30 Monedas

30 Monedas

¿Por qué Dios permite la existencia del mal? Si un hombre no puede elegir entre el bien y el mal es libre

Alex De La Iglesia al 100%. Quello che più piace. Horror, fantastico, splatter, anticlericale, intenso e con uno humor nero di fondo.
Il tutto spalmato sulle otto puntate da un’ora circa di “30 Monedas” seconda incursione del regista spagnolo nelle Serie TV.

Se “Veneciafrenia” non ha convinto fino in fondo, qui invece non abbiamo incertezze.
Il thriller ambientato a Venezia, non citato a caso, condivide con questa serie oltre alla contemporaneità e Cosimo Fusco, anche un po’ di italianità, con scene girate a Roma.

Ma qui il regista spagnolo non indugia in nulla. Va fino in fondo, esplode in tutte gli aspetti fin dalla prima puntata. E lo fa in maniera così potente e incisiva che mi chiedevo, alla fine di ogni episodio, dove e come poteva continuare la storia.
Invece De La Iglesia, con l’immancabile Jorge Guerricaechevarria riesce sempre a creare nuove strade, sorprese, svelando pian piano, puntata dopo puntata, la trama che a dispetto di un titolo fin troppo chiaro non è prevedibile.
Il carico horror tra mostri, demoni e sangue si bilancia perfettamente con la critica al clero e al potere e con il solito strisciante humour che per quanto mi riguarda tocca il punto più alto con la mostra “La chiesa nella seconda guerra mondiale”. Che è pure un’altra bella critica al Vaticano.

Le “30 Monedas” del titolo naturalmente fanno riferimento a Giuda. Un tesoro ambito da una setta interna alla chiesa che si rifà ai Cainiti, che pare fosse una setta gnostica del II secolo che venerava personaggi “nemici” di Gesù Cristo, come Esaù, Giuda e naturalmente Caino. Il possesso di tutte le trenta monete, darebbe un enorme potere.
L’ultima moneta è in possesso di un prete, un po’ sinistro, Padre Vergara (un irriconoscibile Eduard Fernández), esorcista, inviso alla chiesa di Roma, che lo relega in un piccolo paese della provincia spagnola. In questo posto pacifico, iniziano a succedere cose inspiegabili che colpiscono tutta la comunità e il curato, aiutato dal sindaco del paese Paco (Miguel Ángel Silvestre, che abbiamo visto in Sky Rojo, Amanti Passeggeri e brevemente in La Casa di Carta) e dalla veterinaria Elena (Megan Montaner nota per diverse serie TV), lotta contro il male.

A contorno una serie di personaggi interpretati da attori fedelissimi di De La Iglesia, come Jaime Ordóñez, Pepon Nieto e la sempre grande Carmen Machi.

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