Fuoco incrociato a Natale

Fuoco incrociato

a Natale

Lots of folks can’t handle that sort of thing, so they try not to care. Not even death scares them. Quite the opposite. They crave death. Nobody can escape it.

“Non possiamo farci niente” è la traduzione di Google Translate del titolo originale di questo film, ovvero, “Wir können nicht anders”. “Fuoco incrociato a Natale”, invece è il titolo italiano, che campeggia su “Netflix”.
In ogni caso né un titolo né l’altro riescono a descrivere questo lavoro di Detlev Buck. Perché? Perché dovremmo essere in una comedy/crime ambientata nel periodo di Natale, ma né del genere, né della festività si vedono tracce. Il Natale innanzitutto è più un vago riferimento di luci e qualche albero addobbato e fosse solo questo il problema, non ci sarebbe molto da lamentarsi. Ma quello che manca è quel comedy/crime che è in realtà una promessa non mantenuta. Sì, sparano, uccidono, ma i motivi sono alquanto banali, sbiaditi e poi, non fanno mai ridere. Per tutta la durata del film, ho pensato che fossi io il problema, che magari non capisco la comicità tedesca, ma arrivato alla fine, ho capito che, no, non c’è niente da ridere.

Non so se, Buck che scrive con Martin Behnke, avesse in mente Tarantino e soprattutto Guy Ritchie di “Lock & Stock” e “The Snatch”, spero per lui di no, perché altrimenti non avrebbe capito molto.
Bisogna dire che i primi dieci minuti hanno un loro senso e sicuramente incuriosiscono. Edda (Alli Neumann), conosce in un bar Samuel (Kostja Ullmann) un professore bohemien che vive in un camper pieno di libri. Un colpo di fulmine, con la ragazza lo convince a seguirla presso la sua cittadina natia, un piccolo posto tra i boschi. Là, durante un momento di passione nel camper, i due sentono grida di aiuto. Samuel accorre e libera un ragazzo che stava per essere giustiziato da un malavitoso e dai suoi tirapiedi. Questo segna l’inizio delle avventure di Samuel e Edda. Le loro strade si separano, viaggiano in parallelo in una poco credibile malavita locale, con la festa di compleanno del padre di lei e riferimenti ironici all’accoglienza dei migranti.
Il casus belli, che non svelo, è un qualcosa di incredibilmente sciocco tanto quanto il balletto sui titoli di coda del cast.

Diciamo che il miglior aspetto di “Fuoco incrociato a Natale” è la presenza di Sophia Thomalla, che oltre essere una brava attrice (impiegata qui malissimo) è pure molto bella ed è stata la fidanzata di Till Lindemann il noto cantante dei Rammstein. Ma se un film passa alla cronaca per questo…



Scheda tecnica
Titolo originale: Wir können nicht anders
Titoli alternativi: Christmas Crossfire (Australia, Canada, India, UK, USA), Natal Sob Fogo Cruzado (Brasile), Un très mauvais plan (Canada), Un très mauvais plan (Francia), Τα Πυρά των Χριστουγέννων (Grecia), Karácsony kereszttűzben (Ungheria), Fuoco incrociato a Natale (Italia), やむなきこと (Giappone), Fuego cruzado por Navidad (Argentina, Messico, Spagna), Fanget i kryssilden (Norvegia), Nie można inaczej (Polonia), Crăciun în bătaia puștii (Romania), En dödlig jul (Svezia), Noel Çatışması (Turchia),
Anno: 2020
Nazione: Germania
Regia: Detlev Buck
Cast: Kostja Ullmann, Alli Neumann, Sascha Alexander Gersak, Sophia Thomalla, Merlin Rose, Peter Kurth

Casa di produzione: DCM Productions, Boje Buck Produktion
Durata: 105′

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