il suo stile lento e malinconico, una produzione e una regia essenziale, Rollin riprende come il titolo ci fa intuire il mito di Medusa, interpretata tra l’altro da sua moglie Simone, perseguitata dal ricordo delle sue vittime pietrificate dal suo sguardo.
Una storia che si svolge ai giorni nostri, piena di simbolismi e scene surreali, che si apre con Medusa che gira in un acquario, pietrifica una violoncellista e va al teatro Grand Guignol sul cui palco dà vita a un lungo monologo incentrato sulle vittime.
La sua ricerca di redenzione e i rimorsi che l’affliggono la portano a un lungo girovagare e a una serie di incontri in cui affronta una serie di personaggi tra i quali le sue sorelle Steno ed Euryale. Una prima parte che si conclude con un crescendo drammatico e violento che segna la morte della protagonista.
La seconda parte si apre con un cameo del regista che seppellisce la testa di Medusa che poi viene riportata alla luce. Ci troviamo poi catapultati nel cimitero di Peré-Lachise, con Steno che è la custode delle teste delle sue sorelle e vive in una cripta. Qui si svolge gran parte dell’azione, con riti e rimandi agli amati vampiri.

Un film difficile, soprattutto nella prima parte e quasi impossibile da riassumere ma dal chiaro obiettivo. Una produzione povera rovina sicuramente quello che poteva essere un capitolo interessante, con interpreti che si impegnano a realizzare i propri personaggi. Resta comunque una buona chiusura di un percorso cinematografico di un regista che avrebbe meritato più fortuna e più riscontri.
Jean Rollin muore a settantadue anni il 15 novembre 2010, dopo una lunga malattia.
Scheda Tecnica
Titolo originale: La masque de la Méduse
Anno: 2009
Nazione: Francia
Regia: Jean Rollin
Cast: Simone Rollin, Bernard Charnacé, Sabine Lenoël, Thomas Smith, Marlène Delcambre, Jean-Pierre Bouyxou, Gabrielle Rollin
Casa di produzione: Insolence Productions, Les Films ABC

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