Prison Heat

Prison Heat



imprisonded and enclave their only way out is to escape or die

Sono sempre quei cattivoni di turchi che negano i diritti umani e che mettono la droga in auto, una volta in carcere poi fanno di tutto per farti passare pessimi momenti. Cosa abbia fatto la Turchia agli Stati Uniti non lo sappiamo, ma sappiamo che siamo di fronte a un’altra pellicola che li descrive come carogne senza limiti. Non che “Prison Heat” abbia avuto lo stesso riscontro sull’opinione pubblica di “Midnight Express” ma la Turchia sembra, anche qui, un vero postaccio.

Women in prison del 1993, un po’ americano, un po’ israeliano, divide in due i suoi intenti. Una prima Prison Heatparte di tette e violenza, come da copione e una seconda parte di sola azione con un cervellotico piano d’evasione. La struttura non cambia rispetto ad altri suoi simili e il regista isrealiano Joel Silberg, dal cognome sfacciatamente simile a un più noto regista, offre sul piatto gli stereotipi del genere.  Quattro ragazze da sacrificare, da spogliare, maltrattare e poi da usare come eroine piuttosto improbabili. La preferita dal regista e dagli eventi è Bonnie interpretata da Lori Jo Hendrix attrice con un lungo curriculum di parti molto sexy e di set fotografici altrettanto hot. Bonnie è quella che tutti cercano di farsi, complice un po’ le sue abbondanti dosi di silicone e complice anche una certa stupidità da oca.
Lei e quattro amiche sono in vacanza in Grecia e decidono di fare anche un piccolo giro in Turchia, dove al solito posto di blocco le infilano la droga in auto. Incarcerate, si trovano in una prigione dPrison Heatove il capo è corrotto e maniaco ed alcune compagne di prigione sono arrapate e pronte a tutto pur di abusare di loro. Questo per oltre metà film, poi un brusco cambio d’intenti fa diventare questo film una pellicola d’azione con un piano estremamente esagerato. In questa prigione, dobbiamo notare, che tutti parlano inglese e va bene, le guardie possono anche aver studiato (mah…) ma tutte le altre detenute o sono letterate o sono carcerate americane piazzate in Turchia. Nel cast oltre alla già citata Hendrix troviamo Michal Yannai israeliana, pure lei passata da programmi per bambini a reality show un po’ estremi e a diversi show televisivi. Il cattivo di turno, che IMDB chiama il Saladino (…) è Uri Gavriel che ha partecipato a numerose produzioni. Completano il cast diverse starlet.

Prison HeatScheda Tecnica
Titolo Originale: Prison Heat
Titoli Alternativi: Vítimas do Destino (Brasile), Manhattan Cocktail (Finlandia),  Forró börtön (Ungheria), Jail Ki Chidiya (India), Violenza dietro le sbarre (Italia)
Anno: 1993
Nazione: USA
Regia: Joel Silberg
Cast: Rebecca Chambers, Lori Jo Hendrix, Kena Land, Toni Naples, Gilya Stern, Uri Gavriel, Michal Yannai, Diana Olearchik 
 Durata: 91′
Casa di Produzione: Global Pictures

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