Il Porno Shop Della Settima Strada

Il Porno Shop


Della Settima Strada

 

 

-Senti e di quei tre che cavolo ne facciamo?
-Beh…mica li possiamo mollare! Peggio per loro…non glielo ho mica chiesto io di venirci tra le palle o sbaglio?
-No, non sbagli, ma quando ce la filiamo di qui chi ti dice che staranno zitti?
-Beh ma che ce ne frega a noi se quando ce ne siamo andati vanno in giro a dire dove eravamo non ti pare? A me non è mai piaciuto studiare, si buttano via gli anni migliori della vita senza concludere un cazzo, si guadagna di più con una pistola in mano che con tre lauree

Titolo decisamente fuori luogo anche per uno come Joe D’Amato che non ci ha mai e non si è mai negato nulla. Il porno shop che evoca immagini hard a non finire è in realtà un luogo di passaggio in questo film, che poi, pur prendendo cose da “The Last House On The Left”, resta fuori dal “Rape & Revenge” per essere più che altro un thriller erotico. 
Da buon mestierante quale è stato, Joe lavora con tanti elementi, li modifica a piacere e, di fatto, crea un film interessante ma poco omaggiato dalla critica, in parte abbattuto dal titolo e soprattutto dai classici inserti porno messi in post produzione.

L’idea di fondo non è per niente male e le seppur poche immagini newyorkesi sono molto interessanti. Non sono male nemmeno i personaggi, non tanto per le caratteristiche che sono sempre quelle dei vari “Rape & Ravenge” dell’epoca, ma per una sorta di equilibrismo tra il bene e il male che coinvolge sia le vittime sia i carnefici.
Purtroppo però dopo un avvio decente, la storia si sposta in una casa, la classica casa, dove si vivono momenti di estrema lentezza e di un erotismo a volte poco ispirato (D’Amato ha fatto molto, Il Porno Shop Della Settima Stradamolto, meglio). Gli attori non riescono a dare spessore ai propri personaggi eccetto Ernesto Colli, nel ruolo di uno psicopatico sessuomane. Il finale per fortuna rialza un po’ il tutto ma è molto sbrigativo.
A New York due criminali o meglio dire due poveracci, Rico e Bob, rapinano un negozio protetto dalla mafia portandosi via cinquemila dollari. Si rifugiano subito in un adiacente porno shop nel quale lavora Lorna (omaggio al film di Meyer) che è la fidanzata del boss Archie Moran. Oltre a trovare interessante la merce del negozio e a importunare Lorna, i due decidono di sequestrarla e dopo aver convinto un loro amico afroamericano Sammy, comunemente chiamato con il dispregiativo “negro”, come personaggi criminali vogliono, partono verso il Canada. Durante il tragitto si fermano e cercano rifugio in una villa che però è occupata da tre studenti: Sue, il fidanzato Frank e l’innocente Faye.  I primi due che hanno un’intensa vita sessuale, turbano Faye e l’arrivo dei tre criminali e di Lorna non fa che altro che alzare il livello delle pulsioni sessuali. 
Da qui in poi il film rallenIl Porno Shop Della Settima Stradata vistosamente diventando una lunga serie di momenti erotici composti da palpate, autoerotismo, rapporti sessuali di vario tipo, di classici maltrattamenti, spezzati dall’intervento degli uomini di Moran.
I criminali tra cattiverie e piani di fuga, mostrano anche un lato umano, soprattutto Sammy, che decide di preservare la virtù di Faye (facendo con lei altro…). Ma le vittime forse non sono così innocenti come sembra e il risultato finale è che Joe D’Amato porta a casa un altro lavoro.
Uscito nel 1979 “Il Pornoshop della Settima Strada” ha avuto vicissitudini legali, perché, come dice Annamaria Clementi in questa bella intervista, le attrici avevano firmato un accordo che acconsentiva l’inserimento di scene hard, girate come il solito da controfigure, per una versIl Porno Shop Della Settima Stradaione per l’estero. In un primo tempo, in effetti, questo film uscì in Italia solo in versione soft-core, poi, in seguito uscì anche la versione con le scene hard (brutte come sempre). 
La cosa fece infuriare Brigitte Petronio e Annamaria Clementi che fecero causa alla casa di produzione. Joe D’Amato disse che quegli extra non li aveva girati lui, cosa però che ha sempre lasciato molti dubbi.
Nel cast troviamo la bellissima Annamaria Clementi le cui scelte di vita hanno sicuramente tarpato una carriera che nei film di genere, poteva essere molto redditizia. Con lei Annj Goren che D’Amato utilizza in alcuni suoi film hard e Brigitte Petronio vista in diversi film sempre in ruoli da “innocente”. Infine per la parte maschile troviamo Christian Borromeo e il già citato Ernesto Colli.



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Il Porno Shop Della Settima StradaScheda Tecnica
Titolo Originale: Il Porno Shop Della Settima Strada
Titoli Alternativi: The Pleasure Shop on 7th Avenue, Il porno shop della 7a strada, New York 7a strada (alternativo), Pleasure Shop on the Avenue (UK)
Regia: Joe D’Amato
Anno: 1979 
Nazione: Italia
Cast: Annamaria Clementi, Brigitte Petronio, Maxmilian Vhener, Ernesto Colli, Peter Outlaw, Christian Borromeo
Casa di Produzione: Kristal Film
Durata: 89′

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