Nude On The Moon

Nude On The Moon

 

A truly different adventure!

Alti, piccoli, grigi, verdi, con due o più occhi, due braccia, otto braccia e tutto quello che volete aggiungere. Come sono fatti gli alieni? E’ una domanda che fa nascere una serie di fantasie infinite, tanto quanto l’Universo.

Gli alieni immaginati da Doris Wishman in questo film del 1961, sono decisamente piacevoli, sia per l’estetica che per l’ambiente del  pianeta in questione.
Siamo ancora agli inizi degli anni sessanta, la censura sta perdendo colpi sotto il peso delle tette e sotto i vestiti che volano via e il divieto di mostrare nudi nei film, già aggirato con i “nudist-movie” (film che ufficialmente documentavano la vita dei naturisti) viene ancora più scavalcato con il genere “nudie-cuties”, che hanno un trama, una storia e turbe maschili scatenate dalle donne, del quale il buon Russ Meyer è il pioniere con il suo “The Immoral Mr.Teas” del 1959.

Ci troviamo quindi in una terra di mezzo, dove si può osare, ma non ancora tantissimo e siamo in compagnia di una regista, che invece ama esagerare e lo farà sempre di più col passare degli anni, fino ad arrivare alla pornografia.
Doris Wishman per molti è una versione femminile di Ed Wood, di certo è una delle poche donne che bazzicano il mondo del cinema “low-budget” e anche una delle poche in generale che cerca di farsi una vita indipendente e interessante, dopo essere diventata vedova. Esordisce nel 1960 con “Hideout In The Sun” e poi nel 1961 si stacca dal “nudist” con questo film.

In realtà “Nude On The Moon” è ancora una via di mezzo, perché ci sono le allegre attività semi-nude in stile naturista di questo meraviglioso popolo alieno, ma anche una storia di fondo (molto di fondo) che si ispira agli sci-fi. Un mix di generi che ha fatto nascere qualche problema con la censura.
Non solo di tette vive questo film, ma anche di una quantità di situazioni trash fantascientifiche, da far concorrenza ai peggiori episodi del genere.

Jeff e il Professor sono i due protagonisti. Due che, scoprono una cosa molto interessante. Il primo è un ragazzone americano che sogna di andare sulla Luna e che investe il lascito di una zia per costruire un’astronave.
Il “Professor” invece è un importante scienziato che lavora duramente giorno e notte nel suo laboratorio e tenta di tenere a bada i sogni di Jeff. Con loro c’è Cathy, la segretaria, segretamente innamorata di Jeff al punto di avere una sua foto in un cassetto della scrivania.
In sei mesi, i due dilapidano il lascito della zia per costruire il più classico dei razzi e finalmente partire per la Luna. La navicella è bellissima, costruita con le migliori tecnologie (non ancora) esistenti, visto che i due respirano tranquillamente ossigeno. Ha anche, per la cronaca, un antifurto sofisticatissimo, perché rimane parcheggiato in una pineta per sei mesi, assolutamente incustodito. Infine è facile da guidare, i comandi sembrano un mix tra una radiotrasmittente e quelli di un piccolo aereo.

Viaggiare lì sopra è anche bellissimo, a parte per una piccola sonnolenza che colpisce i due. Arrivati a destinazione, Jeff e il Professor, scoprono che la Luna è un vero eden. Sole, giardini, piante, laghi, che esistono nonostante non ci sia ossigeno (i due usano dei respiratori) e che soprattutto sono animati da un numero infinito di donne in topless in compagnia di 4 o 5 uomini. Fortunatissimi.

La vita sul pianeta trascorre allegramente, gli abitanti fano il bagno e prendono il sole, sotto lo sguardo iper-progressista della pettoruta regina, identica nelle fattezze a Cathy. Sì, sembra un resort di Miami (e in effetti lo è).
Come se non bastasse i due entrano anche nelle simpatie della regina. I doveri terrestri chiamano però e loro sono costretti a ripartire ma per un banale errore non possono testimoniare cosa hanno visto sul pianeta. Che forse non è la Luna.
Fatto sta che nessuno muore, nessuno litiga e nessuno si fa male. Ottantatre minuti che lasciano lo spettatore sulle spine in spasmodica attesa che capiti qualcosa. Invece nulla cambia. Il tutto scorre lento, con le fattezze delle attrici in bella mostra, accompagnate da pochissime parole e tanta musica più che decente.
Un vero e proprio “B Movie”, con le classiche scenografie “fatte in casa” e vari modellini tenuti col filo per far volare le astronavi. Trash ovunque, anche nei costumi (quelli che ci sono) per un film che con gli anni ha guadagnato un posto nella storia.  E poi diciamolo, chi non ha mai sognato un posto come quello del pianeta del film?

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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Nude On The Moon
Titoli Alternativi: Girls on the Moon, Moon Dolls, Nature Girls on the Moon, Nature on the Moon, Nudes on the Moon.
Anno: 1961
Nazione: USA
Regia: Doris Wishman
Cast: Marietta, William Mayer, Lester Brown, Ira Magee, Lacey Kelly
Casa di Produzione: Moon Productions

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