They Saved Hitler’s Brain

They Saved Hitler’s

Brain

 
The most incredible plot to conquer the world!

Questo è uno di quei pasticci davvero brutti che ci fanno pensare che non sia divertente scrivere di un certo cinema ma allo stesso tempo ci fanno adorare i “B Movies”. Confusi? Sì, ed è normale dopo aver visto un film dove ci sono personaggi che usano oggetti e vestiti di inizio anni sessanta ma anche dei tardi sessanta. E no, non è un flash back, non ha nulla a che vedere con la storia e la pellicola cambia pure grana. Boh.They Saved Hitler’s Brain

La soluzione a questo “mistero” è molto semplice, perché “They Saved Hitler’s Brain” è uno di quei capitoli di astuta follia concepito da un altrettanto astuto e folle produttore.
“Madmen of Mandoras” è un film di 64’ del 1963, diretto da David Bradley, che racconta di alcuni nazisti che salvano il cervello di Hitler, lo nascondono in Sud America (Mandoras) e sperano un giorno, cioè negli anni sessanta, di poterlo riattivare per far risorgere il Terzo Reich. A fine anni sessanta, nella vita reale intendiamo, la “Crown International” che ne possiede i diritti decide di cercare di far passare questo film in televisione. Solo che è troppo corto.
Così bisogna mettere mano al lavoro, cambiando titolo nel più suggestivo “They Saved Hitler’s Brain” e allungando di un bel po’ il brodo. Per farlo chiamano Don Hulette, più conosciuto come compositore, che lavorando con studenti dell’UCLA, che attori non sono, arriva al minutaggio richiesto dalla produzione.
They Saved Hitler’s BrainNasce così una sovrastruttura che non ha alcune senso e che scontrandosi con la già poco sensata storia originale crea un “B Movie” più che onorevole.

Il nuovo girato non ha peraltro alcuna attinenza con il cervello rubato ma ha come protagonisti due ragazzotti dei tardi anni sessanta che indagano su un gas letale capace di uccidere anche gli elefanti e sulla morte dell’unico scienziato che ha l’antidoto.Con uno taglio degno del più sadico macellaio del mondo, si torna poi all’originale, cioè alla storia di “Madmen of Mandoras” con i nostalgici nazisti che rapiscono uno scienziato per far rivivere Hitler che dal canto suo vivacchia in un contenitore dal quale mette fretta con uno “Schnell! Schnell!”. Comico.They Saved Hitler’s Brain

Cercare di rendere credibile il contenitore con la testa di Hitler, facendolo apparire staccato dal corpo, è il maggiore sforzo del regista Bradley che per il resto guida il film in maniera imbarazzante. Una pellicola trash piuttosto noiosa e mal recitata e dunque un episodio imperdibile per tutti gli appassionati del genere e nel quale troviamo qualche attore che ha recitato in diverse e importanti produzioni come Carlos Rivas, John Holland e Marshall Reed.

 

 

 

 

They Saved Hitler’s BrainScheda Tecnicaenglish2
Titolo Originale:They Saved Hitler’s Brain
Titoli Alternativi: On a vole le cerveau d’Hitler (Francia)
Anno: 1968
Nazione: USA
Regia: David Bradley (Don Hulette)
Cast: Walter Stocker, Audrey Caire, Carlos Rivas, John Holland, Marshall Reed, Scott Peters, Keith Dahle
Durata: 91’
Casa di Produzione: Paragon Film Inc. Sans-S

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2 comments to They Saved Hitler’s Brain

  • Michele Borgogni  says:

    Oddio, interessantissimo… però ho paura di non farcela, il 1963 è fuori dalla mia zona di tolleranza film trash!

  • bmoviesheroes  says:

    Oggettivamente è dura guardare questo film. Ma merita lo sforzo, soprattutto per il mix 🙂

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