Fico d’India

Fico d’India

 

E’ la mia forza. E poi gliel’avevo detto no? E’ bello rischiare quando ne vale la pena. Arrivare sul posto senza preavviso e zacchete! Non a caso io sono paracadutista e psicologo!

Quegli incroci fortunati che portano a interessanti incontri. E non parliamo di quello della trama, tra il playboy e la bella, ma ci riferiamo innanzitutto a chi sta dietro a questo film del 1980.
Steno alla regia e anche alla scrittura con Pozzetto, Continenza, Vianello e suo figlio Enrico. E una serie di attori sfruttati al meglio.

Un incrocio fortunato, dicevamo, che dà vita una commedia degli equivoci semplice ma efficace e ancora oggi piacevole, che ironizza sui pettegolezzi e sull’ipocrisia della provincia italiana. Gloria Guida che inizia il suo cambio artistico (sebbene qui ci sia una scena nella doccia e una in topless), forma un ottimo trio con un irascibile Pozzetto e con un grande Aldo Maccione nel pieno del suo potenziale. Dietro di loro una serie di personaggi secondari che creano un ottimo contorno a iniziare da Diego Abatantuono, bulletto del paese, per passare a Gianfranco Barra, il commissario, Luca Sportelli, il prete e il solito ottimo (e purtroppo sottostimato) Daniele Formica. Senza contare la potenza di caratteristi come Jimmy il Fenomeno che appare nelle prime scene in uno dei suoi camei più lunghi e l’avvenente Licinia Lentini.

Steno alla regia è adeguato alle circostanze e alcuni momenti comici sono molto divertenti, così come l’intreccio che regge dall’inizio alla fine.
Ghigo Buccilli (Maccione) è un noto playboy di provincia che regala alle sue amanti una cernia con una rosa in bocca. Tutti dunque nel paese prima o poi mangiano cernia. L’unico che è sfuggito alle corna è il rigidissimo sindaco Milozzi, interpretato da Pozzetto che di mestiere fa l’assicuratore ed è sposato con Lia (Gloria Guida). Ovviamente essendo lei bellissima diventa uno degli obiettivi di Buccilli che le infila di nascosto un biglietto nella borsa. Lei, rimasta una sera a casa sola, chiama Buccilli unicamente per dirgli che non deve permettersi di fare cose del genere. L’uomo però interpreta il gesto come un invito e s’introduce in casa, ma lì ha un infarto. Milozzi scoperto il fatto accusa la moglie di tradimento e cerca di nascondere l’accaduto a tutto il paese. Buccili però non può lasciare la casa e così vive forzatamente un periodo con la coppia. I due uomini col tempo diventano amici e smascherano i vizi del paese.

Oltre alla vita di provincia si nota una certa arguta satira nei confronti della famiglia e nei rapporti uomo/donna. La partita di calcio in TV, i tentativi di Milozzi di controllare la moglie sono i momenti più divertenti della pellicola, assieme al “colpo di scena” finale. Non all’altezza delle grandi commedie all’italiana, sia chiaro, ma un film piacevole e tutto sommato, tecnologia a parte, ancora molto attuale.

Scheda Tecnica
Titolo originale: Fico d’India
Titoli alternativi: Le coq du village (Francia), Infarto para un Don Juan (Spagna), Prickly Pears (Internazionale)
Anno: 1980
Nazione: Italia
Regia: Steno
Cast: Gloria Guida, Renato Pozzetto, Aldo Maccione, Diego Abatantuono, Gianfranco Barra, Luca Sportelli, Daniele Formica, Jimmy Il Fenomeno, Licinia Lentini

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