Grazie Nonna

Grazie Nonna


Chi avrebbe mai immaginato di avere una nonnina così…così…buona

Forse è stato lo schiaffone che gli molla Gianfranco D’Angelo a inizio film, oppure le forme delle Fenech che gli si parano davanti, ma la carriera di Giuseppe Valerio Fioravanti detto “Giusva” termina qui. Carriera artistica per la precisione, perché il Fioravanti diventa un ignobile terrorista di estrema destra, autore di efferati omicidi, praticamente impuniti.

Ma lasciamo stare questo “simpatico” discorso, perché siamo qui per questa pellicola del 1975 che nel titolo e un po’ nelle intenzioni cita “Grazie Zia” di Samperi del 1968. Non siamo però di fronte a un dramma dai risvolti pruriginosi e inquietanti ma ci troviamo alle prese con una pellicola leggera che fa parte della “commedia sexy all’italiana”. Precisamente siamo nel sottofilone del “giovane incapace vs nave scuola”, con il giovane che sogna e la donna che gli insegna a vivere non solo dal punto di vista sessuale. Ma se da un lato “Grazie Nonna” si fa forza, con successo, sulla bellezza della beneamata Edwige dall’altro lato, latita completamente sul piano comico vista l’assenza totale, con l’eccezione di D’Angelo, di comici. 
Qui c’è un’aria da borghesia annoiata che va in controtendenza con il “popolo” rappresentato da altre pellicole del genere. Il risultato è un film più lento, più melanconico, salvato solo dalla leggiadria della nostra eroina che interpreta Marijuana una donna colombiana, (diteci se voi trovate un tratto sudamericano nella Fenech) che torna in Italia per conoscere la famiglia del defunto e anziano marito. Pertanto si ritrova con figli e nipoti acquisiti che aspettano una vecchia nonna.
Non appena arriva, tutto cambia. Carletto (l’infame futuro capo dei NAR, Fioravanti) è l’incaricato dalla famiglia di tenere a bada la nonnina. Tiene nascosta la Marija finché può, facendo belle figure in giro. Poi il padre e il fratello scoprono tutto e parte una gara a tre per conquistare la bella “colombiana”.
Con le solite scene di docce e qualche altro momento irreale, la bella Edwige conquista anche la cittadinanza pisana, città, dove è ambientato il film, che elargisce complimenti su complimenti.

Assieme ai già citati attori, c’è anche Enrico Simonetti, più apprezzato come musicista, che qui oltre ad interpretare il padre compone anche le musiche suonate dal figlio Claudio, proprio quello dei “Goblin”. Valeria Fabrizi nei panni di una gelosa cameriera è stata la moglie di Tata Giacobetti uno dei membri del “Quartetto Cetra” e attrice di rivista, cinema, televisione e infine modella per “Playboy” nel 1976.

 

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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Grazie Nonna
Titoli Alternativi: Gracias, abuelita (Spagna), Yön eroottiset leikit (Finlandia), Ah mon petit puceau (Francia), Sexy hira… giagia… eton… 29 (Grecia), The Lover Graduate (Hong Kong), Obrigado Avó (Portogallo), Lover Boy, Thank-you… Granny (USA),Highschool Kids, Schüler lieben hübsche Hasen (Germania)
Regia: Marino Girolami
Anno: 1975
Nazione: Italia
Cast: Edwige Fenech, Enrico Simonetti, Valerio Fioravanti, Valeria Fabrizi, Graziella Mossini
Durata: 95′
Casa di Produzione: CPM

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