Les trottoirs de Bangkok

Les trottoirs de

Bangkok



I need it powerful people in Paris  are asking for it

Nessun vincolo, nessuna forzatura, solo la voglia di correre liberi, di fare qualcosa per divertimento. È quello che fa Jean Rollin in questo film del 1984 oltre a fare tabula rasa di tutte le sue migliori idee. Delle immagini poetiche, della cura della fotografia, dei lunghi e metaforici silenzi, qui non c’è nulla. Nulla di nulla. E per di più si passa dalla lentezza dei suoi horror alla velocità dei film d’azione.
E bisogna dire che questo film è veramente brutto e noioso. Una regia dozzinale, una pessima fotografia e lunghi momenti di balletti erotici (e pure una scena di lotta nel fango) si vanno ad aggiungere a un cast che per buona parte non ha e non avrà mai esperienza. Pistole che sparano e morti che crollano male o poco convinti, un lungo campionario di cose fatte in fretta e senza cura.Les trottoirs de Bangkok

La trama come il genere impone cerca la via difficile aggiungendo però noia alla già presente scarsa realizzazione. Ma nonostante tutto ciò, apprezziamo la storia che sta dietro a questo film, cioè quella di un uomo che fugge da tutto quello che ha sempre fatto e cerca la felicità. Questo è “Les trottoirs de Bangkok” cioè “I marciapiedi di Bangkok” un film liberatorio per il regista, una pellicola che gli ha riportato serenità dietro la macchina da presa.
Come sempre provato dai problemi questa volta quelli de “La morte vivante”, Rollin si butta in un lavoro che parte da un budget piccolissimo e che vive spesso nell’improvvisazione. Una svolta leggera che forse voleva essere anche comica, fatta da momenti di “guerrilla filmaking” e soprattutto di grande Les trottoirs de Bangkokspensieratezza durante le riprese.
Il regista francese trova anche una grande amalgama con il cast, soprattutto con la protagonista Yoko, al punto da pensare a un film con lei e Brigitte Lahaie che però non sarà mai fatto.

Con Claude Becognee alla fotografia e Lionel Wallman alla produzione, due fedeli compari, gira spesso senza permessi e di nascosto, ad esempio nei paraggi di Place D’Italie a Parigi, cioè nel quartiere cinese, nei pressi degli Champs-Élysées e lontano dagli sguardi delle guardie della ferrovia.La trama è quanto di più assurdo e ingLes trottoirs de Bangkokuardabile ci possa essere. Un agente segreto francese è ucciso a Bangkok dopo aver rubato un potente virus batterico. Ma i suoi assassini non trovano l’oggetto. A quanto pare potrebbe averlo dato a Eva una prostituta e spogliarellista. Così sia i servizi segreti francesi, sia i nemici con una terrorista a capo, cercano di catturare la donna, portarla in Francia e impossessarsi dell’arma.
Tradimenti, contro tradimenti, in una storia che comunque non entusiasma. C’è pure uno che dovrebbe essere un orientale, ma è un attore europeo. Apprezzabile comunque l’impegno della protagonista Yoko, che trova al suo fianco Françoise Blanchard e Jean-Pierre Bouyxou.

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661-lestrottoirsdebangkok1Scheda Tecnica
Titolo Originale: Les trottoirs de Bangkok
Titoli Alternativi: Las calles de Bangkok (Spagna), Bangkok Interdit (Francia), The Sidewalks of Bangkok (Olanda), Sidewalks of Bangkok (Internazionale)
Nazione: Francia
Regia: Jean Rollin
Anno: 1984
Cast: Yoko, Françoise Blanchard, Jean-Pierre Bouyxou, Jean Paul Bride, Gérard Landry, Brigitte Borghese
Casa di produzione:  Impex Films, Les Films ABC
Durata: 85′

 

 

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