Ragazza tutta nuda assassinata nel parco

Ragazza tutta nuda

assassinata nel parco

L’ha uccisa l’emozione. È colpa mia?

Il titolo pruriginoso alla “Cronaca Vera”, che sappiamo essere un espediente spesso usato per richiamare pubblico, questa volta c’entra ancor meno del solito. La ragazza del titolo c’è, ma è un passaggio piuttosto gratuito della storia.

Ma a parte questo il nostro Alfonso Brescia cerca di fare le cose per bene, in maniera precisa e con eleganza nella maniera dei migliori thriller italiani dell’epoca. Non sempre ci riesce, perché alla fine questo suo film latita nell’intreccio, nella recitazione e nella produzione.
Già la produzione, che a quanto si dice nel dvd Cinekult aveva in mente di ambientare la storia a Vienna (“Prater Shock”, titolo provvisorio), tanto per cementare il legame con un incipit ambientato durante la Seconda Guerra mondiale. Ma poi, per varie ragioni, tra le quali la co-produzione Italia/Spagna il tutto si sposta in qual di Madrid (con ben pochi esterni) e il titolo diventa quello che conosciamo.

E questi cambi un po’ frantumano la storia, i suoi intrecci e i suoi modi eleganti, con il tutto che suona spesso fuori luogo e un po’ eccentrico.
Siamo a Madrid ma c’è una tenuta poco iberica e una birreria che starebbe bene a Monaco e poi nessuno ha un nome spagnolo, nemmeno chi fa scatenare gli eventi, cioè, l’anziano Johannes Wanterburger che viene trovato morto, con una valigia piena di soldi su un carrello di una “casa del terrore” di un luna park (una trovata niente male). Il tutto, il giorno dopo che Johannes ha stipulato un’assicurazione sulla vita.
E qui inizia il caos. Una delle figlie Catherine (Pilar Velázquez) inizia presto a ricevere le proverbiali telefonate anonime. Un consulente dell’assicurazione, il bel Chris Buyer (Robert Hoffmann) indaga sull’accaduto innamorandosi della ragazza e finendo nello strano nucleo familiare dei Wanterburger. Abbiamo: una sorella piuttosto frivola (Patrizia Auditori) una madre in preda all’isterismo interpretata da Irina Demick e una serie di persone di servizio come sempre piuttosto sinistro tra i quali spicca lo stalliere muto, che ha un caldo rapporto sessuale nella stalla con la sorella di Catherine.
Ma il mistero non si dissolve e arriva pure l’ispettore Huber interpretato nientemeno che da Adolfo Celi che con Philippe Leroy è il nome più noto del film, sebbene entrambi in una parte molto marginale.
Insomma, Brescia, rispetta e segue tutti i canoni del giallo, tra morti, mistero e sesso, ma lo fa in minime dosi, con molta confusione, con una regia che non regala colpi di scena e soprattutto con un cast più soporifero che elettrizzante.

Scheda tecnica
Titolo originale: Ragazza tutta nuda assassinata nel parco
Titoli alternativi: Le Manoir aux Filles (Francia), Gymni dolofonimeni sto parko (Grecia), Nuoga mergina, nužudyta parke (Lituania), Nakent offer (Norvegia), O Homem que Veio do Passado (Portogallo), Joven de buena familia sospechosa de asesinato (Spagna), Naket offer (Svezia), Meçhul Cinayet (Turchia)
Anno: 1972
Nazione: Italia/Spagna
Regista: Alfonso Brescia
Cast: Robert Hoffmann, Irina Demick, Patrizia Auditori, Pilar Velázquez, Adolfo Celi, Phillippe Leroy
Casa di produzione: Luis Film, Dauro Films
Durata: 92’

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