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La Discoteca

La Discoteca


ce testimone chesta discoteca ca tutt ‘e duie a vita c’immo date sei tu l’unica donna che ho amato quanto ti amo

Merano, Meran. Gitarella nel profondo Nord per l’eroico uaglione Nino D’Angelo accompagnato dal leggendario Bombolo e dal sicuro Enzo Cannavale. I tre danno vita a questo episodio della saga del “Musicarello neomelodico”, un film del 1983 seguito naturale e scia di “Un Jeans E Una Maglietta”
“La Discoteca” spicca, se così possiamo dire, per la duplicità dell’ambientazione e sempre per la duplicità di ragazze che ronzano intorno al caschetto d’oro, sempre tamarro, di Nino D’Angelo.

Lui e la sua voce magica, la sua bravura sensazionale. Lui e la sua innamorata Maria (sempre ovviamente Roberta Olivieri)...

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Un jeans e una maglietta

Un jeans e

una maglietta

Un miracolo in stile San Gennaro o quasi. Il caschetto biondo e molto tamarro di Nino D’Angelo tramutò un’esile e scontata pellicola, sulla quale in pochi puntavano, in un blockbuster italiano che al Sud sorpassò gli incassi di “Flashdance”.
Contenti di questa vittoria nostrana che vede l’astuto Nino all’epoca lontano dalla rivalutazione artistica, dobbiamo però dire che questo film è di un trash spaventoso. Il musicarello neomelodico di cui Nino è stato l’eroe è già di per se la versione più zuccherata (ancora!) dei predecessori dello stesso genere e come se non bastasse, visto il periodo, qui si respira pure un’aria pop-trash anni ottanta.

In questo film del 1983 di Mariano Laurenti, dal titolo italianizzato di un album di Nino D’Angel...
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Se Non Avessi Più Te

Se Non Avessi Più Te

 

Il giovane è un ribelle dal cuore d’oro, lotta contro i matusa! Ma in fin dei conti è un conservatore legato ai canoni perbenisti. In ogni caso è un umile dal grande smisurato talento, che dopo tanta gavetta emerge e si erge a simbolo Nazional Popolare. Il musicarello è così, con qualsiasi cantante, in qualsiasi epoca e con qualsiasi regista e/o sceneggiatore. Tutto normale in questo gioco simile a “Scopri Le Differenze” che incrocia cinema e musica con l’occhio abile di chi vuol fare una grandissima pubblicità al cantante di turno. Nel film in oggetto ovviamente si parla di Gianni Morandi, che a cavallo del 1964 e 1966 recita in ben quattro film (più o meno tutti uguali).

Lo schema appunto è sempre il medesimo e a parte l’operazione di marketing p...

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Jolly Blu

Jolly Blu


Jolly blu la sala giochi
Jolly blu piena di giochi
jolly blu la sala giochi
che per noi era un non so cosa
forse una seconda casa

Per quanto fossero “divertenti” alcuni “musicarelli” proprio non ne sentivamo la mancanza. Così come il cinema non aveva la necessità di un film degli 883.
Ma la storia è andata diversamente. Nel 1998, Max Pezzali era già un reuccio del pop italico, orfano di Repetto ma alfiere dell’esercito di Cecchetto.

Così quell’anno, il regista Salvati, il produttore Cecchetto con la distribuzione delle Medusa (cioè gruppo Fininvest), diedero vita a questo immenso omaggio al vecchio genere tanto in voga nell’Italia di metà e oltre, secolo scorso.
“Jolly Blu”, fu chiaramente un flop imbarazzante al cinema, recuperando altrettanto incr...

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