Damnation! 1- 0 to the Swedish

Dai piccoli villaggi danesi di un tempo che fu, agli accordi con la CIA per concludere con un affaire che coinvolge almeno sette paesi. Una bella globalizzazione. Ma il pasticcio internazionale è troppo pasticciato, complesso, per una serie come la “stjernetegn”, che di certo non ha mai puntato a trame elaborate o storie spiazzanti.

Risultato è che questo fortunato ciclo di commedie erotiche si conclude non con un botto ma con un deciso rallentamento. Sarà il tentativo di creare qualcosa di più complesso, sarà che il regista è sempre Hedman alla guida da cinque film, sarà che gli attori poco cambiano e forse, sarà che sono passati cinque anni dall’esordio della serie e la società si è già modificata.
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i Skorpionens tegn

Just the thought of uncomfortable positions makes be dizzy

When a lioness is horny, she mates right away

Come dice il detto “squadra che vince non si cambia”. Anzi meglio dire “schema che vince non si cambia” e infatti sempre il solito Werner Hedman ci riporta nel mondo libertino e demenziale degli “stjernetegn-filmserien”. Numero quattro, dedicato al Leone.
Ma forse è la formula, l’idea o l’ambientazione retrò ma questa pellicola non fa la parte del Leone. Certo, non è che gli “stjernetegn-filmserien” puntino a sconvolgere il pubblico o a rivoluzionare il cinema, ma a conti fatti c’è ben poco di nuovo da dire. Due cose solo cambiano rispetto alle altre pellicole: un inizio molto spinto e un piccolo inserimento di un fattore definibile come “giallo”. Per il resto siamo nel folle demezial-erotico di sempre...

Danimarca anni venti. Un ricco e vecchio milionario sporcaccione se la spassa con giovani ragazze evitando a un piccolo paesino, grazie alla sua ricchezza e generosità, di pagare le tasse. Ora, se non avessimo specificato il luogo e non avessimo detto la questione delle tasse, probabilmente avreste pensato a un personaggio noto qui in Italia. Nulla di tutto ciò, il nostro riferimento fa parte del secondo episodio dei cosiddetti “Stjernetegnsfilm” e segue di un anno il primo “I Jomfruens Tegn” del 1973.

Questa volta tocca al Toro, si cambia ambientazione e regista (Werner Hedmann) ma siamo sempre alle prese con una pellicola demenzial...