The revenge of the naked cheerleaders

The revenge of the

naked cheerleaders


The girls cheers again!

Le Mary Jane del soldato Joker sono qui al gran completo e in grande forma. Tutte in un filmetto da college, tra le loro urla e quelle dei giocatori di football stereotipati ululanti e dopati. I due gruppi s’incrociano nel modo più classico possibile e nel posto più banale (cioè negli spogliatoi tra calzini sporchi e sospensori mai lavati). Mentre fuori dal college la vita scorre felice, tra villette color pastello, prati tagliati e crostate di mele.

Venti minuti così, con qualche patimento d’amore con colori saturi, ti fanno sperare che un asteroide non solo ti distrugga la casa ponendo fine alla visione di questo film, ma che distrugga tutto il pianeta evitando che qualcun altro realizzi una cosa del genere.
Ma, col senno di poi, per fortuna non avviene alcuno schianto. Ed è un bene perché poi il campionato e il college finiscono e come nelle migliori tradizioni si dà una festa scatenata come poche, dove le aziende di preservaThe revenge of the naked cheerleaderstivi aumentano le entrate tanto quanto quelle di birra e whiskey. Sono quelle feste dove le Mary Jane di cui sopra incontrano il loro Joker (non il soldato, ma il capitano della squadra, il fichissimo Kieran Read).

Ci spostiamo di colpo in un film non più romantico e nemmeno erotico perché siamo vicini a un porno collegiale. Prima che tutto finisca in una colossale orgia, avviene un’altra svolta, quella fondamentale. I ragazzi chiedono alle cheerleaders di entrare tutte in una stanza e di aspettarli nude. Le chiudono dentro, con l’obiettivo di innaffiarle con acqua gelata, sparata da un idrante. Uno scherzo invece di spassarsela…mah…
The revenge of the naked cheerleadersLa leader delle ragazze però ha paura del buio e accende una fiamma che diventa un immenso incendio che le stermina tutte. La chiave della porta non si trova e seppur grandi e grossi i ragazzi presi dal panico non riescono a buttarla giù. Dalla commedia romantica, alla sexploitation e infine l’horror, con sfumature grottesche perché una ragazza si scioglie come plastica per via del botox e delle tette al silicone.

Archiviato il fattaccio, arrivano nuove cheerleaders e il campionato di football riparte. Per qualche motivo però le vecchie e morte cheerleader, forse gelose, escono dalle loro tombe per cercare vendetta.The revenge of the naked cheerleaders
A una a una, fanno fuori le nuove colleghe e poi cercano di organizzare quella famosa orgia. L’ombra Jörg Buttgereit e dei suoi “Nekromantik” aleggia prepotente in questa ultima parte, dove il giovane regista ispanico Ferdinand Redondo dà fondo a tutte le sue idee. E i momenti di disgusto di certo non mancano.
Un buon esordio per un regista che realizza un film stranissimo che uscirà a maggio 2017 e in cui cambia passo e stile in corsa. Dai colori saturi dei primi odiosi minuti, a quelle lividi e cupi delle scene horror, dove la mano del regista si muove in maniera forsennata.
Gli attori quasi tutti esordienti riescono a creare degli ottimi personaggi, per questa storia così difficile da etichettare.

The revenge of the naked cheerleadersScheda Tecnica
Titolo originale: The revenge of the naked cheerleaders
Anno: 2017
Nazione: USA
Regia: Ferdinand Redondo
Cast: Richard Grey, Mike Waltford, Kenny Moore, Julie Savea, Anna Milk, Petra Santo, April Fool
Durata: 90
Casa di produzione: Fishfool

PURTROPPO QUESTO

FILM NON ESISTE…

BUON PESCE

D’APRILE!

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