La Settima Donna

La Settima Donna



-Ah sarà ma, mi ricordo che una volta la chiesa era molto più seria
-E che ne sai te? In chiesa ci vai soltanto per rubare dalle bussolette
-E che c’entra? Con tutta la grana che ci mette mia madre ogni mattina cerco solo di riprendermi la roba mia!

Gli esercizi di stile sul tema “rape revenge” coinvolgono anche Franco Prosperi uno dei più famosi registi “mondo”, che nel 1978 realizza “La Settima Donna”. Un titolo insapore, per un film che segue senza nascondersi “The Last House on The Left” e cita “L’ultimo treno della notte” di Lado.

Dicendo così si può intuire che la storia non sia per nulla originale e a questo vanno aggiunte la scarsa realizzazione e la scarsa interpretazione dei protagonisti. Delude Prosperi e delude anche tutti i sadici amanti del sangue, perché “La Settima Donna” preferisce raccontare la violenza, più che farla vedere. 
Sì lo sappiamo, potreste dirci che non c’è nulla di male in questo senso, che è una scelta in controtendenza rispetto agli film del genere, originale se vogliamo e che questa scelta sarà l’aspetto vincente di un film austriaco del 1997. Tutto verissimo, ma qui si parla di “Rape & Revenge”, di cinema d’exploitation, dove la violenza regna sovrana (e deve farlo) quindi, anche considerando che c’è pure il plagio della scena dell’omicidio con sevizia (vista nel film di Aldo Lado), la pellicola di Prosperi latita anche in questo aspetto.La Settima Donna

Non buttiamo via tutto però, perché in fin dei conti qualche spunto interessante questo film lo ha. Ci piace per dire, il personaggio di Aldo, interpretato male da un apatico Ray Lovelock, che in parte rappresenta l’ideologo, il buono per così dire e in parte è il sadico manovratore di tutta la storia. O anche le scene violente della rapina che aprono la storia,  un breve e riuscito attimo “Poliziottesco”. Non sono male nemmeno alcuni momenti di azionLa Settima Donnae fatti al rallenty, oppure il finale che potrebbe aver ispirato Tarantino in “Death Proof”.

Ma a parte questi attimi e la bella location (Argentario), c’è poco di significativo. Ci troviamo di fronte ai soliti tre fuggitivi che per problemi vari entrano in una villa. Lì dentro c’è Suor Cristina con le sue allieve. Stanno allestendo lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate” del Bardo. Da sogno a incubo, se ci concedete la battuta, in quanto i tre prendono in ostaggio le ragazze e non disdegnano di violentarle o umiliarle Suor Cristina compresa. Essendo un “Rape” ma anche un “Revenge” le cose non vanno lisce per i tre. 

Se Franco Prosperi avesse cercato una strada un po’ diversa o se avesse osato di più, senza contare una realizzazione decente e una recitazione almeno sufficiente, questo poteva essere un buon film per iLa Settima Donnal genere. Invece oltre a Lovelock, anche Florinda Bolkan non compie il suo dovere, appiattendo il suo personaggio. Se i due personaggi principali non rendono come dovrebbe, tutto crolla.

Il resto del cast è composto da una serie di attori e attrici che vedremo in altre produzione. Qualche nome: Laura Trotter, Karina Verlier, Luisa Maneri e Sherry Bucanan. Paradossalmente il  il più importante e il più incisivo è Ferruccio Amendola che non compare nel film, ma doppia uno dei tre criminali. 

 

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La Settima DonnaScheda Tecnica
Titolo Originale: La Settima Donna
Titoli Alternativi: La séptima mujer (Spagna), Sta nyhia tou tromou, Tromos sti villa ton parthenon (Grecia), Terror, The Last House on the Beach  (USA), The Seventh Woman (Internazionale), Verflucht zum Töten (Germania)
Nazione: Italia
Anno: 1978
Regia: Franco Prosperi
Cast: Florinda Bolkan, Ray Lovelock, Laura Trotter, Karina Verlier, Luisa Maneri
Durata: 86′
Casa di produzione: Magirus Film

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