Macabre

Macabre



So Terrifyng We have To Insure Your Life!

Con William Castle andiamo sul sicuro e siamo pure assicurati. Una bella trama, la giusta tensione, il colpo di scena e il cuore di chi all’epoca andava al cinema. 

Infarto, solo per l’infarto, il geniale William nel suo primo film indipendente assicura il pubblico ai Lloyd’s di Londra e ogni tanto mette un’ambulanza e del personale medico finto, all’uscita del cinema. È solo l’inizio dei suoi famosi “gimmicks” che già da “House On Haunted Hills”, come abbiamo visto, diventano più appariscenti. 
Il film invece “non è solo l’inizio di… ”, ma è una pellicola che ha i giusti connotati per essere considerata un bel capitolo di cinema. Non è comunque un horror come titolo e poster (e la possibilità di morire d’infarto) lasciano intendere, ma è un thriller squisitamente cinico.
A volergli trovare un difetto, la trama è molto complessa e bisogna fare attenzione per seguire tutte le sfumature e le pieghe diabolicamente pensate dal bravo Castle.
La causa scatenante di tutta la vicenda è già un colpo di genio che colpisce l’immaginario del novantanove per cento degli esseri viventi. Una bambina sparisce. Una telefonata anonima alla segretaria del padre annuncia che è stata sepolta viva. E ci sono poche ore per ritrovarla. Dalle pompe funebri del paese è stata rubata una bara per bambini.

Quello che sembra un semplice rapimento, nasconde in realtà una vicenda oscura che smaschera piano, piano, i grandi difetti di una piccola città, dove tutti puntano a qualcosa e potrebbero far di tutto per ottenerla. Abbiamo innanzitutto il Dott.Rodney Barrett, padre della bambina scomparsa, sul quale girano voci che abbia preferito la compagnia dell’amante Sylvia piuttosto che stare con la moglie morente. La sua segretaria, Polly, è evidentemente innamorata di lui e c’è pure un’inquietante governante (l’ultima ad aver visto sua figlia). Il cerchio si allarga con un poliziotto strano, che non ha in simpatia il dottore, un impresario di pompe funebri indebitato fino all’osso e il suocero di Barrett, Jode, sofferente di cuore e che ha visto morire, oltre alla prima figlia, (che aveva sposato Barret) anche la secondogenita, una disinibita ragazza non vedente, morta in circostanze misteriose, per dirlo con gergo da cronaca nera.

L’impianto narrativo costruito da Castle funziona bene e si poggia su una serie di ottimi intrecci che tengono alta l’attenzione e che sono spezzati da alcuni flash-back sulle vite dei protagonisti. Poi, una buona fotografia e la solita maniera dei film dell’epoca, accrescono il fascino di questo bel thriller, che svela i suoi misteri solo nelle ultimissime scene. Il finale è forse un po’ troppo sbrigativo ma nel complesso non c’è nulla che qui vada storto.
Ipotecando la propria casa, William Castle riesce a trovare i fondi per questo primo film indipendente e anche una serie di attori che svolgono bene il compito, pur non essendo strettamente legati al mondo del cinema.
Troviamo il famoso attore di soap opera e serie televisive William Prince e Jim Backus dal mondo della radio, televisione, cinema e soprattutto dell’animazione visto che era la voce del geniale cartone animato Mr.Magoo. Tra le donne invece ci sono Christine White vista in “Magnum Force”, Jacqueline Scott che oltre a diverse serie televisive ha partecipato a “Duel” e a “Kill Charley Varrick” e soprattutto Ellen Corby famosissima spalla del cinema e della tv americana, candidata all’Oscar per “I Rember Mama” e passata alla storia per un ruolo nella serie “The Waltons”.
 
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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Macabre
Titoli Alternativi:Macabro (Italia), Makavrios Horos (Grecia)
Regia: William Castle
Nazione: USA
Anno: 1958
Cast: William Prince, Jim Backus, Christine White, Jacqueline Scott, Susan Morrow, Philip Tonge, Jonathan Kidd
Casa di Produzione: Allied Artists Pictures Corporation
Durata: 71′

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