Tranquille donne di campagna

Tranquille donne

di campagna

 

 

-Non è mica facile sai avere un figlio come te. Cosa credi? Ma tu ti senti bene? Il cervello per ragionare ce l’hai?
-Io non sono malato no!
-Ah no? Insomma non studi! A donne non ci vai! Per la guerra non parti…che uomo sei? Io alla tua età spaccavo il mondo!

Dopo “Candido Erotico” Claudio Giorgi cerca nuovamente la commistione di generi, fondendo, confondendo e confondendoci con un film un po’ drammatico e un po’ commedia. Una cosa questa che manifesta tutti i limiti di una pellicola incerta, noiosa e prevedibile.
Bisogna comunque riconoscere che Giorgi sfrutta bene il suo evidente budget limitato, levandosi il problema di ricostruzione del periodo storico (siamo nel 1936) piazzando tutta la storia dentro una casa e lasciando alle pettinature, ai vestiti e alle parole il senso del periodo.

Un bel risparmio che gli consente di avere un buon cast, che fa leva innanzitutto sul solito ottimo Philippe Leroy in grado anche questa volta di dare spessore al suo personaggio. Peccato che gli altri interpreti, con eccezione di Rossana Tranquille donne di campagnaPodestà, siano decisamente meno credibili e che la storia sia banale. Christian Borromeo che interpreta Alberto, l’altro personaggio maschile principale non va oltre alle sue espressioni attonite e ben di peggio fa Germana Savo, meteora del cinema, nei panni della fastidiosa Elisa.
L’esordiente Serena Grandi nel ruolo di una cameriera e Silvia Dionisio personaggio di svolta della storia sono le due belle della pellicola, sfruttate in tutta la loro avvenenza.

Serena Grandi, Christian BorromeoGuido Maldini (Philippe Leroy) è il sultano della tenuta di famiglia in cui vive con moglie, figli, cugina e cameriera. Fascista convinto, misogino e puttaniere, ha una grande stima di se stesso e pochissima di tutti gli altri, delle donne che assoggetta al suo volere e soprattutto del figlio Alberto, un ragazzo fragile, timido e sottomesso.
Alberto subisce di tutto, insulti, la violenza psicologica, fisica e cerca di trovare aiuto nelle altre donne di casa. Ma anche loro non sono il massimo della virtù. La madre (Rossana Podestà) ha una relazione con il prefetto (Silvano Tranquilli) mentre la zia (Carmen Scarpitta) non disdegna un approccio intimo con il giovane. L’unica che si salva è la scaltra sorellina Elisa (Germana Savo), alla quale si aggiunge in segu
Silvia Dionisioito la presenza della cugina Gloria (Silvia Dionisio).
L’arrivo di Gloria, con la quale Alberto ha una relazione sentimentale, potrebbe svegliare il ragazzo e far cambiare le cose. Ma anche lei è sopraffatta da Guido.

Il crescendo finale un po’ tirato e scontato e chiude un film molto pretenzioso che probabilmente voleva disquisire anche di psicologia. Punta troppo in alto Giorgi e nella sua già ristretta filmografia a questo film preferiamo le sue commedie erotiche.

 

 

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Scheda Tecnica
Titolo originale: Tranquille donne di campagna
Anno: 1980
Nazione: Italia
Regia: Claudio Giorgi
Cast: Silvia Dionisio, Christian Borromeo, Antonio Serrano, Serena Grandi, Philippe Leroy, Rossana Podestà, Carmen Scarpitta,  Silvano Tranquilli
Casa di produzione: Black Horse international
Durata: 90’

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