Bikexploitation tagged posts

Werewolves on Wheels

Werewolves

on Wheels

We all know how we’re going to die, baby. We’re gonna crash and burn
Già solo il titolo merita la visione di questo film, che non delude di certo poi le attese di chi ama i b’s.
Secondo me, parere personalissimo, Michel Levesque apprezzato direttore artistico con collaborazioni con Russ Meyer, deve aver pensato che fare un film sui dei bikers maledetti fosse una buona idea. D’altronde siamo nel 1971 e gli Hell’s Angels hanno compiuto il loro misfatto più famoso due anni prima. Quindi è un tema ancora caldo. Ma un certo punto Levesque si deve essere reso conto che mancava qualcosa al suo film. Una spinta. E che fa? Ci mette dentro i licantropi.

Mi ripeto, è un’idea del tutto personale, ma quello che è certo è che questa commistione ci regala un bikexploitati...
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She-Devils on Wheels

She-Devils on Wheels

Get on your bikes and get ready to move. I’m gonna kill the dirty mother that did this to Honey. Look, I know where they eat, so we’ll go over there. I grant you this will be their last meal.
Non basta avere Herschell Gordon Lewis alla regia, per essere un ottimo b movie. Certo, certo, la sua presenza è una certezza di un certo modo di intendere l’intrattenimento e diciamo che sì, averlo alla regia, aiuta molto. Ma se si vuole un sigillo di garanzia, è necessario l’apprezzamento di qualcun altro, ad esempio di una band come The Cramps che nella ristampa del 2001 dell’album “A Date with Elvis” inserisce “Get Off the road” tema centrale di questo film del 1968.

Herschell Gordon Lewis e The Cramps sono una motivazione più che valida per vedere questo sc...
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Dear God No!

Dear God No!


So…have you ever run across anything unusual in the woods?

L’operazione nostalgia di James Bickert raggiunge punte di ortodossia notevoli. “Dear God No!” è un perfetto film da Grindhouse, che cerca più che omaggiare il tempo che fu, di essere uno degli episodi di quel cinema. E ci riesce bene, mettendo dentro un po’ di tutto, dalla bikexploitation allo splatter, passando per l’horror, la sexploitation, i nazisti e non dimenticandosi le tette. Naturalmente.

Quindi “Dear God No!” del 2011 è proprio un pessimo film, con una produzione low budget e una trama piena di troppe cose. Quindi “Dear God No!” del 2011 è proprio un ottimo b movie, che a parte i graffi alla pellicola in digitale, sembra uscito dagli anni settanta...

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Pink Angels

Pink Angels



“Catch the Pink Angels … if you can!”

Brutti. Sporchi. Minacciosi sui loro mostri a due ruote. Vanno in giro e fanno paura all’America. E sono gay.

“Pink Angels” film del 1976 è il giusto incontro tra commedia ed exploitation nella sua variante “bike”, ma è anche un’azzeccata critica alla società perbenista americana. Una pellicola che a tratti fa ridere, ma che ha anche diversi spunti riflessivi e un finale molto a sorpresa, che in un certo senso segue la scia di “Easy Rider”. Realizzazione semplice per un film “On The Road”, incentrato sulla liberta e sul viaggio ma soprattutto alle bande di motociclisti, in particolar modo alla più famosa, gli “Hell’s Angels”.

Qui però si racconta la vicenda di sei motociclisti in viaggio verso Los Angeles...

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Satan’s Sadists

Satan’s Sadists



See wild hippies on a mad murder spree!

Abituati alle storie di quel matto di Al Adamson, rimaniamo un po’ stupiti da questo “Satan’s Sadists” che a guardar bene in profondità, ha velleità riflessive. Sotto una coltre classica di elementi da b movie e soluzioni tipiche del suo modo di fare cinema ci mostra un affresco di una cultura hippie parecchio deviata che si spreca tra croci, svastiche e ultraviolenza.

Il tutto è contenuto in un “bikexploitation” sadico e polveroso, alimentaSatan’s Sadiststo da una serie di personaggi piuttosto pittoreschi che vagano in una trama incentrata sulla più classica caccia all’uomo. Siamo nel 1969 e automaticamente le vicende di Charlie Manson vengono in mente...

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Chopper Chicks In Zombietown

Chopper Chicks

In Zombietown

Questa recensione è contenuta nel nostro libro “Cinquanta sfumature di Zombie” che potete trovare su Amazon, su Il Mio Libro e in tutte le librerie on line.

They’re Looking for a Few Good Men.
Bisogna riconoscere a questa pellicola il suo ruolo enciclopedico. Nel senso che è a tutti gli effetti una grande raccolta di generi. Horror, zombie, scienziati pazzi, bambini ciechi, donne lesbo (alcune) che girano su grosse moto, molta comicità, un filo di erotismo, tutto tenuto insieme dalle folli mani della Troma. Sì, qui c’è tutto questo e forse altro che in questo momento non ci viene in mente.
Per qualche strano motivo poi, per una volta mettere tutto e di più, nChopper Chicks In Zombietownon annoia e non fa crollare questo film del 1991 per la regia di Dan Hoskins. “Chopper...
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MotorPsycho

MotorPsycho

Cyclemaniacs assaulting and killing for thrills! Bike riding Hoodlums Flat-Out on their Murder cycles.

Non è il primo, non è il più bello, ma il ribelle in moto con giacca di pelle, guidato da cieca violenza, deve molto a “MotorPsycho”. Anzi, deve più o meno tutto.
“MotorPsycho”, “Motor Psycho” o ancora “Motorpsycho!” tre titoli diversi, (il primo è quello citato nel sito ufficiale di Meyer), è un film che ha fatto scuola, come quasi tutti quelli del grande e indimenticato maestro e ha codificato il genere degli “Outlaw Biker” o “Bikexplotation”.

Uscito nel 1965 nel bel mezzo del periodo “gotico” di Meyer, nel quale escono a stretta distanza “Lorna”, “Mudhoney”, “MotorPsycho” e il capolavoro “Faster Pussycat! Kill! Kill!”, rappresenta una feroce des...

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