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Love Letters Of A Portuguese Nun

Love Letters

Of A Portuguese Nun



Ovvero il nunsploitation secondo le capaci mani di Jess Franco. Tette, violenza, sesso e sangue come nei suoi film più estremi? Oppure vellutato eros come in quelli di inizio anni settanta? E Lina Romay è la protagonista? Sorpresa! Nulla di tutto ciò, o meglio una media piuttosto matematica delle cose.

“Love Letters…” ispirato, più che altro nel titolo, a un libro del 1669 pubblicato sotto forma di epistole e attribuito a una suora portoghese è un film che spiazza un po’ contando il tema e  appunto le lecite attese legate al buon nome di Franco.
In realtà questo è un film che mostra i diversi canoni stilistici e narrativi del grande regista spagnolo, che crea un’opera decisamente buona per il nunsploitation...

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Il diabolico Dott.Satana

Il diabolico

Dott.Satana



-Come sei bella, i tuoi capelli, la tua bocca. La tua pelle deliziosa.
-Che ha la mia pelle?
-È così dolce, giovane, fresca. Un velluto.

Sotto il bianco e nero di una pellicola rovinata e graffiata, s’intravede una fiammella che da lì a poco diventerà incendio. È il talento visionario del grande Jesus Franco che s’inizia a percepire in questa pellicola del 1962.
Probabilmente avremmo anche visto di più e avremmo goduto maggiormente di questo film se non fosse finito nelle mani di produttori e distributori piuttosto macellai.
“Gritos En La Noche”, questo il titolo originale, vanta una serie di versioni, tagliate, modificate, ampliate a seconda del mercato a cui era destinato. Quindi noi italiani abbiamo “Il Diabolico Dott.Satana” che vede la regia...

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She Killed In Ecstasy

She Killed In Ecstasy

Have a nice sleep, darling. Now no one will disturb your rest.

Un angelo vendicatore si aggira per il mondo. Ha con se due armi pericolose: il fascino e il suo eros. Questo angelo è protagonista di una storia elegante, pizzicata tra gli anni sessanta e settanta e creata da un Jesus Franco in pieno periodo psichedelico.
È il 1971 e il regista spagnolo ha da poco terminato il suo capolavoro
“Vampyros Lesbos”. Instancabile come sempre e pieno di idee, con lo pseudonimo di Frank Hollmann, Franco è di nuovo al lavoro con più o meno, lo stesso cast e la stessa colonna sonora, così come farà anche per il successivo “The Devil Came From Akasava”, con il quale conclude un trittico fondamentale per gli appassionati. Tre film accomunati dalla tecnica, ma diversi ne...

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Greta – Haus ohne Männer

Greta – Haus

ohne Männer  

Young Girls…CHAINED…CONDEMNED To a Life of TORMENT at the Hands of Their Beautiful, BRUTAL Captor!

Cambio di nome e destinazione Sud America. Come da manuale per i perfetti fedeli di regimi europei ormai disciolti. Nonostante la nuova acconciatura Greta Delgado si fa subito riconoscere: è Ilsa. Facile smascherarla, fa pure lo stesso lavoro di sempre. E va da se che i fan riconoscono e chiamano la loro eroina come sempre hanno fatto. Poi per ragioni puramente commerciali, il film viene anche commercializzato in alcuni Paesi come “Ilsa The Wicked Warden” o anche “Ilsa e qualcosaltro”.

Battute a parte il grande Jess Franco crea un ottimo “Women in Prison” con la maestria e l’astuzia dei quali è noto. Sfrutta le caratteristiche estetiche e co...
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Vampyros Lesbos

Vampyros Lesbos



E’ Sangue. Sapevi di aver bevuto il sangue? Ora sei una di noi. Da questo momento la signora della notte, ti tiene sotto le sue ali nere. Kovec nihe trekatsch

Un viaggio “Psycho-Sexadelic”, “Vampiradelico”, “Horror Freakout”!. Meglio non si può descrivere questo immenso capolavoro.
Il Grande Maestro spagnolo Jesus Franco ci dona una perla di valore inestimabile. Crea un film intelligentissimo, mischiando con superba maestria horror, eros, psichedelia e facendoci viaggiare su un vellutato vestito 60’s.
Meno ardito del suo titolo, questo elegante soft-core vampiresco del 1971, risucchia tutti i canoni estetici degli anni sessanta e il più classico canovaccio di storie de
Vampyros Lesbosi “succhia sangue”, sviluppandosi su una narrazione suadente che risparmia spesso le ...

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Barbed Wire Dolls

Frauengefängnis

-Ah! A mouse!
-What’s wrong?
-I found a mouse here on my plate. Look at it!
-So what? It adds protein to your diet.

Topi nella minestra, divise troppo corte, nessun indumento intimo e tante torture. Franco e Dietrich non si risparmiano in questo “Frauengefängnis”, mondialmente conosciuto con il titolo “Barbed Wire Dolls”, che qualcuno bolla come il film più “infame” di Franco.
Che sia vero o no, dobbiamo ammettere che il regista spagnolo (con l’amico svizzero), crea effettivamente un film fastidioso, che al dogma dei “Women In Prison”, aggiunge un bel po’ di violenza e morbosità.
Il risultato non è indimenticabile, perché  “Frauengefängnis” a volte è noioso, perso tra le sue torture, tra scene un po’ assurde e i tanti nudi femminili che, aprendo la r...

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