Les amazones du temple d’or

Les amazones

du temple d’or

If you find the mysterious fortress, will you live to tell the tale?

Mi permetto di dire che a volte le cose vanno prese così come sono. Senza porsi troppe domande. Perché altrimenti si incasina il cervello. Uno di questi casi è Les amazones du temple d’or, uno degli ultimi capitoli dell’Eurociné che ci porta in una difficile avventura. Una complicata missione sia dal punto di vista della produzione sia da quello della trama.

Andiamo con calma. Inizio col dire che il regista accreditato nei titoli originali è Alain Payet, mentre c’è un’ampia mano di Jesus Franco, che si porta con sé interessanti immagini (non tante sia chiaro) e due fedelissimi come Lina Romay, non accreditata, e Antonio MayansPoi, dovremmo essere nell’Africa più nera, in u...

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Photo Scandale

Photo Scandale

-Do you know why Malher, Bartok, Bruckner and I are associates?
– Is this a riddle?
– No, it is not.
It’s because all four of us believe in the same thing: Money.

Una cosa del tipo che al confronto la Corona’s, la famosa agenzia fotografica di Fabrizio Corona, è una roba da dilettanti.
Photo Scandale anche noto come Paris Scandale film del 1979 per la regia Jean-Claude Roy, inizia con una bionda in moto che finge un guasto meccanico per avvicinare un tizio, sedurlo, e con l’aiuto di alcuni complici scattargli alcune foto piuttosto compromettenti. Chi siano, non mi è chiaro, anche perché poi spariscono, lasciando spazio a una coppia di paparazzi/ricattatori, composta dalla nostra cara Brigitte Lahaie e da un certo Chris, che incontriamo senza motivo in una baita in mo...

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Blood Feast

Blood Feast

Nothing so appalling in the annals of horror!

Questa è la storia di due furbacchioni con poca arte e molte idee, che si trovano al posto giusto e al momento giusto. Due che con il budget di 24.500 dollari girano un film brutto sotto tutti gli aspetti ma che segna la storia del cinema. Cinema horror s’intende. Splatter, per la precisione.

Loro due sono ovviamente Herschell Gordon Lewis, già regista di qualche nudie-cutie e nudist movies, che ha stretto amicizia e iniziato a collaborare con David Friedman un astuto produttore di b movies. 

I due nel 1963 girano in sei giorni al Suez Motel di Miami Beach, Blood Feast, quello che è considerato il capostipite dei film splatter e che viene presentato il  6 luglio del 1963 al Bel Air Drive-In a Peoria, Illinois. 

Il film è un ...

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La polizia interviene: ordine di uccidere!

La polizia interviene:

ordine di uccidere!

Comunque è sempre meglio un brutto processo, che un bel funerale

Amari, liquori e acque naturali, gentilmente offerti dagli sponsor in bella mostra e diversi curiosi camei (Enrico Maria Salerno, Janet Agren e Peppino di Capri), si uniscono a uno dei migliori titoli in assoluto per un poliziottesco.
Mi piacerebbe continuare ad elencare cose particolari e pregi di questo film del 1975 ma mi devo fermare qui. aggiungendo che è uno dei lavori più noiosi del genere.
E dire che Giuseppe Rosati inizia con colpi di pistola (vabbè ok…in un poligono) e poi con un lungo e spettacolare inseguimento. Un inizio action che sfocia in una marea di parole e nei più classici e scontati stereotipi del genere.

Per prima cosa abbiamo un commissario di ferro...

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Under Paris

Under Paris

It will be a carnage…

Mi immagino una scena di questo tipo: produttore, regista, sceneggiatori e referente di Netflix intorno a un tavolo a fare una checklist. Tema ambientale. Ce l’abbiamo. Tematica gay. Presente. Dramma umano. Sì. Azione, politici stolti, un sacco di morti innocenti. Ci sono. Mostri marini. Anche loro presenti. Mancano giusto le tette. Ma siamo su Netflix, d’altronde.

Così deve essere nato Under Paris, un monster movie che vuole omaggiare The Jaws ma che somiglia più a Sharknado. Un film catastrofico che però cerca di darsi un tono, forte anche della regia di Xavier Gens quello di Frontiers ma anche di marchettoni commerciali proprio come questo...

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Day of the Warrior

Day of the Warrior

The L.E.T.H.A.L. Ladies Are Back!

C’è una tizia tettona e scollacciata che sembra essere una segretaria, o dovrebbe, che va dalla sua capa, la quale è in una riunione sul budget che segue indossando un costume tigrato striminzito mentre è sul vogatore.
Sono le impiegate della L.E.T.H.A.L. (che per la prima volta sappiamo che vuol dire, cioè Legion to Ensure Total Harmony And Law) una potentissima agenzia di sicurezza americana che farebbe dormire sonni tranquilli, tra due cuscini, agli americani. Immagino abbiate capito il mio brillante doppio senso.

In ogni caso Andy Sidaris, orfano dei suoi fedelissimi Dona Speir (sigh), Bruce Penhall e Roberta Velasquez, parte subito a tutta in questo suo ennesimo prodotto trash. Il penultimo dei suoi triple B.

Ci porta in u...

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Sesso e volentieri

Sesso e Volentieri

Mio marito si è ammazzato. Confermato. Confermato. 

Prendersi una pausa di quarant’anni dal cinema. Gloria Guida ci saluta così, lasciando il grande schermo ma continuando la sua carriera con qualche presenza in teatro e in sceneggiati televisivi. 

La nostra (ex) compagna di classe preferita è ormai da tempo diplomata e possiamo dire pure laureata e così con grande intelligenza si congeda e lo fa con un film diretto da Dino Risi. Mica uno a caso.

Al suo fianco il marito Johnny Dorelli, Laura Antonelli e tutta una serie di spalle e caratteristi piuttosto bravi: Giuliana Calandra, Pippo Santonastaso, Margaret Lee, Yorgo Voyagis e Venantino Venantini.

Un bel quadro. Sulla carta. Perché a vedere Sesso e Volentieri viene subito in mente che i tempi d’oro sono pas...

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Il diavolo nella carne

Il diavolo nella carne

Stai facendo qualcosa di brutto piccola! Qualcosa che potrebbe farmi arrabbiare

Tutti quei modi di dire sul lasciare le strade vecchie e sicure per le nuove e incerte, trovano in questo film di Joe D’Amato, un altro significato. Più gustoso, diciamo.
Ed è anche uno dei pochi aspetti positivi di questo lavoro. Non pensate a chissà che, lo voglio vedere come aspetto positivo unicamente perché la scelta di prendere una strada diversa, nel senso letterale del termine, porta i protagonisti in un sanatorio in cui lavorano solo donne che sotto una sottile e fragile divisa portano ben poco. Il che naturalmente ci regala una quantità industriale di nudi e scene di sesso con belle protagoniste, tra le quali Carmen Di Pietro.
Il resto però lascia molto a desiderare e ...

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Immaculate

Immaculate

Not all miracles are divine

Voglio iniziare questa recensione nella maniera più professionale possibile. Vorrei, più che altro, ma non posso. Perché devo assicurarvi che non ho visto Immaculate perché c’è Sydney Sweeney, che, per chi vive in un mondo tutto suo, è l’attrice del momento di cui tutti parlano. E sì, non lo nego, è sicuramente molto bella, ma anche brava come ha già dimostrato in passato e in questo film.

Ho visto Immaculate per tutto l’hype, che ha generato. Devo ammettere tristemente che sono caduto in pieno nella trappola. Immaculate non è un brutto film, ma nemmeno un film memorabile. 

Ci troviamo ancora una volta tra suore cattivissime, preti corrotti e maniaci che vivono in oscuri conventi antichi tra le cui spesse pareti succedono cose che non...

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Hollywood Boulevard

Hollywood Boulevard

You been in pictures?

Not recently. I don’t do nudity.

Bizzarri eventi in quel di Hollywood. Joe Dante all’esordio dirige insieme ad Allan Arkush, un film prodotto dalla New World Pictures, cioè da Roger Corman che con Jon Davison si pone l’obiettivo di fare il film meno costoso di tutti i tempi. Sessantamila dollari di budget.

Saccheggiano senza ritegno spezzoni da film di Corman, li smontano, li rimontano e non contenti prendono anche un sacco di citazioni e battute. Al fine di non annoiarvi con una lunga lista della spesa, vi lascio i riferimenti quiAggiungo però che chiudono la storia (non è uno spoiler) con Robby the Robot provinato per un, eventuale, remake di Gone with the wind

Hollywood Boulevard è semplicemente un film che ironizza sui b movies...

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