Casa privata per le SS

Casa privata per le SS



Farò di voi dei perfetti meccanismi elaborativi di amore a comando, capaci di accoppiarsi in ogni condizione. Sarete sottoposte a rapporti naturali e preternaturali

Per rendere l’idea, questo film è un po’ come andare nei peggiori discount e comprare prodotti di scarsa qualità. Bruno Mattei, scopiazza “Salon Kitty”, fornendoci una versione low – budget della storia.

Dai protagonisti (ci sentiamo di salvare Macha Magall, solo per la bellezza), alla trama scritta in parte dallo stesso regista, qui non c’è nulla o quasi che funzioni. E quel quasi è rappresentato da rare immagini decenti, che appaiono ogni tanto, alleviando la sofferenza della visione.

Per il resto “Casa privata per le SS” è il solito nazisploitation che si sviluppa tra sesso, cene, champagne, morti violente e qualche tortura, anche se queste due ultime cose sono messe in ombra dalla quantità industriale di tette e culi.
Casa privata per le SS Una partenza lampo, come doveva essere la guerra secondo Hitler, ci mostra una serie di scene assurde al limite del comico, che fanno parte di un progetto segretissimo delle SS.

Visto il già citato riferimento a “Salon Kitty”, ci troviamo in un bordello il “Blumenstrauss” dove alcune ragazze devono sedurre e far confessare l’odio per Hitler ad alcuni gerarchi nazisti sospettati di complotto.
Questo gruppo scelto deve
Casa privata per le SS sottoporsi a estenuanti allenamenti per migliorare le capacità sessuali. E nei primi minuti della pellicola assistiamo a questo training con le ragazze che ballano, fanno scherma si trovano a letto con vari personaggi tra i quali il sempre grande Salvatore Baccaro, usato come il solito da uomo-bestia e pure con un pastore tedesco in una scena di zoofilia scarsamente credibile.
Passati con grasse risate i primi quindici minuti, il film si assesta sulla noia e sull’attuazione del piano. Gerarchi che strizzano tette, donne nude e poi esecuzioni che non sono mai mostrate. I nazi a capo del bordello sono come genere impone sessuofobi e parecchio coglioni, guidati da Hans Schellenberg (il doppiatore Gabriele Carrara) con l’aiuto del professor Jurgen (Luciano Pigozzi), di Frau Inge (Marina Daunia) e
di Madame Eva (Macha Magall). Loro in primis, ma anche gli altri, forniscono una prestazione imbarazzante, coCasa privata per le SSn Carrara che recita tra il didascalico e il sorpreso, Luciano Pigozzi che non mostra la benché minima voglia e con le due donne, che non fanno altro che spogliarsi e toccarsi (però Macha Magall…)
L’epilogo sempre come il genere impone arriva con la morte di hitler ma Mattei aggiunge un quindici minuti di storia inutile e naturalmente assurda.
Bruno Mattei, una garanzia per i filmacci italiani, aggiunge al suo girato alcuni frame presi da altre pellicole e nello stesso periodo, gira KZ9 – Lager di Sterminio, nel quale utilizza alcuni attori presenti in questa pellicola.

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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Casa privata per le SS
Titoli Alternativi: Perversions du IIIe Reich (Belgio), Garotas da SS (Brasile), Private House of the SS Girls (Germania), Casa Privada para la SS (Spagna), Hôtel du plaisir pour SS, Hôtel du plaisir pour SS, La maison privée des SS (Francia), Erotikes nyhtes tis Gestapo (Grecia), Casa privata per le Schutzstaffeln (Italia), Private House of the SS, SS Girls (USA)
Anno: 1977
Nazione: Italia
Regia: Bruno Mattei
Cast: Gabriele Carrara, Macha Magall. Luciano Pigozzi, Marina Daunia, Vassilli Karis, Tamara Triffez, Salvatore Baccaro
Durata: 95’
Casa di Produzione: Distribuzione Associate Regionali

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