triple b – andy sidaris tagged posts

Day of the Warrior

Day of the Warrior

The L.E.T.H.A.L. Ladies Are Back!

C’è una tizia tettona e scollacciata che sembra essere una segretaria, o dovrebbe, che va dalla sua capa, la quale è in una riunione sul budget che segue indossando un costume tigrato striminzito mentre è sul vogatore.
Sono le impiegate della L.E.T.H.A.L. (che per la prima volta sappiamo che vuol dire, cioè Legion to Ensure Total Harmony And Law) una potentissima agenzia di sicurezza americana che farebbe dormire sonni tranquilli, tra due cuscini, agli americani. Immagino abbiate capito il mio brillante doppio senso.

In ogni caso Andy Sidaris, orfano dei suoi fedelissimi Dona Speir (sigh), Bruce Penhall e Roberta Velasquez, parte subito a tutta in questo suo ennesimo prodotto trash. Il penultimo dei suoi triple B.

Ci porta in u...

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Fit to Kill

Fit to Kill

Captain Burke, you naughty nautical boy!

Inizio col dire che con questo film Dona Speir termina la sua carriera. Smette dunque la playmate di marzo 1984 e oserei dire una delle muse ispiratrici di Andy Sidaris. Almeno credo. E se non lei, di sicuro le sue tette.
E voglio dire, sottolineandolo, che chiude la carriera con un Triple B, che ci riappacifica con una serie trash e assurda che negli ultimi episodi stava esagerando con la bruttezza. Ma qui non è così.

Cioè Sidaris ci dà sempre un film che ha bombe, proiettili e ragazze (il Triple B in inglese chiaramente) e che si apre pure con una scena con due ragazze a mollo nell’acqua e segue con proiettili ed esplosioni, ma nel suo solito trash mette in piedi una storia divertente che si lascia seguire.
Una storia di tradi...

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Enemy Gold

Enemy Gold

-Are you familiar with this cross-bow? It’s the latest in silent assault weapons technology. The tip of this arrow explodes three seconds after penetration.
-Reminds me of an old boyfriend..

Certe cose non si dimenticano. Tra le nostre prime scoperte di internet, a metà degli anni novanta, c’era una certa Suzi Simpson, già Playmate di Gennaio 1992. Adorabile, anche se le sue foto che si scaricavano lentamente. Un bel ricordo, che riemerge in questo “Enemy Gold”.

Christian Drew Sidaris si siede dietro la macchina da presa al posto di papà Andy, mentre mamma Arlene figura come produttrice esecutiva. Il risultato è facile da intuire, siamo di fronte alla specialità della famiglia Sidaris, cioè Bombs, Bullets and Babes, in un “Triple B” che si sbilancia sulla terz...

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Hard Haunted

Hard Haunted


The world’s hottest undercover agents are back!

Ci eravamo illusi che le bombe, intese come tette e come armi, i proiettili e ancora una volta le tette (d’altronde siamo nel bombs, bullets e babes) avessero preso una nuova strada. Storie sempre ambientate alle Hawaii, sempre assurde e girate male, ma diverse. Ci aveva illuso il divertente “Do Or Die” ma “Hard Haunted” ci riporta indietro ai primi episodi del genere. Così Andy Sidaris, ributta tutto sul tema oggetti che danno potere, con cattivi che se la devono vedere con bravissimi agenti scelti.
Toglie un po’ di bombs e bullets e forse in preda ai sensi di colpa ci mette più babes (in topless) del solito. Un leggero legame con il precedente film e il gioco è fatto...

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Do Or Die

Do Or Die

A new type of game…the rules will kill you

Ecco la svolta di Sidaris. Ma tranquilli amici, non ci troviamo a New York d’inverno, le protagoniste non sono delle nerd con poche tette e non c’è nulla d’intellettuale. No, affatto. Siamo sempre alle Hawaii, le eroine sono due super agenti segreti piene di silicone e ci sono botti manco fosse capodanno.
Però, quando uno è un genio del trash, quando uno è Andy Sidaris, si è in grado di cambiare storia pur usando le stesse caratteristiche e gli stessi schemi.
In “Do Or Die” film del 1991 il buon Sidaris capovolge innanzitutto la situazione, mettendo le due eroine sotto il costante pericolo di ben sei team di assassini, facendole diventare a loro volta cacciatrici del cattivo che vuole farle fuori...

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Guns

Guns

Locked, Cocked & Ready To Rock!

Questo quinto film di Sidaris è il peggiore, fino a qui, della serie. Ma siccome il regista americano ci ha regalato diversi momenti ultra trash, vogliamo giustificarlo. 
Perché “Guns” rappresenta un momento di transizione dai vecchi “Triple B” ai “nuovi”. Come già detto nel precedente episodio, da qui in poi non troviamo più Hope Maria Carlton e troviamo anche una serie di cambiamenti importanti. Persa una bionda, innanzitutto, arriva al suo posto una mora, Roberta Vasquez, passata da cattiva in “Picasso Trigger” al ruolo, qui interpretato, dell’agente Nicole Justin. Quindi nuova socia dell’agente Donna (Dona Speir)...

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Savage Beach

Savage Beach



Someone Won’t Get Out Of This Alive!
Con grande contentezza possiamo dire che anche nel 1989 la Jacuzzi di Dona Speir e Hope Marie Carlton, le agenti Donna e Taryn, funzionava a meraviglia. Così come il loro silicone che non mostrava anomalie. E va da se quindi che le due eroine del “Triple B”, tristemente nell’ultima apparizione insieme, possono vagare di isola in isola abbattendo nemici, facendo conquiste e mostrando le tette come fanno anche le loro colleghe e come il genere ci ha abituati.
In realtà Andy Sidaris cambia leggermente e sembra quasi che qui voglia darsi un tono. Non capite male, abbiamo detto sembra, non che questo “Savage Beach” sia un film d’azione credibile, ma il regista americano mostra meno topless e non ci regala scene cult, come il fre...
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Picasso Trigger

Picasso Trigger



The ones with the flower have been scattered this hour

Resterete stupiti dalle prime immagini del terzo “Triple B”. Si vede la Tour Eiffel. Andy Sidaris sbarca in Europa lasciando le Hawaii? Cambia tono della sua serie? No, tranquilli nulla di tutto ciò.
Sidaris mostra solo qualche immagine della Tour Eiffel e di Parigi, non sappiamo nemmeno se ci sia andato a girare o se abbia subappaltato il lavoro. Quel che è certo e che poi si rituffa nel suo amato arcipelago dove ambienta la sua solita storia strampalata piena di tette esplosioni e una trama nonsens
e che disorienta.

Inizia tutto con un quadro, orrendo tra l’altro, che raffigura un “Picasso Triggerfish”, che se non sb255-picassotrigger4agliamo per noi è il pesce balestra. Ebbene questa ridicola opera viene regalata a un n...

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Hard Ticket To Hawaii

Hard Ticket To Hawaii



Pay the Price for Paradise!

Piccola lezione di “Art Attack” in versione sadica. Se mettete delle piccole lame su un freesbe, esso può diventare un’arma mortale e uccidere un nemico sulla spiaggia appassionato di questo gioco. Egli è così tanto appassionato al punto di giocare con il primo sconosciuto che gli capita davanti. È tutto vero, esiste una scena del genere ed è in questo film. “Hard Ticket To Hawaii”. Ma non si ferma di certo qui il secondo film della serie “Triple B” di Andy Sidaris che supera in trash e vaccate varie il già pessimo primo episodio. Una marea di sorprese, meglio dire soluzioni narrative, accolgono lo spettatore che si trova davanti a quest’opera...

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Malibu Express

Malibu Express
You don’t understand. I only have one bullet left and I’ve never hit a moving target in my life. Here he comes.
Magnum P.I. il noto investigatore, è stato un personaggio invidiato da tutto il mondo per il suo modo di vivere. Il suo emulo biondo Cody Abiliene però, in un certo senso lo supera, copiandolo nel life-style e mostrando quello che il pubblico ha sempre voluto vedere, cioè l’aspetto più privato di un investigatore bello e ricco. Sesso e donne nude.“Malibu Express” pellicola del 1985 infatti colma questa mancanza e vola nella scia della nota serie TV, spingendo sull’eros e sulle scene soft-core.
Trama e interpretazione quindi non sono l’aspetto più importante dell’opera che scorre ammiccante sui tanti topless di varie ex playmate reclutate, con grande...
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